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Le nuove politiche nazionali e regionali per il trasporto ferroviario 4.0

Il trasporto intermodale ferroviario al centro delle politiche per la mobilità sostenibile e degli obiettivi di efficientamento del settore dei servizi di trasporto italiani: il caso della Lombardia

Le nuove politiche nazionali e regionali per il trasporto ferroviario 4.0

La politica per uno shift modale si inserisce pienamente nell’agenda degli interventi comunitari per creare un’economia competitiva, interconnessa e più verde, come sancito nel pacchetto di politiche definite nella Strategia di Lisbona per l’Europa 2020.
A questo proposito, l’UE è intervenuta facendo ricorso a due principali strumenti:

  • le misure normative che mirano ad aprire il mercato dei trasporti europeo e a promuovere l’interoperabilità e la sicurezza;
  • il cofinanziamento di infrastrutture in grado di permettere una forte evoluzione tecnologica del settore.

  • Il traffico ferroviario tra l’Italia e la Svizzera per tipologia e per traforo espresso in milioni di t (Fonte: CERTeT su dati Alpinfo e Ufficio Federale dei Trasporti, 2016)
    Il traffico ferroviario tra l’Italia e la Svizzera per tipologia e per traforo espresso in milioni di t (Fonte: CERTeT su dati Alpinfo e Ufficio Federale dei Trasporti, 2016)
    Il traffico ferroviario tra l’Italia e la Svizzera per tipologia e per traforo espresso in milioni di t (Fonte: CERTeT su dati Alpinfo e Ufficio Federale dei Trasporti, 2016)
  • Il traffico ferroviario tra l’Italia e la Svizzera per tipologia e per traforo espresso in milioni di t (Fonte: CERTeT su dati Alpinfo e Ufficio Federale dei Trasporti, 2016)
    Il traffico ferroviario tra l’Italia e la Svizzera per tipologia e per traforo espresso in milioni di t (Fonte: CERTeT su dati Alpinfo e Ufficio Federale dei Trasporti, 2016)
    Il traffico ferroviario tra l’Italia e la Svizzera per tipologia e per traforo espresso in milioni di t (Fonte: CERTeT su dati Alpinfo e Ufficio Federale dei Trasporti, 2016)
  • Il traffico ferroviario tra l’Italia e l’Europa attraverso la Svizzera espresso in milioni di t (Fonte: CERTeT su dati Ufficio Federale Trasporti del 2015, su dati indagine CAFT del 2014)
    Il traffico ferroviario tra l’Italia e l’Europa attraverso la Svizzera espresso in milioni di t (Fonte: CERTeT su dati Ufficio Federale Trasporti del 2015, su dati indagine CAFT del 2014)
    Il traffico ferroviario tra l’Italia e l’Europa attraverso la Svizzera espresso in milioni di t (Fonte: CERTeT su dati Ufficio Federale Trasporti del 2015, su dati indagine CAFT del 2014)
  • Il traffico stradale tra l’Italia e l’Europa attraverso la Svizzera espresso in milioni di t (Fonte: CERTeT su dati Ufficio Federale Trasporti del 2015, su dati indagine CAFT del 2014)
    Il traffico stradale tra l’Italia e l’Europa attraverso la Svizzera espresso in milioni di t (Fonte: CERTeT su dati Ufficio Federale Trasporti del 2015, su dati indagine CAFT del 2014)
    Il traffico stradale tra l’Italia e l’Europa attraverso la Svizzera espresso in milioni di t (Fonte: CERTeT su dati Ufficio Federale Trasporti del 2015, su dati indagine CAFT del 2014)
  • La stima delle movimentazioni nei terminal intermodali della Lombardia per il 2016 (in UTI) (Fonte: Elaborazioni e stime su dati UFT, terminali Italia, Hupac, Ambrogio, Gruppo Contship, TIMO)
    La stima delle movimentazioni nei terminal intermodali della Lombardia per il 2016 (in UTI) (Fonte: Elaborazioni e stime su dati UFT, terminali Italia, Hupac, Ambrogio, Gruppo Contship, TIMO)
    La stima delle movimentazioni nei terminal intermodali della Lombardia per il 2016 (in UTI) (Fonte: Elaborazioni e stime su dati UFT, terminali Italia, Hupac, Ambrogio, Gruppo Contship, TIMO)
  • Gli effetti sul territorial economic footprint della diversione modale da intermodale ferroviario a tutto strada al 2016 (Fonte: Elaborazioni CERTeT, dati riferiti al 2016)
    Gli effetti sul territorial economic footprint della diversione modale da intermodale ferroviario a tutto strada al 2016 (Fonte: Elaborazioni CERTeT, dati riferiti al 2016)
    Gli effetti sul territorial economic footprint della diversione modale da intermodale ferroviario a tutto strada al 2016 (Fonte: Elaborazioni CERTeT, dati riferiti al 2016)

Il Libro Bianco “Tabelle di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti: per una politica dei trasporti competitiva e sostenibile” del 2011 è il documento di pianificazione generale a livello europeo. Le policies europee si basano su tre fattori:

  • miglioramento dell’efficienza energetica dei veicoli in tutte le modalità;
  • miglioramento delle prestazioni delle catene logistiche multimodali, raggiungibili con un uso più efficiente delle risorse;
  • una migliore gestione del traffico e dei sistemi informativi tali da garantire una maggior efficienza del trasporto e delle infrastrutture.

Va tenuto presente che veicoli più efficienti e combustibili più puliti implicano il consolidamento di grandi volumi per i trasferimenti su lunghe distanze e questo, per il settore merci, implica soluzioni multimodali basate sul trasporto ferroviario e tramite vie navigabili.