L’ordinaria azione preventiva durante la stagione invernale richiede che i fondi pubblici siano adoperati con la maggior oculatezza possibile anche mediante l’uso della tecnologia. È nel segmento degli impianti non monitorati che si inseriscono gli studi qui proposti, andando ad analizzare lo stato dell’arte della tecnica estensimetrica e valutandone le possibilità attuali e i possibili scenari futuri.
Il sistema Agriworld
Mediante il portale Agriworld, sono gli impianti a comunicare il proprio stato ad ogni variazione delle scorte, e i dati saranno resi disponibili via internet, contemporaneamente a tutti gli utenti. Il tutto senza bisogno di installare alcun software sui pc e senza dover lanciare richieste di comunicazione dei dati.
Con un semplice clic, è possibile visualizzare immediatamente la giacenza attuale unitamente alle informazioni su data e ora di invio. Inoltre, in caso di dubbi e/o verifiche, è possibile interrogare direttamente l’impianto per verificarne lo stato in tempo reale, collegandosi ad esso sempre tramite internet.
La rilevazione delle giacenze
Per le soluzioni, la scelta cade doverosamente sui dispositivi a ultrasuoni. Altro discorso invece è quello riguardante la misurazione delle giacenze dei cloruri allo stato solido con formazione di polveri. Questi materiali sono di trattamento molto complesso a causa delle loro proprietà corrosive e igroscopiche. In quest’ambito, l’esperienza ha portato ad a identificare nella pesatura il miglior metodo di misura possibile.
Le celle di carico e gli estensimetri
Le celle di carico sono strumenti molto precisi per misurare il peso, ma il cuore stesso delle celle è rappresentato dagli estensimetri. Questi ultimi non sono però gli estensimetri fin qui intesi. Sarebbe infatti più corretto nominare questi ultimi “estensometri” perché gli estensimetri veri sono in realtà componenti elettronici (delle vere e proprie resistenze) in grado di variare il loro valore al variare della loro forma. È questa la proprietà che viene utilizzata per la realizzazione di estensometri e celle di carico.
I primi anni
Le prime prove effettuate hanno riguardato l’applicazione semplice di sistemi ad estensometri. Successivamente si è passati alla misurazione congiunta della temperatura locale che ha portato ad evidenziare una forte correlazione tra questa grandezza e le variazioni di peso misurate sulle singole gambe in stato stazionario. Tutto ciò è servito come base per la realizzazione della configurazione attuale.
Le celle a la lamina
L’ultimo studio effettuato ha riguardato questi nuovi tipi di sensori, sviluppati in seguito alle varie osservazioni effettuate nell’arco dei primi anni di prova.
Nei primi giorni non sono state adottate misure contro le variazioni termiche. A seguire, le variazioni comprese fra i pallini gialli indicano dei veri e propri movimenti di scarico e carico.
Le forti variazioni seguenti sono anch’esse dovute a movimenti. Si può anche notare come i dati a peso costante presenti tra un movimento e l’altro siano molto più stabili con errori di misura che non superano in questo caso i 2.377 kg corrispondenti al 6%.
Inoltre, è doveroso osservare che questi risultati sono stati ottenuti mediante l’allestimento di una singola gamba.
Conclusioni
Quanto fin qui esposto porta ad affermare che il sistema sviluppato è pronto per l’utilizzo e per la commercializzazione. Tra le possibili evoluzioni, sarebbe sicuramente interessante verificarne l’applicabilità in modo dinamico per controllare quindi i movimenti durante le fasi di carico e scarico, come avviene oggi per le celle di carico.