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Notiziario PIARC Italia – Settembre/Ottobre 2021

Prosegue la collaborazione con l’Associazione mondiale della strada che propone una rubrica con l’intento di ospitare i contributi dei comitati tecnici e fungere da collegamento con PIARC Internazionale, gli eventi in programma e spazi informativi sulle attività

I sistemi di assistenza automatici alla guida

Auto – Foto in primo piano – photo credit: Mrs. Pandora da Pixabay

Auto digitale, un amico o un pericolo?

È risaputo che la distrazione durante la guida è la causa principale di tutte le casualità che avvengono in auto: infatti, si stima che il 94% di tutti gli “incidenti” abbiano avuto la loro causa nella distrazione del conducente.

Per risolvere a monte questo problema sono intervenuti i sistemi di assistenza automatici alla guida (ADAS) che, insieme al progredire dell’automazione del veicolo, si pongono l’obiettivo di arrivare al veicolo completamente autonomo con il quale il “pericolo” umano sarà completamente rimosso.

I nostri veicoli sono già oggi equipaggiati di una serie di dispositivi che, per funzionare ed essere controllati, necessitano – purtuttavia – di una serie di comandi a cui si deve poter accedere nel corso della nostra guida.

Tali sistemi sono stati fino ad ora equipaggiati a discrezione delle Case automobilistiche per incrementare i punteggi nei “crash test”. Col tempo, ovviamente, i dispositivi in questione sono divenuti via via più evoluti e il loro potenziale contributo nella riduzione dei sinistri ha convinto i Parlamenti di vari Paesi (in primis quelli europei) a fare un passo in avanti per renderli obbligatori.

Ciò che in passato si era già verificato per le cinture di sicurezza e gli airbag (imprescindibili per Legge dal 2002) sta dunque per accadere anche con i nuovi ADAS, la cui obbligatorietà era già stata richiesta a Bruxelles dal 2017.

L’accordo è stato siglato lo scorso anno: a partire dal 2022, quindi, una nuova serie di dispositivi di sicurezza sarà d’obbligo per tutti i modelli di nuova omologazione. Per le auto omologate prima della data in esame, invece, ci sarà il tempo di adeguarsi alle nuove Norme entro il 2024. Obiettivo dichiarato è quello di ridurre il numero degli incidenti stradali e diminuire la gravità dei sinistri che si verificheranno nonostante i dispositivi di sicurezza 1.

Finora, consideravamo il nostro cellulare l’unico dispositivo che potesse essere la causa della nostra distrazione sia per la risposta alle chiamate sia per l’utilizzo di sistemi di messaggistica. Le sanzioni sono pesanti e si rischiano multe fino a 1.294 Euro, con sospensione della patente fino a tre mesi.

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1. Le nostre automobili e i nostri veicoli da qualche anno sono un concentrato di meccanica e tecnologia, di aerodinamica e computer, una sintesi sempre più raffinata tra mezzo di locomozione e mezzo di comunicazione (photo credit: Peter H. da Pixabay)

Tanta tecnologia a bordo

Il quadro strumenti delle auto mostra al guidatore un numero sempre maggiore di informazioni. Il problema esiste e va studiato. Soprattutto perché le nostre automobili e i nostri veicoli da qualche anno sono un concentrato di meccanica e tecnologia, di aerodinamica e computer, una sintesi sempre più raffinata tra mezzo di locomozione e mezzo di comunicazione.

Come far andare d’accordo il volante e lo schermo digitale? Non c’è dubbio che questo problema riguardi tutti gli automobilisti e i conducenti di veicoli, compresi quelli che pilotano moto e pedalano in bicicletta.

Ma il problema della distrazione digitale investe in particolar modo i Driver professionali, i conducenti che con le automobili e i mezzi di locomozione lavorano e vivono e per i quali la tecnologia è e deve essere uno strumento di aiuto alla guida e non una forma e fonte di distrazione o di rischio 2.

Oggi, i sistemi elettronici di assistenza alla guida e controllo dell’abitacolo, insieme ai sistemi di navigazione, hanno moltiplicato le fonti di distrazione. I cruscotti delle auto – e non solo – dispongono di display sempre più ricchi di sensori, pulsanti e segnali di avviso che si sommano ai classici comandi dell’autoradio. Vediamo sempre più cruscotti che assomigliano a plance di un areo di linea con luci lampeggianti e colori che vogliono attirare la nostra attenzione.

Ogni dispositivo richiede una nostra interazione sia visiva sia manuale per cambiare la temperatura dell’abitacolo, il volume della musica, cambiare la traccia musicale o attivare il bluetooth per rispondere alla chiamata in arrivo.

Tutte queste manovre, attive o passive, distolgono inevitabilmente la nostra attenzione dalla guida che, fino a che non disporremo del veicolo autonomo a livello 5, richiederà sempre la nostra presenza.

Le reazioni internazionali

Già alla fine del 2016, l’Ente Federale USA che si occupa di occupa di sicurezza stradale, la NHTSA, aveva pubblicato due Piani destinati ai produttori di auto: il primo per ridurre al minimo l’impatto sull’attenzione del guidatore nei sistemi integrati delle vetture e un secondo destinato ai conducenti, con le Linee Guida per combattere la distrazione al volante.

