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La variante di Silvaplana

Una delle circonvallazioni in galleria più attese e discusse nei Grigioni è stata aperta al traffico lo scorso 27 Giugno

La variante di Silvaplana

In questo modo, in caso di eventi incidentali, è possibile abbandonare il tunnel in tempi brevi. La pendenza favorisce inoltre l’“effetto camino”, per cui la ventilazione avviene naturalmente. Il profilo della galleria è a ferro di cavallo, con un’altezza in sagoma di 4,50 m e una carreggiata di 7,5 m. Lungo il tunnel si aprono tre cameroni lunghi 40 m e larghi 15.

Per le esigenze della galleria sono state realizzate due centrali elettriche (Pignia e Piz Sura). Lateralmente e al di sotto della carreggiata sono disposte diverse condotte; tra queste, quella per gli idranti, quella per l’approvvigionamento elettrico della galleria e la condotta a media tensione di Repower, che sostituisce la linea elettrica aerea tra Silvaplana e Champfèr.

L’opera è dotata anche di un impianto di trattamento delle acque di scarico che, altrimenti, rischierebbero di finire nel lago di Champfèr. La galleria è equipaggiata di nicchie SOS – disposte ogni 125 m – provviste di telefono d’emergenza, estintori e idranti, videocamere, rilevatori di fumo, anemometri, misuratori di CO e opacimetri. In galleria è possibile la ricezione del segnale di radio, radiotelefoni e telefoni cellulari.

La velocità massima ammessa in galleria è di 80 km orari per i veicoli che transitano in salita, mentre a causa dello stretto raggio di curvatura e del rischio di formazione di colonne alla rotatoria Piz, per i veicoli che circolano verso valle è di 60 km orari.

La tratta dal portale Piz Sura alla rotonda Piz Sull’ultimo tratto lungo 140 m, la nuova strada scorre in trincea, al fine di minimizzare l’impatto visivo e acustico. Il raccordo tra la strada dello Julier e la strada dell’Engadina è garantito mediante una rotatoria, che presenta un diametro di 36 m ed è stata collocata in modo tale da lasciare sufficiente spazio libero tra il piede della scarpata e la riva del lago.