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Mobilità del futuro: infrastrutture tecnologiche

Movyon, nuovo operatore per la mobilità sostenibile del Gruppo Autostrade per l’Italia, è pronto a stare al passo con le proprie tecnologie sostenibili

Mobilità del futuro: infrastrutture tecnologiche

La mobilità sta cambiando: cresce la popolazione del pianeta che nel 2050 sarà di quasi 10 miliardi di persone e con questa aumenterà il numero dei veicoli in circolazione, tendenza alimentata dalla pandemia. Ovunque si avverte un grande bisogno di innovare la modalità con la quale ci muoviamo, adottando soluzioni sempre più sostenibili.

È in questo scenario che nasce Movyon, nuovo operatore tecnologico della mobilità ed evoluzione di Autostrade Tech: non solo un cambio di nome, ma un’Azienda che si trasforma da laboratorio tecnologico di Autostrade per l’Italia SpA a nuovo player che guarda agli altri Gestori e alle grandi città, dentro e fuori i confini nazionali.

Tra le sperimentazioni in corso, largo spazio è dato al progetto Smart Road, inteso come strada che riesce comunicare al veicolo la presenza di un pericolo, un ostacolo, un cantiere, un restringimento, con l’anticipo necessario a prendere decisioni, fino ad agevolare sistemi di guida autonoma.

Questo è ciò che chiedono i Produttori di veicoli ed è per questo che già nelle prossime settimane si potrà vedere completata, sui circa 50 km dei tratti autostradali tra Firenze Sud e Firenze Nord e nell’area di Bologna – tra Casalecchio, Borgo Panigale e San Lazzaro -, l’infrastrutturazione tecnologica in grado di trasmettere questo tipo di informazioni.

Non solo: nell’arco del 2022, la copertura del servizio sarà estesa a circa 50 km di gallerie nell’intorno di Genova, sulle Autostrade A10 e A12. Qui le tecnologie utilizzate saranno le stesse: ovvero, ITS-G5 a corto raggio e connettività cellulare a lungo raggio.

Mobilità del futuro
1. La mobilità sta cambiando: cresce la popolazione del pianeta che nel 2050 sarà di quasi 10 miliardi di persone e con questa aumenterà il numero dei veicoli in circolazione, tendenza alimentata dalla pandemia

I servizi e le soluzioni previsti

Le tecnologie che saranno messe in atto permetteranno di connettersi in maniera interoperabile con i sistemi di bordo di qualsiasi Costruttore e di qualunque car maker. Sono soluzioni racchiuse nel concetto di day-one – il giorno uno -, concetto condiviso in Europa dalla Commissione europea e gli Enti interessati.

Nell’ambito del day-one, si intendono soluzioni per l’erogazione di servizi immediatamente disponibili e fruibili come la fornitura di informazioni relative ad eventi su strada: aggiornamenti su eventuali code, veicoli fermi, incidenti, cantieri, problemi meteo o pericoli generici.

Tra i prossimi step in vista, lo sviluppo del supporto al servizio di in-vehicle signage, ossia l’invio di messaggi specifici con testo e pittogrammi in grado di riprodurre i pannelli a messaggio variabile e altra segnaletica.

L’infrastruttura gestita da Autostrade per l’Italia sarà in grado di erogare questo genere di servizi agli utenti dotati di automobili connesse; l’informazione è bidirezionale: da un lato, la vettura acquisisce informazioni dall’infrastruttura e, dall’altro, l’infrastruttura di terra acquisisce tutti i messaggi provenienti dai veicoli.

Messaggi che sono di due tipi: i Cooperative Awareness Messages (CAM), che il veicolo invia continuamente (anche fino a dieci messaggi al secondo) e che forniscono le informazioni sullo stato del veicolo come ad esempio la direzione, la velocità, la posizione o il fatto che eventualmente il mezzo possa trasportare merci pericolose, e i messaggi sia in entrata che in uscita di eventi specifici, come quelli relativi alle frenate brusche (individuate tramite sensori), il rilevamento di veicoli su strada…

Grazie a queste tecnologie, abbiamo modo di acquisire e trasmettere una grande quantità di informazione in tempo reale.

La connettività veicolo-infrastruttura è basata sulla tecnologia di comunicazione a corto raggio ITS-G5, sviluppata su mandato europeo, in combinazione con connettività su rete cellulare a lungo raggio, nel cosiddetto approccio ibrido realizzato con successo in diverse implementazioni e progetti pilota in Europa.

