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Logistica e ruolo dell’Italia: si parte da Novara

Il Convegno “Il Corridoio Rotterdam-Genova e la cerniera di Novara “per il territorio””, organizzato lo scorso 18 Maggio nel Capoluogo piemontese dall’associazione italiana linea ferroviaria di Alta Capacità Gottardo (ACG), ha delineato le misure da adottare affinché le merci che arrivano in Europa possano essere smistate nei porti e retroporti nel Sud Europa con rotte più brevi, anziché transitare da quelli sul mare del Nord

Logistica e ruolo dell’Italia: si parte da Novara

Dalle considerazioni puntuali e molto interessanti legate alle tonnellate di merci che transitano per i valichi alpini, suddivise per modalità, alla irrisoria percentuale (6%) di navi post-Panamax che passano da Suez per raggiungere i porti italiani (e che richiedono interventi di adattamento dei porti), si arriva a comprendere come sia doveroso chiedersi anticipatamente quale possa essere il ruolo che la logistica possa giocare nel settore Nord-Ovest.

Nell’ambito della “Cabina di regia” della logistica del Nord-Ovest, Aldo Colombo, Direttore Generale Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia e ora designato per la Logistica e i Trasporti in Conferenza Stato-Regioni, ha rimarcato i molteplici accordi che sin dal 2013 sono stati stipulati tra le Regioni Piemonte, Lombardia e Liguria, i contributi allo shift modale del “ferrobonus regionale” e il protocollo di intesa Regioni-RFI, con il quale sono state definite le opere prioritarie da attuare e il programma di monitoraggio oggi operativo. Sono inoltre previsti incentivi al trasferimento merci in ferrovia, il tutto in un’ottica europea volta all’utilizzo dei treni per minimizzare l’impatto del trasferimento merci.

Eugenio Muzio (Combitech Srl) ha dichiarato di non avere mai visto – in 40 anni di attività – un interesse e un impegno di risorse per i porti e per la movimentazione merci come avvenuto negli ultimi cinque anni. Ma è necessario prendere come modello Duisburg che ha saputo fare dell’organizzazione logistica il suo punto di forza. Molte sono le azioni che devono essere portate avanti: dalle calate di Genova al Terzo Valico (vedi nota 2>) ma occorre essere chiari e specificare che nella Pianura Padana non si arriverà mai alla movimentazione di 6,5 milioni di TEU.

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2> Per ottimizzare il trasporto multimodale è in fase di realizzazione il Terzo Valico, che nel 2022 renderà competitivo il trasporto ferroviario rispetto alle altre modalità. La nuova linea presenta una pendenza del 12,5‰, ma dai documenti ufficiali non risulta essere stata predisposta per carichi con sagoma High Cube ma per sagoma limite Gabarit C PMO5 e raggio minimo di curvatura di 3.500 m. Le linee esistenti che partono da Genova, hanno le caratteristiche standard dell’epoca in cui sono state progettate: la “linea dei Giovi”, completata a metà dell’Ottocento, ha una pendenza del 35‰, una elevata tortuosità ed è esclusivamente utilizzata dal traffico locale dei viaggiatori e in misura minore dal traffico merci; la linea “Succursale dei Giovi”, completata ai primi del Novecento, ha una pendenza del 17‰ ed è utilizzata anche dal traffico viaggiatori a lunga percorrenza.

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