Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Posted in:

Le scelte progettuali della circonvallazione di Chienes

La S.S. 49 “della Val Pusteria”, parte integrante dell’itinerario europeo E66, è stata oggetto di sistematici miglioramenti di assetto da parte della Provincia Autonoma di Bolzano al fine di dare all’arteria stradale un livello prestazionale generale adeguato a una delle principali via di comunicazione del territorio

Le scelte progettuali della circonvallazione di Chienes

L’inquadramento geologico 

L’inquadramento geologico del tracciato

Questo settore della Val Pusteria si sviluppa al contatto tra due unità tettoniche principali: il Sudalpino a Sud e l’Austroalpino a Nord, delimitati dalla faglia trascorrente destra denominata Linea della Pusteria, un lineamento lungo 200 km con direzione WNW-ESE.

Il basamento Sudalpino, in corrispondenza del comune di Chienes, si caratterizza per unità metamorfiche (Filladi Quarzifere) e intrusive (Granito di Bressanone) che affiorano estesamente lungo i rilievi a monte dell’abitato.

L’evoluzione quaternaria, caratterizzata dal susseguirsi di fasi glaciali e interglaciali, ha generato estese coperture di sedimenti sciolti continentali, soprattutto nelle conche vallive e lungo i versanti poco inclinati.

Le unità del substrato roccioso, il quale interessa solo il 5% del tracciato stradale in progetto, sono composte dalle Filladi di Bressanone. Si tratta di gneiss e filladi quarzose, da compatte a foliate, con RQD medio di 40-50% e alterazione in superficie compresa tra W1 e W3; la resistenza è alta (classe R4 ISRM 1968).

Le unità del substrato roccioso sono obliterate dalle coperture quaternarie e antropiche che rappresentano la quasi totalità dei terreni che verranno interessati dalla circonvallazione: riporto antropico, depositi alluvionali, depositi di conoide, detrito di versante, depositi eluvio-colluviali, depositi morenico-glaciali. 

L’inquadramento idrogeologico

La situazione sotterranea è governata da una falda profonda, denominata di fondovalle, che si attesta ad una quota di poco inferiore alla quota del fiume Rienza indicando un comportamento disperdente dello stesso.

La permeabilità dei terreni è stata valutata per mezzo di prove di tipo Lefranc e Lugeon e tramite prove di pompaggio in pozzo, in particolare per i depositi di conoide e alluvionali con intervalli di permeabilità misurati tra 2*10-4 e 3*10-6 m/s.

La galleria si colloca sempre al di sopra della fascia di escursione della falda freatica di fondovalle e pertanto il suo scavo non avrà alcun impatto sulla stessa. A causa delle infiltrazioni di acque identificate nel tratto urbanizzato è possibile che, in occasione di eventi meteorici eccezionali e di elevate portate di acqua lungo il Rio Verde, si possa produrre temporaneamente la completa saturazione del terreno fino a quota galleria per un tratto di qualche centinaio di metri.