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La nuova via della Val d’Ega sulla S.S. 241 – 3° Lotto

L’opera, la cui costruzione è iniziata nel Settembre 2016, costituisce il terzo e ultimo lotto di un complesso organico di ponti e gallerie per il potenziamento e l’ammodernamento della viabilità pubblica di collegamento della zona turistica della Val d’Ega con l’Autostrada del Brennero e la città di Bolzano

La nuova via della Val d’Ega sulla S.S. 241 - 3° Lotto

Percorsa la galleria Contrada 1” il tracciato si sviluppa per un tratto all’aperto di circa 40 m superando l’attuale sede della S.S. 241 e, nuovamente, il torrente Ega con un nuovo ponte (Ponte 4) di 25,21 m di luce per rientrare in galleria (galleria Contrada 2, 256,55 m).

Alla fine della galleria Contrada 2, il tracciato si sviluppa all’aperto per ricongiungersi alla sede della vecchia S.S. 241 in corrispondenza della p.k. 3+610. Da questa progressiva, per una tratta di circa 350 m, il nuovo tracciato ricalca il vecchio, ma con rettifiche e ampliamento di carreggiata prevalentemente a sbalzo verso valle.

Le dotazioni di sicurezza delle due gallerie del 3° Lotto, in considerazione della contiguità con le due lunghe gallerie dei lotti precedenti, sono state progettate considerando l’intera “catena di gallerie”.

Pertanto, dato il volume di traffico (pari a circa 2.900 v/g per direzione di marcia, ripartizione per direzione 50%-50%) e data la lunghezza della “catena di gallerie” (pari a circa 3,5 km), ai sensi dell’art. 60 del D.P.P. n° 28/2006, le dotazioni di sicurezza realizzate sono quelle della classe A.

Tutti gli impianti delle gallerie del 3° Lotto sono comandati da un sistema di supervisione e controllo che si interfaccia con quello delle gallerie dei lotti precedenti: i due sistemi “dialogano” in continuo grazie ad un software che è stato programmato in base a tutte le possibili combinazioni degli scenari di emergenza che potrebbero verificarsi all’interno delle gallerie.

I due ponti (Ponte 3 e Ponte 4) sono a unica campata a struttura mista, costituiti da travi in acciaio Cor-Ten con soletta collaborante in calcestruzzo armato, realizzata mediante posa di lastre prefabbricate autoportanti e getto integrativo in opera.

Il Ponte 4, posto tra le due gallerie, presenta inoltre una copertura costituita da lamiera nervata in acciaio Cor-Ten, a nervature longitudinali, che costituisce la struttura principale portante, irrigidita da traversi con funzione di ripartizione dei carichi. La struttura autoportante, avente luce di 31 m, poggia sui portali delle due gallerie.