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Le sette azioni-chiave per la digitalizzazione del Corridoio Centrale Europeo (CORE) – prima parte

L’Italia nella prospettiva innovativa europea sulla mobilità intelligente e automatizzata

Le sette azioni-chiave per la digitalizzazione del Corridoio Centrale Europeo (CORE) – prima parte

Il presente contributo è la prima parte di un più ampio articolo che affronta l’importantissima questione della trasformazione digitale della rete stradale europea in base all’anteprima di un importante e recente documento elaborato della EU EIP per la Commissione Europea.

Nella seconda parte, pubblicata sul n° 147 Maggio/Giugno 2021 a pag. 142 con https://www.stradeeautostrade.it/its-smart-road/le-sette-azioni-chiave-per-la-digitalizzazione-del-corridoio-centrale-europeo-core-seconda-parte/, viene affrontato il tema di come l’Italia si stia inserendo in questa prospettiva europea.

Le sette azioni-chiave indicate nell’anteprima del recentissimo “Policy Brief” dalla ITS EP costituiscono un importante punto di riferimento per la definizione delle politiche e delle strategie europee che dovranno essere attuate per digitalizzare (digital trasformation) la rete stradale CNC (Core Network Corridors, corridoi stradali plurimodali europei) al fine di contribuire alla costruzione di un nuovo e unico sistema di trasporto stradale europeo.

Tali raccomandazioni assumono un valore ancor più importante perché scaturiscono da un’analisi approfondita dai diversi progetti europei che gli Stati membri hanno sviluppato superando la fase cosiddetta di deployment (sperimentazione consolidata di sistemi per un periodo sufficiente lungo).

Non di meno, le raccomandazioni della ITS EP costituiscono anche un importante contributo utile a perfezionare la strategia italiana di inserimento nella nuova rete stradale europea.

La massima attenzione è stata data alle attività necessarie in corrispondenza dei valichi di frontiera in quanto garantiscono la continuità della rete sia digitale che infrastrutturale ma che richiedono un alto livello di cooperazione e condivisione istituzionale tra i diversi Stati.

Si tratta quindi del passaggio fondamentale della trasformazione che l’UE ha scelto di attuare partendo da alcuni presupposti:

  • far fronte alla sempre maggiore domanda di trasporto stradale intervenendo sulla capacità della rete: aggiungere infrastrutture è sempre più complicato e con costi troppo elevati;
  • la digitalizzazione dell’intera rete stradale europea consente di ottenere una maggiore capacità attraverso un migliore utilizzo degli investimenti passati e futuri;
  • gli utenti della rete di trasporto potranno avere disponibili servizi nuovi e migliori di assistenza alla guida attraverso la possibilità di accedervi attraverso tutti i mezzi digitali disponibili, da qualsiasi luogo e senza limitazione alcuna.
Green Deal
1.

La digitalizzazione è un elemento cardine per la costruzione dei corridoi della rete centrale (CNC), che vedono una combinazione di modi di trasporto e infrastrutture che collegano città e regioni europee.

Combinati tra loro, offrono la possibilità di schemi di trasporto complessi e organizzati per ottimizzare le prestazioni di trasporto, ridurre al minimo l’impatto ambientale e portare un valore importante agli utenti anche in termini di sicurezza.

Attraverso l’Agenda Digitale, la strategia europea per i dati e la strategia per una mobilità sostenibile e intelligente, l’Unione europea ha quindi indicato la digital trasformation come un elemento chiave per l’innovazione del futuro sviluppo europeo.

Più in generale, nella realizzazione delle Smart Road la tecnologia avrà il compito di connettere persone, processi, reti e servizi; perché questo possa essere possibile, si rende necessario andare verso una convergenza tra Information e Operation Technology.

Questa convergenza consente di velocizzare determinati processi: PLC (Programmable Logic Controller) nei sistemi industriali, sensori, sistemi di automazione, attuatori, edge control, controllo di edifici, processi, macchine.

Perché attuare la digital transformation sulle infrastrutture stradali?

Le ragioni sono diverse:

  • conseguire una circolazione più confortevole e sicura e una migliore gestione dell’infrastruttura stradale, permettendo di distribuire meglio le informazioni e quindi di velocizzare i processi di intervento, aumentando l’efficacia della manutenzione e dei livelli di sicurezza;
  • possibilità di integrare le piattaforme esistenti per una maggiore tempestività di intervento e un aumento del valore intrinseco dell’asset;
  • possibilità di veicolare servizi ai fruitori della strada: sistemi di navigazione presenti sugli smartphone consentono di fornire agli automobilisti informazioni real time quali condizioni traffico, meteo, sulla presenza di interventi sulla carreggiata, ecc.;
  • la digitalizzazione porta a essere intimamente collegati al mercato dell’auto che è sempre in una veloce evoluzione che assume sempre più i tratti di una rivoluzione in ambito europeo. E qui non possiamo che riferirci all’auto elettrica e ancor più al selfdriving e connected car (Green Deal Europeo), quindi alla logistica 4.0.

Sempre secondo le raccomandazioni della ITS EIP, per equipaggiare la CNC (infrastrutture, impianto e servizi necessari) è stato quindi necessario pianificare e individuare budget dedicati per poter ottenere un’alta priorità agli investimenti transfrontalieri in quanto sinora l’innovazione è stata ostacolata dalla mancanza di armonizzazione e da uno sviluppo frammentario.

