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Connettere l’Italia per un sistema infrastrutturale moderno ed efficiente

L’Italia e l’economia del Paese non crescono senza una logistica moderna, efficiente, resiliente e sostenibile, al servizio delle Imprese e dell’export, capace di dare competitività all’apparato produttivo sui mercati internazionali e supporto alla ripresa

Connettere l’Italia per un sistema infrastrutturale moderno ed efficiente

Con il recente Decreto correttivo sulla Riforma dei porti e con le Norme contenute nella Legge di Bilancio a RAM sono state affidate due importanti funzioni:

  • la prima riguarda il supporto tecnico e operativo alla Conferenza Nazionale delle Autorità di Sistema Portuale, con il compito di fornire strumenti di valutazione oggettivi e condivisi, utili a definire le possibili traiettorie evolutive del sistema logisticoportuale, grazie a un osservatorio che sarà strutturato in modo da organizzare ed elaborare una raccolta dati completa e aggiornata che storicamente manca alla logistica italiana;
  • la seconda concerne il ruolo di segretariato tecnico al costituendo Partenariato per la logistica e i trasporti a cui parteciperanno i rappresentanti dei Ministeri competenti e delle Associazione di categoria più rappresentative. Il Partenariato svolgerà attività propositiva, di studio, di monitoraggio e di consulenza per la definizione delle politiche di intervento e delle strategie di Governo nel settore della logistica e dei trasporti.

Come ci hanno confermato in questi mesi tutti gli Stakeholders pubblici e privati con cui ci siamo confrontati – dalle Imprese alle Amministrazioni Locali – la via imboccata è quella giusta: ora bisogna percorrerla con convinzione.

Il piano per le infrastrutture strategiche in Italia

Il piano per le infrastrutture strategiche in Italia da qui al 2030 prevede 108 interventi prioritari per un volume di investimenti complessivo di 126,3 miliardi di Euro, di cui 94,2 miliardi già finanziati.

Ennio Cascetta, Amministratore Unico di RAM, Presidente di ANAS ex Responsabile della Struttura di Missione e Programmazione strategica del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha illustrato il piano che forma anche l’oggetto dell’allegato Infrastrutture al DEF 2017.

Di seguito i punti qualificanti del piano:

  • il 58% dei 108 interventi riguarda progetti cosiddetti “invarianti”, cioè che hanno uno stato di avanzamento o sono sottoposti a vincoli giuridici (in alcuni, di carattere internazionale, come la Torino-Lione) da rendere impossibile o comunque altamente costoso un loro “azzeramento”;
  • il 13% sono progetti sottoposti a “project review”, a revisionecioè dei costi e degli obiettivi per evitare i fenomeni di overdesign come per molte opere pubbliche nel passato;
  • il 29% sono nuove opere – alcune anche di piccole dimensioni, ma strategiche nell’ottica di connettere maggiormente la rete – per le quali vanno redatti i progetti di fattibilità e attuate le procedure di valutazione ex ante dei costi e benefici.