Viene da chiedersi: in tutto ciò, qual è il ruolo della strada intesa come pavimentazione, che sembra essere dimenticata? Non è che questo salto in avanti serve a farci dimenticare gli attuali problemi di carente manutenzione, così evidenti e drammatici soprattutto nel nostro Paese?
Forse ci si dimentica che i veicoli del presente e del futuro, di qualsiasi tipo essi siano (elettrici, a guida autonoma, interconnessi), camminano e continueranno a camminare su una pavimentazione e precisamente, in gran parte, su pavimentazioni asfaltiche: oltre il 90% delle strade pavimentate europee (città comprese) sono costruite con materiali asfaltici e un recente sondaggio fatto in Inghilterra ha confermato che la gente preferisce l’asfalto rispetto al cemento e ad altri materiali.
La viabilità si è evoluta da semplice sentiero, a strada lastricata (come le strade dell’antica Roma), a strada liscia e adatta agli autoveicoli (per esempio asfaltata), fino alle moderne autostrade. Quale sarà la quinta generazione?
Il ruolo della strada e della pavimentazione
Sebbene sembri oggi essere dimenticata, la pavimentazione è destinata ad avere un ruolo sempre più importante: i computer di bordo dovranno essere in grado di “leggerla”, soprattutto i veicoli autonomi, e i veicoli elettrici dovranno aver la possibilità di ricaricarsi mentre marciano, con l’aiuto della pavimentazione stessa.
La qualità del manto stradale e soprattutto la sua manutenzione dovranno necessariamente assumere un ruolo decisivo. Anche la segnaletica orizzontale, come quella verticale, sarà sempre più importante e dovrà offrire garanzie di leggibilità e durabilità.
L’industria del bitume, dell’asfalto e le altre industrie collegate (ad esempio quella degli additivi e delle macchine) devono essere pronte per queste necessità di un futuro che ormai è alle porte.