Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Posted in:

La Spezia: al via i lavori della variante Aurelia – prima parte

I lavori di completamento della variante alla S.S. 1 “Via Aurelia”, Lotto III “stralcio A“, nell’abitato di La Spezia, di accesso all’hub portuale

La Spezia: al via i lavori della variante Aurelia – prima parte

La seconda parte dell’articolo è pubblicata sul fascicolo n° 147 Maggio/Giugno 2021 a pag. 10 e online su https://www.stradeeautostrade.it/strade-e-autostrade/la-spezia-al-via-i-lavori-della-variante-aurelia-seconda-parte/

In questa prima parte, pubblicata sempre sul fascicolo n° 147 Maggio/Giugno 2021 a pag. 10, dopo un’esaustiva introduzione sull’opera, trattiamo le intersezioni, gli svincoli e le opere d’arte (viadotti e gallerie). Nella seconda puntata parleremo delle opere d’arte minori, degli interventi di mitigazione e degli impianti.

I lavori di completamento della variante della S.S. 1 “Via Aurelia” (Lotto III “stralcio A”) si inseriscono nel progetto della viabilità di accesso all’hub portuale di La Spezia come asse portante del sistema stradale dell’area, inserendosi in un ampio contesto territoriale interessato dalla necessità di dover adeguare l’intero Sistema dei Trasporti della Liguria.

La variante, inoltre, si configura come un asse tangenziale, che si sviluppa dalla zona di San Benedetto, posta a Nord-Ovest della città, fino alla zona Stagnoni, posta a Est, ove si collega al raccordo autostradale aggirando l’agglomerato urbano.

Lo sviluppo complessivo, di circa 10 km, è stato diviso in tre lotti. I primi due lotti, che si sviluppano da San Benedetto fino alla zona del Felettino, dove è previsto l’ampliamento dell’ospedale, sono terminati e aperti al traffico. Il progetto definitivo è stato approvato con Delibera CIPE n° 60 del 2 Aprile 2008.

Variante Aurelia
1. Viadotti: Via del Forno – VI03 (asse principale) e rampa A – VI01

Nel tentativo di accelerare il più possibile i tempi di riappalto e completamento dell’opera, ANAS ha stabilito di riaffidare i lavori di che trattasi mediante distinti appalti di completamento e stralcio, suddividendo il lotto in tre parti: A-B e C.

Lo stralcio A completa la tratta urbana della variante, conferendole compiutezza funzionale attraverso il collegamento della stessa con il raccordo autostradale e con la nuova penetrazione al porto commerciale.

Il completamento del primo stralcio funzionale si sviluppa dallo svincolo di Via del Forno allo svincolo di Buonviaggio, lungo 1,8 km, oltre alle rampe degli svincoli di Via del Forno e Buonviaggio.

In questo modo viene allungata la variante Aurelia che si arricchisce così di ben due svincoli e mette inoltre in comunicazione diretta la Val di Vara (inizio Lotto I) e la Val di Magra.

Le attività di progettazione e di costruzione dell’opera sono affidate alla ICI – Italiana Costruzioni SpA che, per conto di ANAS SpA, ha avviato i lavori di costruzione nel mese di Aprile 2021.

Sempre al fine di velocizzare al massimo il riappalto dei lavori, trattandosi di un progetto di completamento di lavori in avanzata fase di realizzazione, ANAS ha stabilito di utilizzare e di approfittare il più possibile dei precedenti livelli di progettazione, dal momento che le opere finora realizzate soprattutto esterne di fatto bloccano e impediscono modifiche di tracciato e geometriche e ogni altra modifica alle opere in costruzione.

In quest’ottica, l’Ufficio di Direzione Lavori ha avuto il compito di assemblare e redigerne il loro completamento.

Variante Aurelia
2. Viadotti: Buonviaggio – VI09 (asse principale) e rampa G – VI06

Il progetto esecutivo di completamento è stato redatto e assemblato dall’Ufficio di Direzione Lavori dell’allora Coordinamento Territoriale Nord Ovest, sede di Genova e attualmente Struttura Territoriale Liguria Area Nuove Opere, ed elaborato sulla scorta dei precedenti livelli di progettazione esecutiva e di variante a cura dell’Esecutore di appalto integrato e dei suoi Professionisti Consulenti incaricati (appalto integrato – C. Lotti & Associati; Infra Engineering, Rocksoil, VIA Ingegneria).