Nei prossimi anni a livello europeo ci sarà una fortissima accelerazione nell’ambito dello sviluppo di questo tipo di tecnologie: noi siamo pronti a gestire qualsiasi tipo di connettività tramite la messa in campo di nuove soluzioni.

Infrastrutture tecnologiche
2. Il casello di Firenze Nord

L’area di servizio intelligente

Il progetto Smart Road comprende anche la cosiddetta area di servizio intelligente: infatti, Movyon lancerà a breve a Peretola (nei pressi della sede dell’Azienda a Firenze) la prima area di servizio dotata della tecnologia in grado di fornire all’utenza informazioni di ogni genere, come quelle relative alla quantità di affollamento nei locali di ristoro, il livello di disponibilità dei parcheggi o delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici.

Oltre a questo, il portafoglio delle soluzioni di Movyon copre innumerevoli ambiti: sul versante dell’Infrastructure Management, tanto per fare un esempio, dal 1° Gennaio di questo anno è stato messo in produzione il nuovo sistema Argo (si veda “Strade & Autostrade” n° 145 Gennaio/Febbraio 2021 a pag. 20 con https://www.stradeeautostrade.it/strade-e-autostrade/argo-panoptes-che-tutto-vede/) che ha rivoluzionato completamente la modalità di esecuzione delle ispezioni sui 4.000 ponti, viadotti e cavalcavia della rete gestita da Autostrade per l’Italia.

Grazie ad Argo, oggi il Personale sul campo per l’esecuzione di ispezioni sulle infrastrutture ha a disposizione un tablet che permette di avere a portata di mano e in tempo reale lo “storico” dell’opera, associando i difetti rilevati visivamente alle singole parti di opera, il tutto in maniera completamente digitale.

Tra Aprile e Settembre in Liguria sarà inoltre completata la scansione 3D di 142 tra ponti e viadotti, attraverso l’impiego di droni equipaggiati con lidar e telecamere ad alta definizione, che permettono di eseguire l’ispezione in modo molto più preciso ed efficace, attraverso la consultazione da remoto di un vero e proprio digital twin dell’infrastruttura, sempre aggiornato e sul quale applicare tecniche di intelligenza artificiale per il riconoscimento automatico dei difetti. 

Il Safety Management

Altro campo di applicazione di Movyon è quello del Safety Management. In questo contesto, è in corso la sperimentazione del sistema di rilevamento e tracciamento delle merci pericolose: questa soluzione consente di sapere quale tratto stradale sia maggiormente esposto al passaggio dei veicoli interessati, ed è già attiva su due tratti della A4 e della A27.

C’è poi il tema Traffic Management: entro la fine del mese di Giugno, sarà disponibile la tecnologia che permetterà la gestione della tariffazione dinamica. Questo significa che si potrà capire se un utente, nel suo percorso su un tratto gestito da Autostrade per l’Italia, ha subìto un ritardo a causa di uno o più cantieri di lavoro, misurando automaticamente tale ritardo e quantificando il rimborso sul pedaggio in funzione del tempo perso in coda.

Tutto questo indipendentemente dal veicolo interessato, dalla modalità di pagamento e su tutti i 3.000 km della rete gestita da ASPI. Inoltre, Movyon sta innovando tutti gli impianti ai caselli per rendere sempre più veloci i sistemi di pagamento e l’interazione con il customer-care di Autostrade per l’Italia.

Sono già in corso, a partire dalla barriera di Firenze Ovest, le installazioni della nuova tecnologia, che prevederà anche schermi a colori touch e l’introduzione di un agente “virtuale” con intelligenza artificiale per dare il massimo supporto all’utenza. 

Infrastrutture tecnologiche
3. Entro la fine del mese di Giugno, sarà disponibile la tecnologia che permetterà la gestione della tariffazione dinamica

La Smart City

Infine c’è la Smart City. La città è l’ambito nel quale questa tecnologia invisibile trova la sua applicazione più interessante: dal monitoraggio delle infrastrutture urbane, alla possibilità di regolamentare l’accesso ai centri urbani da parte di mezzi ingombranti – come ad esempio gli autobus turistici – monitorando le principali vie di accesso e le direzioni di provenienza.

Cosa significherebbe per un’Amministrazione Pubblica poter, per ipotesi, rilevare automaticamente la presenza di code ai semafori o di zone congestionate, di cassonetti pieni oppure di macchine in doppia fila? Ovviamente sarebbe determinante: ma questo è un altro capitolo del percorso intrapreso da Movyon.

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