La prima parte dell’articolo è online su https://www.stradeeautostrade.it/strade-e-autostrade/la-nuova-via-della-seta-prima-parte/
La Belt and Road Initiative
Gli aspetti trattati nei paragrafi precedenti hanno trovato sintesi nella definizione del progetto One Belt, One Road (OBOR), che è stato tradotto in italiano in “Una Cintura, una Via”.
One Belt, One Road è il nome ufficiale del progetto, tradotto dal cinese. In Occidente, è più conosciuta la nuova definizione BRI, Belt and Road Initiative, che rappresenta l’evoluzione della OBOR, in quanto è stata coniata quando ormai parlare di una sola via era diventato forviante.
I Media occidentali hanno da subito adottato il nome “Nuova Via della Seta” per presentare il progetto al pubblico, riprendendo la descrizione fatta da Xi Jinping. Questa iniziativa ha un’importanza strategica notevole per lo sviluppo economico cinese ed è anche uno strumento di diplomazia volto a creare una situazione di vantaggio comune in tutta la regione.
La definizione di un progetto di queste dimensioni può essere considerata la prima proposta che vede il Paese porsi alla guida di un nuovo sistema a livello internazionale. Il progetto è stato presentato per la prima volta da Xi Jinping nel 2013 in Kazakistan.
Durante una Conferenza tenuta in un’Università della Capitale, il Presidente ha anche ricordato quali siano le radici che un tempo avevano collegato Xi’an al continente europeo.
Per concretizzare gli obiettivi del Paese, lo strumento migliore, secondo la Cina, è appunto quello di realizzare una cintura economica che ripercorra le tracce della Via della Seta, comprendendo quindi anche l’Europa quale terminale occidentale.
Il territorio in questione ha dimensioni vastissime e una popolazione di tre miliardi di persone. A inizio Ottobre, sempre nel 2013, Xi Jinping ha scelto di presentare la seconda parte del progetto durante un intervento al Parlamento indonesiano.