I livelli di progettazione precedenti presi in esame per le opere di completamento sono:

  • progetto esecutivo del 2011;
  • progetto di perizia di variante tecnica n° 112 del 21/01/2016 aggiornata al 28 Ottobre 2016;
  • progetto esecutivo cantierabile: elaborati approvati dalla DL in corso d’opera e/o realizzati parzialmente o completamente. Il progetto delle opere riprogettate e oggetto dell’appalto: la galleria naturale, gli impianti e parte delle opere minori (paratie e muri) è stato redatto dal Direttore Lavori e Progettista, Ing. Francesco Picca (Struttura Territoriale Liguria – NO), con l’assistenza alla progettazione per la progettazione esecutiva della galleria Pellizzarda di Lombardi Ingegneria e di Techproject per gli impianti e alcune opere arte minori.

Per quanto riguarda poi la geologia, si è fatto riferimento ai precedenti livelli di progettazioni e per la riprogettazione della galleria Pellizzarda al Geol. Vincenzo Giarratana.

Il gruppo di progettazione per computi e redazione elaborati è costituito dal DO Geom. Maurizio Bono e dal Geom. Michele Casella. Il progetto di completamento e stralcio è vistato dal RUP, Ing. Fabrizio Cardone.

Il piano di sicurezza è stato elaborato con il supporto tecnico di 3TI Progetti Italia Ingegneria Integrata e firmato dal Coordinatore per la Sicurezza Arch. Stefano Pellegrinelli. 

L’asse principale

Il tracciato dell’asse principale del completamento e stralcio funzionale A del terzo lotto della variante Aurelia ha origine all’imbocco della galleria Castelletti (p.k. 0+047,11 Lotto II) subito dopo la quale si innesta lo svincolo Via del Forno.

  • svincolo del Buonviaggio
    3A aurelia
    3A. Le rampe monodirezionali
  • rampe di svincolo
    3B aurelia
    3B. Le rampe bidirezionali

Il tracciato, dopo aver sovrappassato la valle del torrente Dorgia con il viadotto Via del Forno (L = 120 m), fiancheggia l’Ospedale Civile, aggira il borgo di Felettino piegando a Nord con la galleria naturale Pellizzarda (L= 927,54 m) che fuoriesce in corrispondenza dello svincolo di Buonviaggio, che si sviluppa in parte lungo il viadotto Buonviaggio (L = 250 m), per terminare in corrispondenza del portale d’attacco della galleria naturale Felettino I (p.k. 1+800), comprendendo gli svincoli di Via del Forno e di Buonviaggio e stralciando le ulteriori opere di cui alle successive galleria e svincoli previsti nel progetto esecutivo originario per appalto integrato dell’intero lotto.

Il tracciato dello stralcio in parola presenta i tratti estremi all’aperto dove sono ubicati gli svincoli di Via del Forno e Buonviaggio, uniti tra loro dalla galleria naturale Pellizzarda.

Per la morfologia del territorio, nei tratti all’aperto il progetto prevede – almeno per l’asse della S.S. 1 “Via Aurelia” – lunghi tratti in viadotto limitando i rilevati alle rampe di svincolo e ad alcuni altri brevi tratti. L’andamento altimetrico presenta una livelletta abbastanza alta sul piano campagna. 

Le intersezioni e gli svincoli

Il numero e la tipologia degli svincoli previsti sono stati il risultato di un difficile compromesso tra disposizioni prestazionali minime della Normativa stradale, contesto ambientale, esigenze di minimizzazione degli strappi alla continuità paesaggistica, vincoli d’inserimento e morfologia del territorio esistente. 

