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La Strada dei Parchi nei ricordi del Progettista

A oltre 50 anni dalla sua ideazione

La Strada dei Parchi nei ricordi del Progettista

Una cosa, direi sorprendente, fu che la progettazione geometrica di un’autostrada (la Roma-L’Aquila) fosse affidata a un Ingegnere in pratica Neolaureato: il sottoscritto. Nella logica, anticipata, che quel tipo di attività fosse effettivamente privo di contenuti ingegneristici.

Tornando al progetto di cui trattasi, appare utile fornire alcune informazioni specifiche necessarie per meglio comprendere la peculiarità dell’infrastruttura. L’Autostrada A24 (storicamente Autostrada Roma-L’Aquila), meglio nota oggi come Strada dei Parchi, collega Roma a Teramo e oltre, transitando per la zona suburbana della città dell’Aquila, e si sviluppa su un territorio quasi completamente collinare e montano, dall’orografia decisamente complessa.

Per questo motivo, il progetto dell’Autostrada A24 postulò l’adozione di originali soluzioni di ingegneria civile, con estesi tratti a mezza costa o in viadotto, e 42 gallerie (di cui quattro più lunghe di 4 km). Al riguardo, è da segnalare soprattutto il traforo a doppio fornice del Gran Sasso d’Italia, la cui lunghezza (10,174 km il tunnel settentrionale, 10,175 km quello meridionale) gli valse il primato di galleria stradale a doppio fornice più lunga d’Europa, oltre che più lunga d’Italia fra quelle presenti interamente in territorio nazionale.

Il tracciato dell’Autostrada A24 ha una lunghezza complessiva di 166,5 km, di cui 159,2 dal Grande Raccordo Anulare di Roma a fine autostrada nei pressi di Teramo (prosecuzione sulla Superstrada S.S. 80 racc. fino a Giulianova), gli altri 7,3 km dal GRA fino all’immissione sulla tangenziale Est di Roma.

Il chilometro zero è posto all’intersezione con l’Autostrada del GRA e le progressive chilometriche sono da qui calcolate, sia verso Teramo sia verso Roma. Assieme all’Autostrada A25 (diramazione dalla A24 verso Pescara), la A24 rispose all’esigenza di fornire un collegamento veloce e affidabile tra la capitale d’Italia e le regioni centro orientali della penisola; fino ad allora, la naturale suddivisione imposta dalle più alte vette dell’Appennino aveva reso gli spostamenti tra i due mari difficoltosi, lenti e insidiosi.

L’Autostrada A24 pose dunque fine allo storico isolamento dell’Abruzzo dai territori costieri tirrenici e adriatici, risultando essere il collegamento viario più rapido e breve; fino al suo completamento, le comunicazioni avvenivano principalmente attraverso le Strade Statali Via Tiburtina Valeria, Via Salaria e Via Flaminia.