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Sulle strade dell’Europa dei 28

Dal 1° Luglio 2013 l'Unione Europea si è arricchita di un nuovo stato membro e delle infrastrutture che porta in dote

Sulle strade dell’Europa dei 28

Il titolo richiama volutamente quelli degli articoli apparsi su “S&A” n° 45 e n° 62, in occasione dei precedenti allargamenti dell’Unione, cui si rimanda fin d’ora per eventuali confronti.

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  • L’Europa dei 28
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    L’Europa dei 28
  • Un convoglio AV della nuova Serie S102 della Renfe: la Spagna ha il maggior numero di km di linee AV/AC in esercizio e in costruzione
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    Un convoglio AV della nuova Serie S102 della Renfe: la Spagna ha il maggior numero di km di linee AV/AC in esercizio e in costruzione
  • Le infrastrutture ferroviarie
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    Le infrastrutture ferroviarie
  • La A41 nei pressi del tunnel di Mount Sion: la Francia ha la più estesa rete di strade a pedaggio (circa 8.900 km)
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    La A41 nei pressi del tunnel di Mount Sion: la Francia ha la più estesa rete di strade a pedaggio (circa 8.900 km)
  • L’Autostrada A7 sull’Afsluitdijk, nei Paesi Bassi: il Benelux è la zona con la maggior densità di autostrade in proporzione al territorio
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    L’Autostrada A7 sull’Afsluitdijk, nei Paesi Bassi: il Benelux è la zona con la maggior densità di autostrade in proporzione al territorio
  • Un traghetto sullo stretto di Kivimo, nella Finlandia Occidentale: la Nazione scandinava ha la maggiore estesa di vie d’acqua navigabili interne
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    Un traghetto sullo stretto di Kivimo, nella Finlandia Occidentale: la Nazione scandinava ha la maggiore estesa di vie d’acqua navigabili interne
  • Il tunnel subalveo a pedaggio sotto la Westerschelde raggiunge i 65 m sotto il livello del mare
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    Il tunnel subalveo a pedaggio sotto la Westerschelde raggiunge i 65 m sotto il livello del mare
  • Il viadotto Coltano, sull’Autostrada Genova-San Pietro in Palazzi, con 9.619 m è il più lungo dell’UE-28
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    Il viadotto Coltano, sull’Autostrada Genova-San Pietro in Palazzi, con 9.619 m è il più lungo dell’UE-28

Con l’entrata della Croazia, Eurolandia è passata da 4.323.207 km2 a 4.379.801 km2, con un aumento della superficie del 1,3% circa, mentre la popolazione conta ora 4,4 milioni di abitanti in più. Si noti che i valori delle superfici variano da fonte a fonte, a seconda che si considerino o meno le acque interne, ecc.. Malta resta comunque il più piccolo Paese membro, mentre Francia e Spagna da sole coprono un quarto del territorio dell’Unione.

È interessante anche in questa occasione analizzare cosa questo ulteriore “allargamento a Est” abbia portato in dote in termini di infrastrutture trasportistiche, quelle che interessano più da vicino il nostro settore. Premesso che i dati aggregati comuni a tutte le Nazioni sono, nella migliore delle ipotesi, riferiti a due anni or sono, si possono comunque fare alcune considerazioni (fonti: UE-Eurostat, UIC, UNECE, The World’s longest tunnel page).

Le ferrovie

Nell’ultimo quarto di secolo, l’Europa ha perso oltre 20.000 km di linee ferroviarie, anche se dal 2005 è in atto una leggera inversione di tendenza imputabile soprattutto all’incremento della rete AV. Dall’inizio del secolo sono comunque in trend negativo esattamente la metà degli Stati membri. Malta e Cipro continuano a essere gli unici Paesi membri privi di rete ferroviaria.

Le reti francesi e tedesche, sebbene queste ultime abbiano perso oltre 8.000 km di linee dal 1995, restano le più estese dell’Unione (insieme costituiscono poco meno del 30% della rete ferroviaria della UE-28), con Polonia e Italia nelle posizioni di rincalzo, mentre analizzando la densità territoriale, si scopre che solo Repubblica Ceca, Belgio e Lussemburgo riescono a superare i 100 km di rete ogni 1.000 km2 di territorio.

Dall’analisi del rapporto tra chilometri di linee e numero di abitanti, Svezia e Finlandia – che occupano le ultime posizioni nel rapporto rete/territorio -, balzano ai primi posti rispettivamente con 118,2 e 110,1 km di linee ogni 100.000 abitanti.