Le sezioni tipo delle rampe

Le rampe di svincolo utilizzate per raccordare l’asse principale alla viabilità ordinaria (nei casi degli svincoli di Via del Forno, Buonviaggio) sono così organizzate:

  • rampe monodirezionali: una piattaforma da 6,50 m, composta da una corsia da 4,00 m con banchina in sinistra da 1,00 m e banchina in destra da 1,50 m. Tale dimensione di piattaforma è mantenuta in tutte le situazioni, cioè anche in galleria e su viadotto;
  • rampe bidirezionali: una piattaforma da 9,00 m, composta da due corsie da 4,00 m più due banchine laterali da 0,50 m.

    Variante Aurelia
    4. Lo svincolo di Via del Forno
La geometria delle rampe

I raggi planimetrici minimi adottati non sono scesi sotto ai 35 m. Le livellette, nonostante gli stringenti vincoli morfologici, sono in generale inferiori all’8%.

Nei pochi tratti in cui la pendenza supera tale valore, lo sviluppo della livelletta è molto breve, e quindi accettabile. I raggi dei raccordi verticali rientrano nei limiti di 800 m per quelli convessi e 400 m per quelli concavi. 

Lo svincolo di Via del Forno

Lo svincolo di Via del Forno è ubicato in corrispondenza dell’incisione del torrente Nuova Dorgia. Dal punto di vista funzionale, esso realizza il raccordo della variante con l’Ospedale Civile Est e con i quartieri Favaro/Montepertico/Migliarina.

La sua conformazione topologica prevede la realizzazione di un sistema di rampe a trombetta che si ricollegano al tratto già realizzato del secondo lotto e che dovrà essere completato sino all’intersezione con la Statale del Buonviaggio. Le rampe sono quattro e sono denominate A, B, C e D.

Lo svincolo di Via del Forno è stato oggetto di una significativa modifica progettuale derivante da un confronto tecnico con il Comune di La Spezia. 

Lo svincolo del Buonviaggio

La sua funzione è il collegamento con la S.S. 330 “del Buonviaggio”, al fine di drenare il traffico di ingresso/uscita in città dalla alta Val di Magra.

La sua conformazione topologica, a causa della particolare morfologia dei luoghi, è stata studiata al fine di sviluppare il sistema di rampe all’aperto e non in galleria (per motivi di visibilità e maggiore sicurezza delle manovre) e di non impegnare i principali assi visuali con rampe sfalsate. Con riferimento alla configurazione di progetto dello svincolo, le rampe dello svincolo sono denominate F, G, H, I, L e M.

Variante Aurelia
5. Lo svincolo del Buonviaggio

Il tracciato di Via Buonviaggio non si discosta sostanzialmente dall’esistente, poiché è deviato verso Ovest, sottopassa il viadotto Buonviaggio per poi immettersi sulla sede esistente opportunamente adeguata.

Proseguendo verso Nord, è stata inoltre inserita, richiesta da ANAS su sollecitazione del Comune di La Spezia, una rotatoria compatta a tre bracci, di cui quelli Sud e Nord sono coincidenti con il sedime stradale dell’esistente Via Buonviaggio, che sarà adeguata e ripristinata, mentre il braccio proveniente da Ovest è la rampa F dello svincolo di progetto.

La molteplicità di manovre consentite con tale rotatoria ha inoltre permesso di eliminare il corto cappio di ritorno previsto su Via Buonviaggio nel progetto definitivo. 

Le opere d’arte 

I viadotti

Nell’ambito dell’intervento, sono previste numerose opere d’arte di attraversamento. I viadotti si sviluppano quindi lungo l’asse di tracciamento principale K, sia su assi di tracciamento secondari o rampe di affiancamento all’asse principale.

I viadotti che si sviluppano lungo l’asse di tracciamento principale K dello stralcio in parola sono indicati, con le loro lunghezze, in Figura 6.

  • micropali berlinese
    6 aurelia
    6. La lunghezza dei viadotti dell’asse principale
  • terra armata
    7 aurelia
    7. La lunghezza dei viadotti delle rampe di svincolo
  • calcestruzzo armato precompresso
    8 aurelia
    8. Le tipologie costruttive dei viadotti

I viadotti dello stralcio in parola che si sviluppano al di fuori dell’asse di tracciamento K hanno le lunghezze di cui in Figura 7. Tipologicamente i viadotti sono così raggruppabili:

  • tipologia A: viadotti con impalcato in sistema misto acciaio-calcestruzzo, con soletta in calcestruzzo armato gettato in opera;
  • tipologia C: viadotti con impalcato con travi in calcestruzzo armato precompresso prefabbricato e soletta in calcestruzzo armato gettato in opera.

