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La nuova Sassari-Olbia: un collegamento strategico e sicuro

I lavori di adeguamento del tracciato stradale di questa tratta, eseguiti da ANAS, nascono dall’esigenza di mettere in sicurezza l’importante collegamento strategico che connette trasversalmente i territori e le infrastrutture portuali/aeroportuali della costa Nord-occidentale sarda (Sassari-Alghero-Portotorres) con quelli della costa Nord-orientale (Olbia)

La nuova Sassari-Olbia: un collegamento strategico e sicuro

Le maggiori opere d’arte sulla Sassari-Olbia

Per quanto riguarda le opere d’arte da realizzarsi nel corso dei lavori di adeguamento della Sassari-Olbia possiamo brevemente illustrare che, a lavori conclusi, saranno realizzati 21 nuovi svincoli che elimineranno le attuali intersezioni a raso e saranno costruite, considerando solo le maggiori, circa 86 nuove opere d’arte tra ponti in cap, ponti a struttura mista acciaio-calcestruzzo, cavalcaferrovia, cavalcavia, sottopassi. Fra le suddette opere, quelle che meritano un interesse particolare sono i ponti, con impalcato in acciaio-calcestruzzo, al km 62+396 e al km 63+901, entrambi ricadenti nel Lotto 7 e già realizzati dall’ATI composta da Oberosler Srl, Movistrade Cogefi Srl e Aleadri SpA. Il progetto esecutivo dei suddetti ponti è stato redatto dalla Società NET Engineering di Monselice (PD), mentre il progetto costruttivo della carpenteria metallica e delle modalità di varo dei viadotti è stato curato dallo Studio Associato di ingegneria Prof. Ing. Giuseppe Matildi e Ing. Vittorio Matildi di Bologna. Gli impalcati metallici sono stati realizzati e forniti dalla Ditta Maeg Costruzioni SpA di Vazzola (TV).

Un viadotto a otto campate da 340 m

Per quanto riguarda il viadotto al km 62+396, esso presenta un impalcato in struttura mista acciaio-calcestruzzo; tutte le parti metalliche sono composte in acciaio Corten (S355 J2 W+N). Lo schema statico è quello di trave continua a otto campate, con luci, in asse appoggi, tutte uguali e pari a 42,50 m e con sviluppo planimetrico curvilineo (di raggio R = 1.920 m e pendenza trasversale pari al 3,56%) della lunghezza complessiva di 340 m. Si sono realizzati due impalcati strutturalmente indipendenti, uno per la carreggiata Nord e l’altro per la carreggiata Sud; la carreggiata Nord ha una larghezza totale di 13,00 m e in esso è collocato il new jersey che separa le due carreggiate, mentre la carreggiata Sud ha una larghezza di 12,33 m. Entrambi gli impalcati sono composti da un sistema di due travi longitudinali metalliche a doppio T dissimmetrico rese solidali e collaboranti, mediante piolatura, con una soletta in c.a. gettata in opera su predalles autoportanti. Le travi hanno altezza costante di 2.200 mm, mentre la soletta ha una altezza complessiva di 30 cm (6 cm predalles + 24 cm di getto integrativo). Le due travi principali sono poste ad interasse di 8,40 m e sono collegate tra loro mediante traversi a doppio T posti ad interasse massimo di 6,50 m; l’unione tra travi principali e traversi è di tipo bullonata. Data la dimensione dell’interasse delle travi, la soletta poggia in mezzeria su una trave rompitratta continua sui traversi.

Superiormente è inserita una controventatura reticolare con funzione di controventamento nella fase di costruzione. Solo i traversi posti in prossimità delle spalle sono collaboranti con la soletta per mezzo di una piolatura; tale collaborazione irrigidisce la soletta in corrispondenza della interruzione strutturale con il paraghiaia, limitando fortemente le deformazioni verticali differenziali fra il paraghiaia e la soletta al transito dei mezzi sul giunto. Le anime delle travi presentano degli irrigidimenti verticali in prossimità degli appoggi. Per esigenze di trasporto, le travi principali sono arrivate a piè d’opera in conci della lunghezza massima di 12,00 m; in cantiere si è poi provveduto ad effettuare le giunzioni realizzate in parte tramite saldatura a piena penetrazione e, in parte, per esigenze di montaggio, con giunti bullonati. Il montaggio dell’impalcato è avvenuto per sollevamento dal basso delle singole travi. I conci sono stati saldati a piè d’opera fino a formare una trave lunga quanto la campata; successivamente tali elementi sono stati portati in quota mediante l’ausilio di autogru; in quota è stato quindi effettuato un collegamento di tipo bullonato.

Le pile sono composte da un fusto a sezione circolare piena, di diametro 2,5 m e altezza variabile tra 7,35 e 20,10 m; il pulvino ha una larghezza di 2,70 m, una lunghezza pari a 10,90 m, con un interasse dei baggioli di 8,40 m ed è rastremato nel senso dell’altezza, da un minimo di 1,05 m ad un massimo di 2,25 m. Le spalle sono costituite da un muro principale di altezza di 10 m (spalla A) e 8,75 m (spalla B), spessore di 2,00 m e larghezza di 25,40 m. Il paraghiaia ha un’altezza di circa 3,00 m e uno spessore di 50 cm. Il muro è irrigidito lateralmente da tre setti ad esso ortogonali di spessore 100 cm (setti laterali) e 120 cm (setto centrale), che fungono anche da elementi di contenimento del terreno del rilevato. I plinti di fondazione delle spalle hanno uno spessore di 2,00 m e dimensioni in pianta di 14,00×26,40 m, mentre i plinti delle pile hanno dimensioni 8,40×9,20×2,20 m. Le fondazioni sono di tipo profondo, su micropali con lunghezze variabili a seconda della stratigrafia del terreno interessata.