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Reti, assi, corridoi nell’Europa in movimento

Differenze e realtà dei trasporti, elemento essenziale per un'Europa moderna e competitiva. Spesso, in documenti anche permeati da una certa ufficialità, si sente parlare indifferentemente di reti TEN, Progetti Prioritari, Corridoi paneuropei e strategici, talora confondendone numerazioni e itinerari

Reti, assi, corridoi nell’Europa in movimento

Si presenta un breve vademecum per meglio identificare le differenti tipologie di assi di trasporto all’interno dell’Europa.

Immagini

  • Siim Kallas, Commissario europeo per i Trasporti all’interno della Commissione Barroso II
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    Siim Kallas, Commissario europeo per i Trasporti all’interno della Commissione Barroso II
  • I dieci Corridoi Paneuropei, identificati da numeri romani
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    I dieci Corridoi Paneuropei, identificati da numeri romani
  • I dieci Corridoi strategici
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    I dieci Corridoi strategici
  • Il tracciato dei corridoi strategici per la nuova rete centrale TEN-T
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    Il tracciato dei corridoi strategici per la nuova rete centrale TEN-T
La rete TEN-T

La Rete Transeuropea dei Trasporti (TEN-T) è l’insieme delle vie di comunicazione transnazionali dell’UE. Comprende tutti i metodi di trasporto, i sistemi di gestione del traffico e il sistema satellitare Galileo.

Intende contribuire al raggiungimento di due obiettivi dell’UE: il buon funzionamento del mercato interno e il rafforzamento della coesione economica e sociale, attraverso il conseguimento di una serie di obiettivi specifici:

  • una mobilità sostenibile delle persone e delle merci nell’UE;
  • un’infrastruttura di qualità elevata;
  • un’efficace copertura dell’intero territorio dell’UE, congiungendo le regioni insulari, intercluse e periferiche con le regioni centrali e collegando le grandi zone urbane e le regioni dell’Unione;
  • l’interoperabilità e l’intermodalità all’interno e tra i vari modi di trasporto;
  • l’uso ottimale delle capacità esistenti;
  • la sostenibilità economica della rete;

la connessione alle reti dei Paesi membri dell’Associazione europea di libero scambio (EFTA), dei Paesi dell’Europa centrale e orientale e dei paesi mediterranei.

I Progetti Prioritari

Punto di forza della Rete TEN-T sono gli Assi Prioritari (meglio conosciuti come Progetti Prioritari, PP). Approvati nel 1994 e in seguito modificati dieci anni più tardi sono 30, alcuni dei quali già completati.

I progetti prioritari che riguardano specificatamente l'Italia sono due:

  • Il PP 1 presenta ancora alcuni ritardi; Il tratto più complesso è il corridoio del Brennero (tunnel e vie di accesso); i lavori in alcuni tratti sono in corso, in altri si è ancora alla fase di studio. Secondo le ultime previsioni, l’intero progetto non sarà completato prima del 2025.
  • Per il PP 6 solo alcuni tratti sono stati completati (Torino-Milano-Trieste), mentre altre sezioni saranno aperte nei prossimi anni in Slovenia e Ungheria. Resta il problema del tratto Lione-Torino, con il traforo del Mont d’Ambin, che presenta forti ritardi, soprattutto da parte italiana. I lavori non sono ancora iniziati, anche se da parte francese sono stati fatti tre tunnel “esplorativi”. Risulta attualmente impossibile prevedere la data d’entrata in servizio della totalità del progetto. La Commissione ha comunque fissato al 2030 la data limite per il completamento dei lavori, pena il rimborso dei finanziamenti.
I Corridoi Paneuropei

I Corridoi Paneuropei sono le vie di comunicazione ferroviarie (con l'eccezione della navigazione sul Danubio) che collegano i Paesi dell’Europa occidentale con quelli dell’Est. La decisione sulla loro costruzione risale agli anni novanta, quando i Paesi dell'Est non avevano ancora aderito all'UE. A causa della crisi economica degli ultimi anni alcuni percorsi sono stati modificati; ad esempio dal Corridoio V, che avrebbe dovuto collegare Lisbona a Kiev, è stata “amputata” la tratta portoghese e quella ucraina.

Non sono parte integrante della rete TEN-T, anche se alcuni tratti sono in comune.

I corridoi strategici

Lo scorso anno la Commissione ha lanciato l'iniziativa “Meccanismo per collegare l’Europa” per ammodernare e ottimizzare le reti transeuropee di tre settori: trasporti, energia e telecomunicazioni (si veda “S&A” n° 95).

Per quanto riguarda i trasporti istituisce una rete centrale da realizzarsi entro il 2030 che fungerà da struttura portante nel mercato unico. Essa si appoggerà su una rete globale di collegamenti che la alimenteranno a livello regionale e nazionale, finanziata principalmente dagli Stati membri.

La realizzazione della rete centrale sarà facilitata mediante l’adozione di un approccio per corridoi. Dieci corridoi, definiti strategici, saranno alla base dello sviluppo coordinato dell’infrastruttura della rete centrale. Tali corridoi interesseranno non meno di tre modi di trasporto, tre Stati membri e due sezioni transfrontaliere. Saranno inoltre sviluppate alcune “priorità orizzontali” quali SESAR per il trasporto aereo, ERTMS per quello ferroviario, ITS per quello stradale.

Si stima che il costo dell’attuazione della prima fase di finanziamento per la rete centrale nel periodo 2014-2020 costerà 250 miliardi, 31,7 dei quali finanziati dall'iniziativa.