Nella Figura 8 sono raggruppati i viadotti per tipologia. La sezione tipo standard sui viadotti mantiene la stessa larghezza della piattaforma della sede stradale (10,50 m, con due marciapiedi laterali, esterni alle banchine, larghi 1,25 m.

La sezione ha larghezza maggiore, ovviamente, nei tratti di ingresso/uscita, mentre sulle rampe la larghezza della piattaforma è ridotta a 6,50 m. Le luci e il numero di campate dei viadotti non sono variate rispetto al progetto definitivo.

Tutte le sottostrutture dei viadotti, spalle e pile, sono fondate su fondazioni indirette costituite da pali di diametro D = 1.200 mm o da micropali del diametro di 300 mm armati con tubi in acciaio del diametro di 193,7 mm spessore 10 mm, che si attestano superiormente su plinti di calcestruzzo armato di varia dimensione.

L’impalcato di ciascun viadotto è sismicamente isolato dalle sottostrutture con isolatori elastomerici armati con lamine d’acciaio.

Le sole eccezioni a quanto sopra sono costituite dai due ponti della rampa F-G, con campata della lunghezza di 1 m, e della deviazione della Via del Forno, con campata di 24 m.

I viadotti con impalcato in acciaio-calcestruzzo

Per i viadotti con sistema misto acciaio-calcestruzzo, la struttura principale è costituita da sistemi in acciaio tipo Cor-Ten affiancati, a doppia trave aperta con irrigidimenti trasversali, con le travi longitudinali rese solidali, a mezzo di pioli connettori, alla soletta in c.a. La soletta ha spessore complessivo di 30 cm ed è gettata in opera mediante l’utilizzo di predalles tralicciate autoportanti di 5 cm di spessore.

  • barriere antirumore
    9 aurelia
    9. I viadotti con sistema misto acciaio-calcestruzzo
  • paratia
    10 aurelia
    10. Il ponte con impalcato con travi in calcestruzzo armato precompresso e soletta in calcestruzzo armato

La struttura dell’impalcato iperstatica è continua e priva di giunti di impalcato. Gli unici giunti previsti sono in corrispondenza alle spalle e, per il solo viadotto Buonviaggio, anche su una pila, per tenere in debito conto degli spostamenti derivanti dalle azioni sismiche e, in esercizio, dalle azioni termiche e lente in generale.

Le pile correnti sono costituite da setti pieni verticali di dimensioni contenute, con svasatura trasversale di sommità (da 2,80 m a 4 m).

È stata utilizzata una sezione rettangolare piena, invariata rispetto a quella prevista nel progetto definitivo, con testate molto “stondate” e con dimensioni variabili nei diversi casi, provvista di scuretti verticali che ne alleggeriscono l’immagine; in senso trasversale, il tratto terminale di testa cresce fino alla sommità, per favorire l’alloggiamento degli apparecchi d’appoggio disegnando una sagoma che conferisce snellezza al viadotto nel suo insieme.

I viadotti con impalcato con travi in calcestruzzo armato precompresso prefabbricato e soletta in calcestruzzo armato gettato in opera

Nel progetto di stralcio A e completamento è previsto un unico ponte con impalcato con travi in calcestruzzo armato precompresso e soletta in calcestruzzo armato, a campata singola in semplice appoggio sulle spalle con ponte sulla rampa F+G, luce di 15 m, da sette travi a V con ali larghe inferiori. 

Le gallerie

Il tracciato dell’intero Lotto III si sviluppa per la maggior parte in galleria: infatti, il progetto originario ne prevede cinque lungo l’asse principale e tre in corrispondenza dello svincolo di Melara per uno sviluppo complessivo di circa 3.021 m.

