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Il Western High-Speed Diameter è completato

A San Pietroburgo, in Russia, l’inaugurazione del lotto centrale dell'infrastruttura, prestigiosa anche per le soluzioni tecnologiche adottate che hanno permesso di superare limiti costruttivi sinora mai raggiunti

Considerata la sensibilità delle aree attraversate e la necessità di minimizzare qualsiasi impatto all’ambiente circostante, il metodo utilizzato per il montaggio è stato il varo incrementale, da Nord verso Sud, con una doppia curvatura planimetrica a S da record, inizialmente definito da molti come irrealizzabile. Tale scelta costruttiva ha permesso anche un’ottimizzazione della produzione, considerando che la quasi totalità delle attività di montaggio venivano fatte a piano campagna, in una area di 15.000 m2 attrezzata come un’industria, con 2.500 m2 coperti e tre gru a cavalletto a servizio dell’intera area.

La totalità del ponte è stata di fatto assemblata in meno di un anno. Dal punto di vista tecnico, il montaggio del Double Deck è stata una vera e propria sfida per le dimensioni in gioco e il peso della sovrastruttura, ma anche in termini di geometria; questo perché su una curva verticale l’allineamento non è rettilineo e, pur in presenza di una minima deviazione orizzontale, ciò è più che sufficiente a generare durante le fasi di varo un’eccentricità significativa rispetto alla posizione finale sulla pila.

Proprio per consentire il perfetto posizionamento e compensare le elevate eccentricità temporanee necessarie per ottenere l’allineamento orizzontale finale, si è scelto di prevedere una traiettoria della travatura reticolare durante il varo significativamente più elevata rispetto alla posizione finale dell’impalcato e in più ogni pila disponeva di una grande piattaforma temporanea costruita al di sopra del livello di appoggio finale. I carichi eccentrici sulla piattaforma sono stati trasferiti fino al livello delle fondazioni tramite apposite pile provvisorie e controventature. Le piattaforme sono state attrezzate con speciali rulliere idrauliche sia per la struttura di avambecco che per la struttura di catena (briglia) inferiore della struttura reticolare. Le rulliere idrauliche di varo avevano una capacità di 3.000 t.