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Gestione dei transiti eccezionali su opere d’arte “di scavalco”

L’esperienza di Autostrade per l’Italia SpA in collaborazione con la Regione Emilia Romagna

Gestione dei transiti eccezionali su opere d’arte “di scavalco”

Prescindendo dalla eventuale presenza di veicoli concomitanti, dalla velocità e dalla traiettoria di transito, tutte variabili la cui fondamentale rilevanza e già stata chiarita in precedenza, le sollecitazioni che un mezzo induce su un ponte dipendono principalmente da:

  • numero di assi;
  • distanze tra coppie di assi consecutivi (interassi);
  • scarichi massimi associati a ciascun asse.

Il peso complessivo risulta una quantità di immediato utilizzo per caratterizzare un determinato mezzo ma non può prescindere dalle informazioni sopra elencate in presenza di analisi per la determinazione della severità di un transito su un manufatto.

La mappa dei “valori di soglia”

Con l’obiettivo di snellire i processi di verifica di transitabilità dei veicoli eccezionali in massa sui cavalcavia sovrappassanti la rete autostradale, si è studiato un metodo per il calcolo di “valori soglia” di carico ammissibile da associare a ciascun manufatto, che consentono di rilasciare un nullaosta collettivo (accompagnato da predeterminate condizioni di transito) relativo alla fascia di peso e a un’intera categoria di veicoli.

Tale attività si è strutturata sotto forma di progetto pilota in collaborazione con la Regione Emilia Romagna durante i primi mesi dell’anno corrente ed è attualmente in via di estensione all’intera rete di Autostrade per l’Italia, interessando, complessivamente, circa 2.000 cavalcavia. Si sottolinea che la determinazione delle soglie di carico non equivale alla determinazione di “una portata” da associare in termini generali ad un manufatto.