Ad aprire l’inaugurazione, il Presidente di BreBeMi, Francesco Bettoni che ha ricordato l’iter del progetto e del suo sviluppo anche con l’ausilio di un video centrato sull’opera e in particolare ha ricostruito la strada percorsa dal giorno della sua ideazione, nel 1996 sino alla realizzazione completa di una infrastruttura che ha avuto un iter lungo nonostante l’ampio e costante consenso dei territori. Fin dalla nascita, infatti il progetto BreBeMi è sempre stato considerato un’opera fondamentale per la nuova viabilità autostradale della Lombardia e del Paese, una risposta al bisogno locale di mobilità nell’area tra Brescia, Bergamo e Milano.
Le peculiarità della nuova autostrada BreBeMi
La dotazione tecnologica è conforme ai più avanzati standard di sicurezza autostradali europei, mentre i numerosi interventi di inserimento ambientale vanno ben oltre le ordinarie misure di mitigazione e compensazione in quanto sono stati pensati anche al fine di valorizzare il patrimonio ambientale e paesaggistico circostante.
BreBeMi sarà in grado di attrarre una parte significativa del traffico di lunga percorrenza (soprattutto quello pesante) che attualmente si concentra sulla A4 ma che soprattutto congestiona la viabilità ordinaria che attraversa i centri abitati della pianura bergamasca, bresciana e dell’Est milanese.
Anche la viabilità che interessa i tre Capoluoghi lombardi trarrà considerevoli benefici, grazie ad una migliore distribuzione dei flussi di traffico in entrata e in uscita lungo diverse direttrici.
Lo studio di traffico redatto per il Progetto Definitivo evidenzia che la nuova autostrada avrà flussi giornalieri di traffico pari a circa 40.000 veicoli all’apertura (2014) e quasi 60.000 veicoli a regime.
Oltre ad unire le tre province, aree con una propria identità culturale ma con simili principi etici e imprenditoriali, BreBeMi determina da un lato un generale miglioramento della qualità della vita degli abitanti delle zone interessate dovuto a una riduzione fino al 60% del traffico pesante sulla viabilità locale, con 6,8 milioni di ore in meno perse in coda e a un’importante riduzione delle emissioni di CO2 nell’aria, dall’altro avrà riflessi positivi per tutta la penisola, favorendo gli scambi economici e le relazioni sociali sull’asse Est/Ovest Europeo a Sud delle Alpi.
Dopo circa dieci anni di studi, progettazioni e procedure autorizzative, ma soprattutto di un ampio, costante e costruttivo confronto con tutte le Istituzioni Locali, regionali e nazionali, il 26 Giugno 2009 il CIPE ha approvato il progetto definitivo e il 22 Luglio 2009, alla presenza delle più alte Autorità Statali, Regionali e Locali è stato inaugurato l’avvio dei lavori.
Il tracciato della A35
Da Brescia l’accesso alla BreBeMi avviene attraverso lo svincolo con la S.P. 19 situato a Ovest di Travagliato, oppure dall’attuale Tangenziale Sud di Brescia (ex S.S. 11) attraverso una bretella di collegamento, oggi a carreggiata singola ma già predisposta per l’ampliamento a doppia carreggiata con due corsie per senso di marcia. Il raccordo ha due svincoli intermedi a più livelli (Travagliato Est/Castegnato e Ospitaletto/Travagliato Ovest) a servizio dei vicini centri urbani.
Dalla S.P. 19 alla barriera di esazione di Chiari Est, la A35 Bre-BeMi è a circolazione libera e collegata alla principale viabilità provinciale mediante due svincoli a rotatoria a livelli sfalsati (con S.P. 16 in comune di Rovato e con la S.P. 62 nei comuni di Rovato/Castrezzato) ed un terzo svincolo con rampe dirette sulla ex S.S. 11 ad Est di Chiari. Superata la barriera di esazione, si prosegue verso Ovest attraversando le province di Brescia, Bergamo e Milano viaggiando su una nuova e moderna autostrada dotata di tutte le più evolute tecnologie a servizio della sicurezza e del comfort di guida. Sei caselli completamente automatizzati (Chiari, Calcio, Romano di Lombardia, Bariano, Caravaggio, Treviglio) permettono all’autostrada di integrarsi con il territorio circostante e con i numerosi centri abitati e le realtà produttive ivi presenti. Lungo l’asse autostradale sono previste quattro aree di servizio (Oglio Nord e Oglio Sud in comune di Chiari e Adda Nord e Adda Sud in comune di Caravaggio), oltre ad un centro di manutenzione ed un centro operativo necessari per la gestione e i servizi all’utenza.
Percorsi circa 49 km si arriva sullo svincolo di interconnessione con la Tangenziale Est Esterna di Milano (TEEM), poco ad Est di Melzo, da dove si prosegue per Milano potendo scegliere tra due distinti percorsi, entrambi ugualmente efficienti: percorrendo in direzione Nord un tratto della A58 fino allo svincolo di Pozzuolo Martesana si può imboccare la nuova S.P. 103 “Cassanese”, riqualificata a due corsie per senso di marcia; oppure scendendo in direzione Sud lungo la Tangenziale fino allo svincolo di Liscate e imboccando la rampa di uscita per Milano, superando la Barriera di esazione di Liscate e il breve raccordo autostradale, ci si può immettere infine sulla S.P. 14 “Rivoltana”, anch’essa riqualificata a due corsie per senso di marcia fino a Milano.
Le interconnessioni con la rete viaria locale
Il nuovo collegamento Brescia-Bergamo-Milano (BreBeMi), realizzato dal Consorzio BBM di Parma costituito dall’Impresa Pizzarotti, Mandataria del progetto, il Consorzio Cooperative Costruzioni-CCC Società Cooperativa di Bologna e Unieco Soc. Cop., è la prima infrastruttura autostradale italiana a essere stata realizzata in Project Financing, ovvero in autofinanziamento, per un costo di 1,611 miliardi di Euro.
L’investimento è finanziato per circa il 79% con prestiti bancari e per circa il 21%con mezzi propri messi a disposizione dai soci. La funzionalità di questa nuova importantissima arteria, lunga 62,1 km, è determinata dall’alto livello di interconnessione del tracciato con la rete viaria locale attraverso ben 15 svincoli (dei quali sei presidiati da caselli), oltre a numerosi e importanti interventi di miglioramento della viabilità provinciale, in buona parte destinati a migliorare le condizioni del traffico in entrata e in uscita da Brescia e da Milano. La dotazione tecnologica è conforme ai più avanzati standard di sicurezza autostradali europei, mentre i numerosi interventi di inserimento ambientale sono stati pensati anche al fine di valorizzare il patrimonio ambientale e paesaggistico circostante.