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Testing e validazione di soluzioni di guida autonoma

Cambi di paradigma e sfide per le future omologazioni

Testing e validazione di soluzioni di guida autonoma

Gli sviluppi in corso permetteranno di portare in tempi relativamente brevi allo stato della maturità commerciale il livello della automazione condizionale, che cambierà drasticamente la prospettiva di guida: la responsabilità sarà trasferita alla logica automatica di controllo e sarà il veicolo a prevedere ed elaborare le conseguenze del proprio comportamento, proiettandolo nell’ambiente circostante e, se necessario, richiedendo l’intervento da parte del conducente.

In questo contesto, la logica di controllo deve essere più robusta e deve essere stata testata in una grande varietà di condizioni di traffico complesse, poiché il ruolo del conducente come mediatore tra traffico/ambiente e veicolo si riduce di molto ed egli interviene sempre meno pro-attivamente, ritirandosi progressivamente anche dal ruolo di supervisore della guida.

In definitiva, l’innovazione in corso, accanto a un cambiamento radicale di concezione della guida e di responsabilità del conducente, propone questioni di testing complesse e costose, soprattutto in chiave di sicurezza delle soluzioni e con lo scopo ultimo di certificare/omologare una generazione di veicoli molto diversi da quelli attuali, che sarà immessa nel mercato in tempo relativamente brevi.

La validazione (in prospettiva la omologazione) dei veicoli a crescente livello di automazione dovrà essere sempre più fatta in condizioni di traffico reali e complesse, che divengono quindi un requisito fondamentale sia per i test dei CAV sia per la valutazione dei loro effetti sul traffico, come ormai riconosciuto dalle autorità pubbliche.

Ad esempio, negli USA molti Stati permettono da tempo esperimenti su strada; nel Regno Unito, il Governo ha pubblicato un Code of Practice per il testing dei CAV, mentre in Germania la sperimentazione è controllata da un Comitato Tecnico.

A livello europeo, si sta ragionando sulla possibilità di instaurare dei meccanismi di reciproco riconoscimento tra le autorizzazioni alla sperimentazione rilasciate da diversi Stati Membri.