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Le opere d’arte della Tangenziale di Como

Il tracciato autostradale si sviluppa per 1.230 m in rilevato (40,4% del totale) e per 491 m in trincea (16,1% del totale), per 400 m in galleria naturale (13,1%), per 530 m in galleria artificiale (17,4%) e per 395 m con ponti e viadotti (13,0%)

Le opere d’arte della Tangenziale di Como

Spalla 2:

  • cordolo fondazione: 2,00×6,90×18,80 m;
  • muro: spessore di 1,65 m e altezza di 2,50 m;
  • muro paraghiaia: altezza di 3,22÷2,54 m;
  • muri di risvolto: spessore di 0,40 m e lunghezza di 3,45 m;
  • fondazione indiretta su dieci pali del diametro di 1.200 mm e lunghezza di 24,00 m;
  • soletta di transizione in cls (Rck 30) di larghezza 3,80 m e spessore variabile 0,35÷0,20 m.
La carreggiata Ovest

Per quanto concerne il viadotto Ovest, i dati principali sono:

  • lunghezza: 231,00 m;
  • larghezza: da 15,60 m (spalla 1) a 31,16 m (spalla 2);
  • cordolo interno: 0,80 m;
  • cordolo esterno: 2,50 m.

Spalla 1:

  • cordolo di fondazione: 2,00×6,90×16,20 m;
  • muro: spessore di 1,65 m e altezza variabile 3,70÷4,00 m;
  • muro paraghiaia: altezza variabile 2,85÷2,55 m;
  • muri di risvolto: spessore di 0,40 m e lunghezza di 3,45 m circa;
  • fondazione indiretta su dieci pali del diametro di 1.200 mm;
  • fondazione indiretta su dieci pali della lunghezza di 24,00 m.

Spalla 2:

  • cordolo di fondazione: 2,00×6,90×33,80 m;
  • muro: spessore di 1,65 m;
  • altezza: variabile 5,24÷5,64 m;
  • muro paraghiaia: altezza 2,92÷2,49 m;
  • muri di risvolto: spessore di 0,40 m e lunghezza di 3,45 m;
  • fondazione indiretta su 18 pali del diametro di 1.200 mm;
  • fondazione indiretta su 18 pali della lunghezza di 24,00 m;
  • soletta di transizione in cls (Rck 30) di larghezza di 3,80 m;
  • soletta di transizione in cls (Rck 30) di spessore variabile 0,35÷0,20 m;
  • Pile (P1 – P2 – P3 – P4 – P5 – P6 – P7): due fusti sezione circolare piena del diametro di 2.500 mm, altezza variabile, due pali di fondazione per ciascuna pila del diametro di 2.500 mm e lunghezza 25,00.
Le opere connesse al primo lotto della tangenziale

Le opere connesse al primo lotto della Tangenziale di Como sono:

  • TG-CO-03: si sviluppa per circa 2,4 km ad Ovest dell’interconnessione, in Comune di Villaguardia, e collega la tangenziale con la SP n° 24 di Appiano; il tracciato si sviluppa prevalentemente in rilevato con l’eccezione di un unico tratto in trincea di lunghezza circa pari a 725 m;
  • TG-CO-04: è costituita da due tratti che si dipartono dallo svincolo di Acquanegra.

Il tratto Nord, lungo circa 700 m, collega Como con la tangenziale e termina sulla rotatoria formata da Via Canturina e Via dei Mulini. Il tratto Sud, denominato Raccordo con Casnate e lungo circa 900 m, è sostanzialmente la riqualificazione di una viabilità esistente. Dal punto di vista altimetrico, il tracciato si sviluppa interamente in rilevato. Nel tratto di TGCO 04 è presente un’opera d’arte di particolare interesse costruttivo: il cavalcavia sulla ferrovia Milano-Como-Chiasso.

Il cavalcavia sulla ferrovia Milano-Como-Chiasso

Il cavalcavia in oggetto sovrappassa la linea ferroviaria esistente con la quale il tracciato stradale forma un angolo di circa 32°. La necessità di garantire le distanze libere dal binario e l’elevata inclinazione tra i due assi del tracciato hanno portato a dovere realizzare un impalcato con un’unica campata da 56 m in asse appoggi.

L’impalcato è realizzato con una sezione mista acciaio-calcestruzzo, ed è costituito da tre travi metalliche a doppio T di altezza costante di 2,50 m; la struttura metallica è segmentata in cinque diverse tipologie di conci di lunghezza massima pari a 13 m assemblati in opera mediante saldature e la sezione trasversale è irrigidita trasversalmente, nel piano verticale da diaframmi reticolari e nel piano orizzontale dalla soletta in calcestruzzo collegata alle travi attraverso connettori a piolo saldati sull’ala superiore della trave. 

La larghezza trasversale totale dell’impalcato è di 14,50 m, di cui 10,50 di carreggiata e due cordoli di larghezza 2,00 m che ospitano le barriere di sicurezza e le reti di protezione. Per il posizionamento dell’impalcato nella configurazione definitiva si è optato per il varo a spinta longitudinale, soluzione resa ancora più complessa dato l’andamento curvilineo del tracciato.

La movimentazione è stata garantita da carrelloni semoventi motorizzati, con ruote gommate piroettanti radiotelecomandati, mentre sono state adottate delle rulliere di scorrimento disposte in asse alle due spalle che garantivano i supporti nelle fasi di massimo sbalzo e di completamento delle spinte.