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Per un’Europa sempre più interconnessa

La Commissione Europea ha pubblicato il suo rapporto intermedio sul meccanismo per collegare l’Europa

Per un’Europa sempre più interconnessa

Attenzione al valore aggiunto dell’UE

Fin dal suo lancio, l’MCE si è concentrato sull’apporto di valore aggiunto dell’UE allo sviluppo della connettività nei settori dei trasporti, dell’energia e delle telecomunicazioni, non solo per la tipologia di beni pubblici con una dimensione europea inclusi nel suo ambito, ma anche in considerazione dell’attenzione rivolta a progetti a livello locale, regionale e nazionale che non potrebbero essere realizzati senza il sostegno dell’UE.

Nel settore dei trasporti, l’MCE ha apportato un chiaro valore aggiunto, in particolare per il completamento della rete centrale TEN-T entro il 2030 e per l’aspirazione a una mobilità a basse emissioni.

Alcuni progetti di infrastrutture riguardanti il trasporto ferroviario e le vie navigabili interne, investimenti a lungo termine con un ciclo di vita variabile dai 30 ai 50 anni, non avrebbero potuto essere avviati senza i finanziamenti garantiti dalle sovvenzioni pubbliche europee a titolo dell’MCE.

È il caso del progetto della galleria di base del Brennero o del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (European Rail Traffic Management System – ERTMS) Perché questi progetti potessero offrire vantaggi in termini di prestazioni, interoperabilità e sicurezza, si è reso necessario un forte coordinamento tra le parti interessate.

Il sostegno dell’MCE, tramite la concessione di sovvenzioni e azioni di sostegno al programma quali lo sviluppo delle capacità nelle amministrazioni degli Stati membri, ha creato le condizioni affinché si instaurasse tale cooperazione.

L’utilizzo efficiente delle sovvenzioni

La maggior parte dei finanziamenti previsti dall’MCE viene assegnata sotto forma di sovvenzioni (90 %). Tale approccio risulta idoneo in quanto gran parte dei finanziamenti dell’MCE riguarda progetti che offrono più ampi vantaggi a livello regionale e di UE, ma con finanziamenti nazionali o basati sul mercato insufficienti.

La proposta della Commissione del 2011 per l’MCE prevedeva una dotazione totale di 50 miliardi (31,7 miliardi per i trasporti, 9,1 miliardi per l’energia e 9,2 miliardi per le telecomunicazioni). I tagli susseguitisi sia durante la fase di negoziazione che durante le trattative successive sul Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) hanno ridotto il finanziamento totale a 30,44 miliardi.