In Italia ci stiamo pensando. È ovvio che un primo spettro di attenzioni e di iniziative di miglioramento dovrà riguardare il cruscotto digitale con il navigatore e la plancia dell’infotainment. Ma parallelamente, come indicava lo stesso Ente americano, bisognerà spostare l’attenzione sullo smartphone e cioè sulle ipotetiche e potenziali modalità per rendere innocua o compatibile con la guida la sua parziale utilizzazione.

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2. Molti conducenti non pensano nemmeno al potenziale di rischio che comporta prendere in mano un cellulare e spedire un messaggio di WhatsApp (photo credit: Vladyslav Topyekha da Pixabay)

La recente sentenza del Tribunale di Karlsruhe, in Germania, sul divieto dell’uso di comandi touch sui display di infotainment, ha fatto balzare alla ribalta il problema della distrazione al volante che è, secondo tutti gli esperti, una delle prime cause di incidenti mortali.

Non si tratta solo di disincentivare l’uso del telefonino ma di esaminare, e valutare nella loro pericolosità, altri comportamenti (come appunto la gestione di funzioni non secondarie attraverso i menù del touchscreen) che distolgono lo sguardo dalla strada e spesso obbligano a muovere il corpo verso il centro della plancia 3.

Il Tribunale regionale di Karlsruhe ha sospeso la patente per un mese a una persona che aveva avuto un incidente con una Tesla Model 3, uscendo fuori di strada e andando a impattare su alcuni alberi mentre cercava di regolare il tergicristallo sul display touch dell’auto.

Secondo i Giudici, lo schermo touch installato a bordo della Model 3 deve essere considerato un dispositivo elettronico, nonostante sia integrato all’interno dell’auto; pertanto, l’utilizzo che ne è stato fatto viola le Leggi tedesche. Secondo le Normative, infatti, la fruizione di tali dispositivi è consentita solamente in precise condizioni e a patto che non si vadano a creare rischi di sicurezza. In breve, l’utilizzo di un dispositivo elettronico non deve distrarre mentre si guida.

Nel caso della Model 3, il tergicristallo si può azionare utilizzando un comando presente nell’astina dietro al volante. Tuttavia, per variarne l’intensità è necessario interagire sullo schermo touch e per i Giudici i passaggi richiesti per l’operazione possono portare a distrarsi mentre si guida.

Ovviamente, l’imputato ha tentato di difendersi affermando che lo schermo deve, invece, essere considerato come un “pannello di sicurezza” dal momento che mostra informazioni importanti come la velocità di marcia. Il Tribunale tedesco, però, ha respinto questa giustificazione in quanto un veloce sguardo non basta per gestire tutte le opzioni del tergicristallo.

La sentenza, come detto, è destinata a far discutere e va a riaprire il dibattito sulla tendenza attuale che vede i Costruttori spostare la gestione delle funzioni dell’auto sempre più all’interno dell’infotainment.

Una scelta che, però, rischia di complicare la fruizione di alcune funzionalità di bordo dell’auto. La decisione del Tribunale potrebbe quindi spingere le Aziende automobilistiche a fare scelte differenti per il futuro, magari accelerando anche la diffusione dei sistemi basati sui comandi vocali che potrebbero risolvere i problemi di sicurezza.

Il quadro strumenti delle auto
3. Il quadro strumenti delle auto mostra al guidatore un numero sempre maggiore di informazioni

In Italia il tema è già stato affrontato da un’interessante mini riforma del Codice della Strada che attende di essere discussa e votata alla Camera dei deputati. Tale riforma introduce nel dettaglio lo specifico “divieto di uso di smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino, anche solo temporaneamente, l’allontanamento delle mani dal volante”.

Display Touch in auto: l’indagine e il simulatore 4

L’indagine sui display touch in auto è stata commissionata da IAM RoadSmart per TRL (The Future of Transport) con il sostegno della FIA al fine di comprendere l’impatto dei touchscreen sulla sicurezza di guida. I partecipanti (46 persone di età media di 45 e 37 anni in base alle prove) hanno guidato per 15 minuti al simulatore.

Durante le prove sono stati valutati i tempi di reazione a un imprevisto mentre svolgevano precise istruzioni tramite display touch in auto. Il percorso di prova prevedeva una simulazione di guida extraurbana e autostradale, con velocità da 64 a 112 km/ora.

L’elemento imprevisto era simulato con una barra rossa sul monitor: appena i partecipanti si accorgevano dell’imprevisto, dovevano tirare la leva destra dietro il volante. Il tempo di risposta utile è stato stabilito in 10 secondi oltre i quali corrispondeva a un evento mancato: quindi un possibile pedone investito o un incidente stradale.

Tempi di reazione al volante e display touch in auto

Normalmente il tempo di reazione medio di un conducente concentrato alla guida è di circa 1 secondo. Nell’indagine sui display touch in auto però emerge che la sicurezza di guida peggiora anche più di quanto accadrebbe per l’uso di alcol o droga.

