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Le scelte progettuali della circonvallazione di Chienes

La S.S. 49 “della Val Pusteria”, parte integrante dell’itinerario europeo E66, è stata oggetto di sistematici miglioramenti di assetto da parte della Provincia Autonoma di Bolzano al fine di dare all’arteria stradale un livello prestazionale generale adeguato a una delle principali via di comunicazione del territorio

Le scelte progettuali della circonvallazione di Chienes
La fase 3

Ha tenuto conto del fatto che la presenza di un edificio a piano campagna altera il profilo di spostamento osservato in condizioni di “green-field” (fase 2), con lo sviluppo di minori deformazioni e distorsioni sull’edificio stesso rispetto.

Le analisi d’interazione, oltre che nelle condizioni di lavoro “ordinarie”, sono state eseguite anche ipotizzando uno “scenario di rischio”: questo rappresenta una condizione limite superiore, utile per definire le soglie di riferimento (limiti di attenzione e di allarme) all’interno del piano monitoraggio.

Al fine di verificare l’opportunità di introdurre interventi integrativi in corso d’opera, è previsto un monitoraggio in continuo per individuare l’eventuale superamento delle condizioni ordinarie e l’avvicinamento alle condizioni di rischio.

La verifica sarà eseguita, sulla base della curva longitudinale dei cedimenti, quindi prima che la galleria giunga sotto agli edifici e si manifesti il cedimento massimo preventivamente al manifestarsi di danni sugli edifici stessi.

Gli eventuali interventi di contromisura saranno diversificati in relazione all’entità della condizione deformativa preventivabile rispetto al valore di soglia prefissato e in relazione alle caratteristiche di resistenza, rigidezza, conservazione dei fabbricati.

Per ognuno degli edifici presenti nella ZIG si è inoltre valutato il relativo indice di vulnerabilità. La vulnerabilità è una caratteristica intrinseca dell’edificio che esprime di quanto l’edificio si allontana dalle condizioni di perfetta conservazione e, quindi, quanto sia vulnerabile. Maggiore è la vulnerabilità dell’edificio, minore è la sua capacità di tollerare ulteriori deformazioni indotte da eventi esterni.

La vulnerabilità è stata espressa attraverso un indice di vulnerabilità Iv. Per ogni edificio è stata prevista una scheda qualitativa descrittiva delle principali caratteristiche dell’immobile, quali:

  • organico strutturale dell’immobile;
  • suo stato di conservazione;
  • funzionalità dell’immobile;
  • aspetto estetico dell’immobile;
  • orientazione rispetto all’asse della galleria.

A valori bassi dell’indice corrispondono situazioni migliori dal punto di vista della capacità dell’edificio di sopportare deformazioni, ossia una condizione dell’edificio maggiormente prossima all’ottimo stato di conservazione. Tale fattore è stato utilizzato in progetto all’interno del piano di monitoraggio, per il calcolo di dettaglio dei limiti di attenzione e di allarme.