Prevenire e ridurre i rischi futuri nel settore trasporti – Per la foto in primo piano, photo credit: Shvets Production da Pexels)
Negli ultimi due anni, il settore dei trasporti dell’UE è stato colpito da due gravi crisi: la pandemia di Covid-19 e l’aggressione militare della Russia all’Ucraina.
Non si possono comunque dimenticare altre problematiche: cambiamenti climatici e altre sfide ambientali, minacce alla sicurezza e terrorismo, l’iperconnettività digitale, la trasformazione tecnologica e la cybersicurezza.
Le crisi attuali hanno dimostrato che una buona risposta ai problemi è divisa in quattro settori: preparazione, coordinamento, monitoraggio, informazione.
Il piano di emergenza per i trasporti propone un pacchetto di strumenti per affrontare qualsiasi tipo di crisi del settore, come richiesto dal Consiglio alla Commissione, e si basa principalmente sulle esperienze realizzate durante la crisi di Covid-19.
Per prevenire e rispondere a eventi gravi il piano di emergenza rispetterà, oltre ai pertinenti principi dell’UE, i principi in materia di emergenze descritti di seguito:
- proporzionalità: introdurre misure che limitino il trasporto di merci o persone soltanto come ultima possibilità. Tutte le misure devono essere debitamente giustificate, basate su dati concreti e proporzionate, soggette a monitoraggio e riesame regolari, comunicate rapidamente e revocate il prima possibile;
- non discriminazione: le misure non dovrebbero creare discriminazioni indebite basate sulla cittadinanza o sull’origine delle merci né introdurre discriminazioni tra differenti merci trasportate o modalità di trasporto diverse. Lo stesso vale per la non discriminazione nei confronti dei passeggeri;
- coordinamento: tutte le misure dovrebbero essere coordinate con le Autorità di trasporto attraverso la rete dei punti di contatto nazionali. Dovrebbero essere istituiti canali di comunicazione tra la rete, l’UE e i forum internazionali di gestione delle crisi;
- trasparenza, comunicazione e dialogo: tutte le misure dovrebbero essere comunicate in modo chiaro prima della loro entrata in vigore;
- coerenza con la politica dell’UE: devono essere evitate misure nazionali e locali che danneggino il funzionamento dello spazio unico europeo dei trasporti. Non appena vengono introdotte a livello di UE misure di emergenza nei trasporti, le Autorità competenti dovrebbero revocare immediatamente le misure nazionali;
- integrità del sistema dei trasporti: le misure che rispondono ai problemi di una modalità di trasporto dovrebbero tenere conto e avvalersi appieno di tutte le modalità di trasporto;
- assistenza ai passeggeri con esigenze specifiche: occorre prestare particolare attenzione alle esigenze dei passeggeri e dei gruppi di passeggeri in situazioni vulnerabili, passeggeri rimasti bloccati, viaggiatori che svolgono lavori essenziali e lavoratori transfrontalieri;
- assistenza ai lavoratori del settore dei trasporti: i lavoratori del settore dei trasporti dovrebbero disporre di condizioni di lavoro sicure, protette e adeguate.
La Commissione propone un pacchetto di strumenti atti a prevenire, con dieci misure destinate a rafforzare la preparazione alle crisi e le relative capacità di risposta.
L’obiettivo comune è una migliore preparazione per una risposta rapida a qualsiasi incidente o evento capace di causare gravi perturbazioni al sistema dei trasporti dell’UE.
Prevenire: dieci misure per rafforzare la preparazione alle crisi
Rendere le Normative dell’UE in materia trasporti adatte a situazioni di crisi
Alcune Normative vigenti menzionano già l’obbligo di fornire piani di emergenza. Ove opportuno, occorre modificare le Normative dell’UE in materia di trasporti per introdurvi disposizioni che consentano di affrontare meglio gravi crisi.
Tali disposizioni non dovrebbero però comportare eccezioni indebite all’applicazione del diritto dell’Unione. Seguendo tale approccio, la Commissione ha proposto alcune disposizioni nelle recenti revisioni della Normativa TEN-T e di quella sui sistemi di trasporto intelligenti.
