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Nuovi sistemi per il drenaggio di piattaforme stradali

La S.S. 16 “Adriatica”, gestita per l’intera tratta dall’ANAS, è la più lunga Strada Statale italiana. Il suo percorso si snoda per lunghi tratti lungo la fascia costiera dell’Adriatico. Inizia in Veneto, presso Padova, e lungo il suo percorso attraversa altre cinque regioni: Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia

Nuovi sistemi per il drenaggio di piattaforme stradali

Il sistema di smaltimento previsto

Il Piano di Tutela delle Acque, conformemente a quanto previsto dal D.Lgs. 152/2006 e dalla Direttiva Europea 2000/60 (Direttiva Quadro sulle Acque), risulta essere lo strumento regionale volto a raggiungere gli obiettivi di qualità ambientale delle acque interne e costiere della Regione e a garantire un approvvigionamento idrico sostenibile nel lungo periodo.

Pertanto, i due principali obiettivi del piano sono:

  1. il mantenimento o riequilibrio del bilancio idrico tra disponibilità e prelievi, indispensabile al fine della salvaguardia della risorsa nel futuro;
  2. la stima delle caratteristiche di qualità dei corpi idrici attraverso il monitoraggio e la definizione degli obiettivi di qualità stessi. Pertanto, anche lo smaltimento delle acque di piattaforma deve in ogni caso essere conforme alle direttive contenute nel Piano di Tutela delle Acque [2].

l sistema di drenaggio previsto nel caso in esame risulta essere di tipo chiuso, intendendo con tale termine che tutte le acque ricadenti sulla piattaforma stradale, compresi gli sversamenti accidentali di liquidi fuoriusciti da autocisterne o altri veicoli in transito, vengano intercettate e convogliate verso gli impianti di trattamento e successivamente reimmesse nel reticolo idrografico [3].

Per il progetto in esame è stata prevista la rimozione dei solidi galleggianti mediante grigliatura, di quelli sospesi mediante dissabbiatura e la separazione della frazione oleosa mediante disoleazione.

Determinata la pioggia di progetto attraverso la costruzione della curva di possibilità pluviometrica, è stata calcolata dai Progettisti la portata per il dimensionamento della rete di drenaggio.

A causa delle sostanze presenti nelle acque di scolo, le acque di prima pioggia sono state raccolte e opportunamente trattate come sopra specificato. Per lo smaltimento delle acque in uscita dall’impianto di prima pioggia si è provveduto alla realizzazione di un bacino di dispersione che permetta l’infiltrazione delle acque provenienti dalla vasca di trattamento e di quelle eventualmente scolmate in quanto acque di seconda pioggia.