  • hub portuale
    11 aurelia
    11. La tipologia delle gallerie
  • S.S. 1 “Via Aurelia”
    12 aurelia
    12. Lunghezza e caratteristiche della galleria Pellizzarda GN01
Le gallerie naturali
Caratteristiche geometriche e generali

Nella tratta stradale è prevista la galleria naturale Pellizzarda lungo il tracciato principale. Tutte le gallerie naturali dell’asse principale previste nell’intero Lotto III presentano una sezione policentrica con raggio interno in calotta pari 6,18 m, nella quale è alloggiata una piattaforma stradale formata da una corsia per ciascun senso di marcia di larghezza 3,75 m e banchine laterali da 1,50 m, per una larghezza complessiva di 10,50 a cui si aggiunge un marciapiede per lato, rialzato dalla sede stradale, di circa 15 cm.

Le gallerie artificiali

È prevista una galleria artificiale – GA01 rampa B, in corrispondenza della rampa B dello svincolo di Via del Forno per uno sviluppo di 126,00 m.

Per tutte le gallerie del Lotto III è stato impiegato il criterio di mantenimento della sezione stradale e pertanto la piattaforma è stata dimensionata con la medesima larghezza delle sezioni in viadotto e all’aperto.

La galleria in questione è caratterizzata da un impalcato di copertura impostato su strutture verticali profonde costituite da pali di grande diametro.

Tutte le gallerie artificiali del Lotto III sono eseguite con il sistema Cut & Cover effettuando quindi lo scavo al chiuso, eseguendo prima l’impalcato e successivamente scavando dall’interno.

In questa maniera, l’impalcato ha anche funzioni di puntone di sostegno delle pareti laterali in fase di scavo, mentre al termine della fase di scavo può farsi affidamento anche sulla soletta inferiore sulla quale è impostata la piattaforma stradale. 

  • stralcio
    13 aurelia
    13. La sezione della galleria naturale policentrica
  • variante
    14 aurelia
    14. La sezione tipo della galleria Pellizzarda nel tratto di imbocco artificiale

Dati tecnici

  • Stazione Appaltante: ANAS SpA
  • Progetto definitivo: approvato con Delibera CIPE n° 60 del 02/04/2008
  • Progetto esecutivo di completamento e stralcio: approvato con Dispositivo CDG-690893-I del 21/12/2018
  • Progettista: Ing. Francesco Picca
  • Collaudo: Ing. Domenico Petruzzelli (Presidente), Ing. Gioacchino Del Monaco (Membro Commissione) e Ing. Michela Sedda (Membro Commissione)
  • Responsabile Area Nuove Opere e RUP: Ing. Fabrizio Cardone
  • Direzione dei Lavori: Ing. Francesco Picca (Direttore Lavori) e Geom. Michele Casella (Direttore Operativo)
  • Coordinatore per la Sicurezza in fase di progettazione: Arch. Stefano Pellegrinelli
  • Coordinatore per la Sicurezza in esecuzione: Geom. Fabio Costa
  • Responsabile Struttura Territoriale ANAS Liguria: Ing. Barbara di Franco
  • Direzione di Cantiere: Ing. Vincenzo Costantino (Direttore Tecnico) e Ing. Marcello Fattorini (Direttore di Cantiere)
  • Ispettori di Cantiere: Geol. Andrea Lombardo Pontillo, Ing. Elena Abrignani, Geom. Emanuele Contato e Geom. Vincenzo Balistreri
  • Esecutori dei Lavori: ICI Italiana Costruzioni Infrastrutture SpA
  • Importo dei lavori: 40.773.205,58 Euro
  • Durata dei lavori: 750 giorni
  • Data di consegna: 6 Aprile 2021
  • Data di ultimazione: 25 Aprile 2023

La seconda parte dell’articolo è pubblicata sul fascicolo n° 147 Maggio/Giugno 2021 a pag. 10 e online su https://www.stradeeautostrade.it/strade-e-autostrade/la-spezia-al-via-i-lavori-della-variante-aurelia-seconda-parte/

>  Se questo articolo ti è piaciuto, iscriviti alla Newsletter mensile al link http://eepurl.com/dpKhwL  <