Garantire un sostegno adeguato al settore dei trasporti
Il rafforzamento della resilienza del settore dei trasporti va di pari passo con il miglioramento della connettività e della sostenibilità del sistema dei trasporti dell’UE.
Per migliorare la resilienza del mercato unico attraverso investimenti in connettività, digitalizzazione, infrastrutture di connettività digitale e multimodalità del sistema dei trasporti dell’UE, nonché per ridurne la dipendenza dai combustibili fossili, è essenziale disporre di strumenti finanziari quali il meccanismo per collegare l’Europa, il Fondo di coesione, il Fondo europeo di sviluppo regionale.
Per rispondere rapidamente alle crisi future, la Commissione e gli Stati membri dovrebbero mobilitare ulteriori fondi, ove opportuno, a seconda della natura della crisi.
La risposta potrebbe assumere anche la forma di agevolazioni finanziarie e/o misure legislative. Dato che tutte le crisi hanno caratteristiche diverse e possono richiedere azioni diverse, si procederà a un’analisi caso per caso della necessità di aiuti di Stato temporanei anziché istituire un quadro permanente e inflessibile per il futuro.
Garantire la libera circolazione delle merci, dei servizi e delle persone
Il sistema delle corsie verdi, messo in atto con successo durante la pandemia di Covid-19, può essere riattivato ove necessario per affrontare qualsiasi nuova crisi che colpisca i trasporti dell’UE.
Per garantire che i controlli alle frontiere interne rimangano una misura di ultima istanza, la proposta della Commissione relativa al codice frontiere Schengen ha chiarito e ampliato l’elenco degli elementi che uno Stato membro deve valutare quando decide di ripristinare temporaneamente i controlli di frontiera.
Le nuove Norme introducono inoltre strumenti comuni per gestire in modo più efficiente le frontiere esterne in caso di crisi.
La Commissione prevede di proporre nel 2022 uno strumento per le emergenze nel mercato unico. Tale strumento fornirà un quadro per l’attuazione di misure di risposta alle crisi importanti per il settore dei trasporti, in particolare la libera circolazione di beni, servizi e persone, la disponibilità di prodotti e servizi, nonché la trasparenza e il coordinamento.
La gestione dei flussi di rifugiati e rimpatrio di passeggeri bloccati e lavoratori del settore dei trasporti
Nei Paesi terzi, le delegazioni dell’UE e gli Stati membri con ambasciate o consolati dovrebbero continuare a rafforzare la preparazione alle crisi consolari, in particolare attraverso piani di emergenza locali. Dovrebbero essere presi in considerazione e istituiti gruppi congiunti dell’UE di risposta alle crisi consolari, ai quali possano partecipare gli Stati membri non rappresentati.
Il meccanismo di protezione civile dell’Unione Europea sarà mobilitato in base alle necessità. Gli orientamenti operativi si applicano a tutti gli Stati membri e non soltanto a quelli confinanti con zone di conflitto.
Garantire una connettività minima dei trasporti e la protezione dei passeggeri
Quando i servizi di trasporto sono sotto pressione, è importante mantenere un livello adeguato di trasporti pubblici collettivi tra città e regioni e al loro interno. Gli Stati membri dovrebbero pertanto prendere in considerazione la possibilità di misure temporanee per raggiungere questo obiettivo in caso di crisi.
Anche la Commissione, nell’ambito delle revisioni sui Regolamenti del settore trasporti, introdurrà il concetto di “misure d’urgenza”.
La Commissione sta valutando inoltre iniziative legislative per proteggere i passeggeri dal rischio di una crisi di liquidità o di insolvenza dei vettori di trasporto, una situazione spesso legata alle crisi.
La Commissione chiarirà e proteggerà i diritti dei passeggeri sotto pressione a causa di una situazione di crisi e chiarirà come proteggerli dai rischi non contemplati dalle Norme dell’UE vigenti in materia di diritti dei passeggeri.