Peraltro, la digitalizzazione è un pre-requisito essenziale per la mobilità elettrica e automatizzata che sono elementi importanti del Green Deal Europeo.

In più occasioni, la ITS EU ha evidenziato che queste azioni richiedono obbligatoriamente la cooperazione tra tutti gli Stati membri e che dovrebbero essere considerati gli elementi costitutivi necessari delle prossime iniziative europee – a livello di Direttive e Regolamenti – che la UE è in procinto di emanare anche per aggiornare al 2010.

Le raccomandazioni ITS EIP evidenziano anche che non si può prevedere che il funzionamento di un corridoio di trasporto possa essere soggetto a una gestione centralizzata.

Ogni CNC sarà coordinato attraverso la cooperazione tra parti interessate tramite accordi sulla progettazione dei servizi e sulle offerte di servizi sulla base dell’armonizzazione.

mobilità intelligente
2.

Le caratteristiche di una CNC digitale

Tre sono le caratteristiche di una CNC digitale:

  • il conducente, il carico e il veicolo definiscono un sistema di trasporto complesso e senza soluzione di continuità, dove i sistemi e i servizi vengono forniti in base alle esigenze e alle preferenze dell’utente;
  • le Organizzazioni che contribuiscono allo sviluppo, alla fornitura e al funzionamento di un CNC digitale lavorano insieme attraverso forum e format consolidati in cui le responsabilità sono chiaramente definite e l’evoluzione è supportata.

Poiché la digitalizzazione contribuisce a una rapida crescita dell’economia con nuovi attori e nuovi servizi, emergeranno nuovi modelli di business e relazioni commerciali basati su interessi comuni. I dati sono sempre disponibili e accessibili in qualsiasi momento e devono essere trasparenti e appropriati.

Le azioni essenziali per un sistema di trasporto senza interruzioni

Un primo presupposto è che devono essere effettuati ingenti investimenti nell’infrastruttura digitale: strade con sistemi di sensori e loro rappresentazione digitale, infrastrutture di comunicazione, centri di gestione, punti di interscambio e veicoli.

Questi investimenti devono essere continui per la manutenzione, il funzionamento e gli aggiornamenti e sono essenziali per salvaguardare la sicurezza, la fluidità e la mobilità su tutte le strade in qualsiasi momento. 

L’armonizzazione dei servizi

Gli utenti del CNC percepiranno i servizi forniti senza soluzione di continuità in termini di contenuto e collegamento. L’elemento chiave del lavoro sarà fornire linee guida (europee) comuni per la progettazione dei servizi riguardanti i principi per le interfacce utente e veicolo (come), ubicazione (dove) e fornitura di servizi (quando), inclusa la definizione di qualità e i requisiti.

Best Practice supplementari e ben documentate costituiranno un punto fondamentale del lavoro. Poiché saranno necessari adattamenti locali, queste linee guida fungeranno da strumenti di armonizzazione volontaria.

Le Autorità stradali pubbliche/nazionali svolgono un ruolo centrale in questo sviluppo poiché hanno la responsabilità sulle rispettive sezioni stradali e un formato adatto è uno sviluppo guidato dalla piattaforma.

I progetti ITS Corridor e la loro cooperazione attraverso la piattaforma EU EIP sono un buon esempio di organizzazione adeguata. Lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni richiederanno il sostegno finanziario europeo, ad esempio, attraverso il programma CEF. 

Geolocalizzazione e geofencing

Gli operatori e le Autorità stradali europee necessitano di un metodo concordato per definire i domini di progettazione operativa (ODD) ai fini della regolamentazione e del funzionamento del traffico.

Europeo
3.
Il regolamento del traffico digitale

La regolamentazione del traffico e della guida, affinché un conducente/veicolo agisca in conformità con le regole stabilite durante la guida, inclusi i tratti stradali del CNC, devono essere disponibili in tempo reale in un formato digitale noto attraverso una interfaccia altrettanto nota.

Analogamente, i test e le attività pilota devono essere svolti coinvolgendo gli OEM (i produttori originali), le Autorità nazionali e locali, ecc.. Per questo le Autorità pubbliche/nazionali devono svolgere un ruolo centrale nello sviluppo.

E poiché la necessità è europea, le Istituzioni europee devono impegnarsi e assumere una posizione forte almeno nella fase iniziale. Lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni richiederanno il sostegno finanziario europeo.

I benefici apportati dagli ITS

L’utilizzo dei sistemi intelligenti finora realizzati in tutto il mondo, sia a livello urbano che extraurbano, ha permesso di valutare in modo tangibile i benefici apportati dagli ITS in diversi Paesi, sia negli Stati Uniti che in Stati Europei, quali:

  • riduzione dei tempi di spostamento nell’ordine del 20%;
  • aumenti della capacità della rete del 5÷10%;
  • diminuzione del numero di incidenti del 10÷15%;
  • diminuzione delle congestioni del 15%;
  • riduzione delle emissioni inquinanti del 10%;
  • riduzione dei consumi energetici del 12%.

Non c’è dubbio che con l’introduzione dei veicoli connessi e automatizzati ci potrà essere una diminuzione drastica anche degli incidenti stradali e delle relative conseguenze.

La seconda parte è pubblicata sul n° 147 Maggio/Giugno 2021 a pag. 142 e sarà online a partire da martedì 18 Maggio 2021.

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