Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Posted in:

Dai veicoli a guida connessa ai veicoli a guida autonoma: ieri, oggi e domani

Lo sviluppo dei nuovi scenari collegati alla trasformazione delle nostre strade a livello di sicurezza stradale, di infrastruttura fisica e di rete, di assistenza e supporto al guidatore, di Norme europee

Dai veicoli a guida connessa ai veicoli a guida autonoma: ieri, oggi e domani

Tutto porta a prevedere un processo evolutivo relativamente articolato, in cui per lungo tempo coesisteranno nel mercato (e nel traffico) veicoli tradizionali e veicoli con diversi livelli di automazione: il decennio 2020-2030 viene visto da tutti gli osservatori come il periodo cruciale per il processo, durante il quale si metterà a punto, in parallelo alle tecnologie, il quadro legislativo e normativo e si svilupperà la nuova cultura dell’uso delle nuove automobili.

Emergeranno poi le auto “senza guidatore/universali”, con tempi, modalità ed esiti che sono – oggi – tutti da studiare; anche questa innovazione “disruptive” si espanderà progressivamente, in modo analogo a quanto abbiamo già detto per i livelli 3 e 4, iniziando da aree confinate e da servizi ben definiti; se e quando sarà davvero disponibile “per tutti e dappertutto” è ancora oggetto di accese dispute.

Molti sono, come abbiamo visto, i dubbi e diverse le previsioni: l’unica certezza è che il processo è iniziato e, visti gli enormi interessi in gioco, procederà rapidamente e sarà invasivo: occorre partecipare in modo attivo per imparare dalle sperimentazioni, studiare e comprendere le conseguenze dell’automazione, ottimizzare i benefici, mitigare le possibili conseguenze negative e contribuire alla formazione di un quadro legislativo e di una cultura coerenti.

Benefici e ricadute negative, infatti, sono importanti; aumentano man mano che l’innovazione procede verso il livello 5 e permette l’uso dell’auto “senza guidatore/universale”.  

Il beneficio maggiore e incontrovertibile riguarda la sicurezza

L’Intelligenza Artificiale segue le regole della circolazione, non si distrae, non si addormenta e non si mette in condizioni tali da creare pericoli; i problemi di cybersecurity possono essere risolti.

Anche il problema legato all’interazione tra guidatore e sistema nei livelli 3 e 4 (interazione necessaria secondo le regole attuali, ma tecnicamente di difficile attuazione nella sua accezione semplicistica, che vedrebbe il guidatore sempre attento e capace di prendere “istantaneamente” la guida in caso di pericolo) sta trovando, grazie all’esperienza maturata, soluzioni convincenti (si vedano le citate linee guida CE, che prescrivono che il sistema sia capace di monitorare il guidatore e l’ambiente, capire se può proseguire, adottare strategie di guida sicura).