La condivisione di informazioni sui trasporti
La Commissione, le Autorità degli Stati membri, le Agenzie dell’UE, le altre Istituzioni dell’UE, le Imprese di trasporto, i passeggeri, i lavoratori del settore dei trasporti, le Organizzazioni e Associazioni del settore trasporti dovrebbero condividere e avere accesso a informazioni aggiornate per poter collaborare alla risoluzione dei problemi e prevenire gli stessi.
Per essere pronti a tutte le possibili crisi, nell’ambito del lavoro sugli scenari di crisi dovranno essere stabiliti protocolli sui canali di comunicazione/diffusione più idonei e sulle questioni correlate. In caso di attacco ai principali sistemi di comunicazione, dovrebbero essere istituiti sistemi alternativi e di riserva con le Autorità degli Stati membri per garantire una comunicazione efficiente.
Rafforzare il coordinamento della politica in materia di trasporti
La rete dei punti di contatto nazionali per i trasporti, creata durante la crisi sanitaria, continuerà a essere il punto di riferimento per le discussioni sulle crisi nel settore dei trasporti. Il suo compito principale è di discutere e coordinare azioni volte a creare nuove vie di trasporto e catene di approvvigionamento e preservare quelle esistenti.
Ciò eviterà un processo decisionale parallelo e consentirà di reagire rapidamente e di trattare le caratteristiche specifiche dei trasporti in un forum con conoscenze tecniche del settore.
La Commissione propone di rafforzarne il ruolo rendendola una rete permanente, con più responsabilità, pronta a reagire rapidamente in qualsiasi momento. La rete dovrebbe continuare a lavorare in modo flessibile e informale per rispondere rapidamente alle crisi che provocano perturbazioni gravi e persistenti del sistema dei trasporti dell’UE.
Prevenire: il rafforzamento della cybersicurezza
La Commissione intensificherà la cooperazione in materia di cybersicurezza con le varie Agenzie europee per la sicurezza dei trasporti. La legislazione dell’UE attualmente in vigore in materia di trasporto aereo e marittimo obbliga già a effettuare valutazioni dei rischi per individuare dati e sistemi critici e a mettere in atto misure adeguate ad affrontare eventuali rischi residui.
La Commissione ha proposto un quadro legislativo completo per proteggere le infrastrutture critiche, compreso il settore dei trasporti.
Mettere alla prova la risposta alle emergenze nel settore dei trasporti
La Commissione, insieme alle Agenzie competenti e ad altri soggetti, propone di effettuare prove di emergenza basandosi sui processi esistenti per valutare la preparazione alle crisi.
Tali prove dovrebbero essere integrate nel sistema generale di gestione delle crisi della Commissione e, per quanto possibile, nelle esercitazioni dell’UE al fine di massimizzare i contributi e i risultati. Gli insegnamenti tratti da tali prove dovrebbero aiutare le Autorità e il settore dei trasporti a sviluppare i loro piani di continuità operativa.
La cooperazione con partner internazionali
Le crisi che colpiscono il sistema dei trasporti dell’UE potrebbero avere una dimensione globale. È quindi necessario rafforzare i meccanismi di coordinamento internazionale.
Di conseguenza, prevenire le crisi dovrebbe essere oggetto di discussioni regolari con i principali partner internazionali, in particolare quelli con legami di connettività più stretti e con esperienza specifica nella gestione delle crisi.
In conclusione, bisogna rendersi conto che il panorama dei rischi sta cambiando: per affrontarli, è necessaria l’intera gamma degli strumenti a disposizione. Il livello di preparazione può e deve essere potenziato.
È necessario continuare a potenziare e rafforzare i sistemi di allerta rapida per disporre di informazioni utilizzabili a sostegno di un processo decisionale informato e per far sì che le azioni di sensibilizzazione e le informazioni tempestive consentano interventi rapidi in misura sempre maggiore.
Non esiste una soluzione pronta all’uso per affrontare crisi imprevedibili in futuro: prevenire come soluzione più idonea, migliorare la conoscenza delle vulnerabilità e dei rischi e mitigarli.
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