La Grecia figura nelle ultime posizioni, a causa dell’orografia e, soprattutto, dell’elevato numero di isole che compongono il suo territorio. Dai dati pubblicati, quantunque non attualizzati, si può notare che dal 1° Luglio, la rete ferroviaria di Eurolandia si è arricchita di ulteriori 2.722 km, dei quali però solo 984 elettrificati. Per quanto concerne la rete AV/AC, non presente nel nuovo Paese membro, nel 2010 si è avuto l’atteso sorpasso alla Francia da parte della Spagna, che vanta ora la maggior estesa della UE-28 (2.515 km su di un totale di 7.343). Sia nel rapporto di km/100.000 abitanti, sia per quanto riguarda il rapporto km/1.000 km2, la rete croata si situa ben al di sotto della media europea, abbassandone conseguentemente i valori complessivi.

Una considerazione sulle infrastrutture ferroviarie acquisite deve tener conto, per motivi di inquinamento e di fatiscenza delle linee, anche della percentuale di tratti elettrificati. Mentre l’Europa dei 27 aveva una percentuale di tratte elettrificate del 53,2%, in Croazia tale valore scende al 36,1%, stabilizzando il valore della UE-28 al 52,9%. La percentuale di linee elettrificate raggiunge i massimi valori in Lussemburgo (95,3%), in Belgio (84,5%) e in Bulgaria (72,5%), mentre l’Italia si attesta in una dignitosa quinta posizione (71,1%).

Le strade

La definizione delle tipologie stradali varia da Nazione a Nazione, e non è quindi facile ricavare dati omogenei confrontabili. Le stesse fonti non sempre concordano, per esempio, nel considerare o meno come autostrade anche le superstrade, e non sempre è presente una diversificazione tra strade secondarie e altre strade.

Inoltre, non sempre le sezioni a pedaggio sono autostradali (e viceversa), e alcune Nazioni adottano il sistema di pagamento del pedaggio tramite “vignette” o “multilane free flow”, talora per i soli mezzi pesanti. Le strade europee sottoposte a pedaggio si estendono per circa 72.000 km, il 60% dei quali attrezzati di sistemi di tele-pedaggio e il 40% coperti da vignette; dal 2009 è in vigore la Direttiva per la realizzazione dell’interoperabilità dei vari sistemi di pedaggio, che si prevede possa essere realizzata entro il 2016-2017 (si veda “S&A” n° 96). La più estesa rete a pedaggio è tuttora quella della Francia, sempre seguita da quella italiana e spagnola.

In Croazia, oltre alle autostrade, sono a pedaggio il tunnel Ucka e il ponte dell’isola di Veglia.

Tra l’inizio del 2007, anno del precedente allargamento dell’UE, e la fine del 2010 (ultimi dati omogenei di riferimento), la rete autostradale europea è stata incrementata di oltre 4.000 km, di cui più della metà da ascriversi alla sola Spagna (+2.189 km), che primeggia ora con 14.262 km. Notevoli incrementi anche per le rete irlandese, francese e ungherese.

La Croazia ha portato in dote poco più di 29.000 km di strade: di queste, 1.200 km sono autostrade, estesa che rende i rapporti rispetto al numero di abitanti e all’estensione territoriale superiori alla media europea. La Francia ha da tempo superato il tetto del milione di chilometri di strade, mentre gli altri gradini di questo podio sull’estensione stradale, secondo i dati disponibili, sono occupati dalla Spagna e dalla Germania. Infine, restano quattro i Paesi con guida a destra (Regno Unito, Irlanda, Cipro e Malta).

Le altre infrastrutture

Per quanto riguarda le reti navigabili interne (non percorse cioè da navigazione marittima) le maggiori estensioni sono appannaggio dei Paesi Bassi, della Francia, della Germania e, soprattutto, della Finlandia, che non a caso è chiamata il “Paese dei mille laghi”.

Rispetto alle dimensioni, come ci si potrebbe aspettare, è il Paese delle grandi dighe ad avere la massima densità rispetto al territorio. Malgrado la configurazione orografica, anche l’Italia ha una discreta rete, grazie soprattutto alla navigazione lacuale lombarda, al Po e alla laguna veneta.

La Croazia è dotata di una rete navigabile interna, la cui estesa (805 km) la pone in decima posizione all’interno della UE; una posizione in più rispetto all’estensione della rete degli oleodotti. Si nota che tali infrastrutture sono situate in Paesi con un’alta percentuale di isole, spesso a vocazione turistica, mentre in altri casi il numero di aeroporti è legato all’estensione territoriale. La Francia, anche grazie ai possedimenti d’Oltremare, supera di gran lunga tutti gli altri Paesi con 48 aeroporti con traffico superiore ai 100.000 passeggeri/anno. Cinque gli aeroporti principali portati in dote dal nuovo Paese.

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