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Connettere l’Italia per un sistema infrastrutturale moderno ed efficiente

L’Italia e l’economia del Paese non crescono senza una logistica moderna, efficiente, resiliente e sostenibile, al servizio delle Imprese e dell’export, capace di dare competitività all’apparato produttivo sui mercati internazionali e supporto alla ripresa

Connettere l’Italia per un sistema infrastrutturale moderno ed efficiente

Esaminiamoli uno per uno.

Le infrastrutture

La dotazione di infrastrutture di trasporto e logistica deve rispettare il paradigma utili, snelle e condivise di Connettere l’Italia e deve essere orientata all’integrazione modale, all’intermodalità e alla valorizzazione degli asset disponibili.

Regole e semplificazioni

Recupero di ampi margini di efficienza attraverso interventi di razionalizzazione normativa e procedurale e con interventi sulle governance per garantire catene decisionali più snelle, coordinate e operative.

Gli incentivi

Misure di sostegno, soprattutto per l’integrazione modale, l’intermodalità e le modalità sostenibili: Marebonus e Ferrobonus sono stati e sono strumenti necessari e insostituibili per invertire i trend post-crisi e accompagnare la ripresa e il rilancio del trasporto merci e della logistica, sviluppando modalità meno impattanti sull’ambiente.

Tre gli ambiti prioritari individuati: quello marittimo portuale, come sistema principale di interfaccia con la logistica a scala globale (“Cura dell’acqua”); quello ferroviario, come elemento di interfaccia con le relazioni a scala continentale e con il sistema portuale da parte del sistema produttivo nazionale e per lo sviluppo di nuove opportunità logistiche e produttive connesse all’ampliamento internazionale delle catchment areas dei nostri porti (“Cura del ferro”); quello dell’autotrasporto, elemento insostituibile per garantire l’accessibilità ad un sistema produttivo, distributivo e di consumo particolarmente diffuso sul territorio.

Gli effetti di questa strategia e delle politiche messe in campo hanno prodotto negli ultimi tre anni risultati molto positivi, per certi versi oltre le aspettative, con aumenti del traffico merci spesso a doppia cifra e con un effetto moltiplicatore rispetto all’andamento del PIL.

Tra il 2014 e il 2017, il cargo aereo è aumentato di ben il 24,2%, con un balzo in avanti davvero importante, le merci trasportate via mare del 7,1%, con il Ro-Ro che è cresciuto addirittura del 20,7% (circa tre volte rispetto alla media europea) e i container dell’8,9%.

Anche le merci che hanno viaggiato per ferrovia sono salite dell’11%, in maniera omogenea tra Nord Italia e Mezzogiorno, dopo una stagione molto negativa, mentre strade e autostrade hanno guadagnato, rispettivamente il 10,3% e il 12,9% in termini di veicoli/km. A fronte di un prodotto interno lordo cresciuto del 3,6%.