L’uso del Touch in auto (sia con Android auto che con Car Play) è di gran lunga più pericoloso poiché i tempi di reazione peggiorano di oltre la metà. Questo però non vuol dire che da oggi chi scrive messaggi, assume alcol o droghe può sentirsi più sicuro al volante.

Quanto sono più pericolosi i display touch in auto

Per gli Studiosi il rischio maggiore legato all’utilizzo di un display touch in auto deriva anche dal fatto che i conducenti sottovalutano il tempo in cui sono distratti ad utilizzare l’infotainment.

In media le risposte hanno sottostimato di 5 secondi il tempo impiegato ad usare il display. Tale utilizzo ha fatto emergere anche altre criticità. I conducenti si spostavano di 0,5 m dalla carreggiata durante la navigazione con Android Auto o CarPlay. La selezione della musica durante lo studio ha rallentato i tempi di reazioni più della scrittura di messaggi.

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4. Per risolvere a monte il problema degli incidenti intervengono i sistemi di assistenza automatici alla guida (ADAS) che, insieme al progredire dell’automazione del veicolo, si pongono l’obiettivo di arrivare al veicolo completamente autonomo con il quale il “pericolo” umano sarà completamente rimosso (photo credit: Melk Hagelslag da Pixabay)

In media i display touch distraggono ben oltre i tempi limite definiti dall’NHTSA Driver Distraction Guidelines for InVehicle Electronic Devices: 2 secondi ogni distrazione, non oltre 12 secondi in totale.

Questo risultato rimette in discussione la pericolosità di selezionare musica tramite il display, cosa che farebbe la maggior parte dei guidatori, anche i più attenti. Probabilmente gran parte di queste criticità si risolverebbero semplicemente usando i comandi al volante abbinati al display del quadro strumenti.

Le soluzioni

Lo sviluppo del cruscotto auto in Hyundai in favore dell’innovazione e della sicurezza è articolato in quattro step a partire dal 2015, quando si iniziò a lavorare sulla riduzione dei troppi pulsanti e comandi presenti sui volanti, introducendo due touch panel più intuitivi.

Nel 2016 sono stati eliminati tutti i tasti meccanici, sostituiti dai due touchpad in virtù della maggiore ergonomia e di una flessibilità incrementata. Nel 2017 si è iniziato a lavorare sul cruscotto, con l’introduzione di due touchpad personalizzabili in luogo dei precedenti display.

Per finire, nel 2018 Hyundai ha lavorato sul perfezionamento dei display touch con feedback tattile integrandoli nel volante e introducendoli poi a bordo della Hyundai i30. Rispetto ai precedenti prototipi, sulla versione definitiva il volante è dotato di due display di maggiori dimensioni – personalizzabili secondo le preferenze dell’utente – e di due moduli attuatori con feedback aptico (reagiscono vibrando), che ottimizzano l’esperienza di utilizzo.

Inoltre, Hyundai ha reso ancora più avanzato il display centrale con i moduli tattili di nuova generazione e implementato l’interazione tra il volante, il display centrale e il cluster multistrato.

Hyundai sta studiando un virtual cockpit con feedback tattile, touch screen nel volante ed effetto 3D. Secondo uno studio, il cruscotto digitale riduce al minimo il livello di distrazione del guidatore.

La distrazione alla guida è causa di incidenti
5. È risaputo che la distrazione durante la guida è la causa principale di tutte le casualità che avvengono in auto (photo credit: PublicDomainPictures da Pixabay)

Le attività di sviluppo si concentrano sul comando intuitivo di tutte le funzioni fondamentali. I touch screen con feedback tattile – quindi percettibile – nel volante e nella consolle centrale aumenteranno la facilità di utilizzo per il guidatore. Così Hyundai riduce notevolmente il numero di pulsanti, manopole e interruttori scorrevoli.

Inoltre, gli sviluppatori hanno fatto del quadro strumenti un display multi-strato che consente una visualizzazione tridimensionale.

Mentre quelli tradizionali mostrano le informazioni su un solo livello, i display multi-strato ne incorpora due, sovrapposti a 6 mm l’uno dall’altro. Proprio questa distanza consente di realizzare un effetto 3D visualizzando una parte della schermata in primo piano e un’altra parte in posizione più arretrata.

Personalizzazione del touch screen nel volante

Cambiano anche le informazioni sui display integrati nel volante, che variano a seconda del livello del menu riportato sul quadro strumenti combinato e dalla situazione di guida. Inoltre, il conducente può modificare in base alle proprie esigenze sia il layout sia la combinazione di tasti visualizzati sul volante, come se fosse uno smartphone.

Le possibilità di blocco offerte dalle app

Le Autorità americane avevano chiesto ai Produttori di telefonini e agli sviluppatori di app di introdurre funzioni che permettessero di disabilitare temporaneamente determinate funzionalità durante la guida e ridurre al minimo i tempi in cui gli occhi del guidatore non sono concentrati sulla strada.

Ad esempio, trasformare i messaggi visivi in segnali sonori. Oppure tradurre in “relation voice” ciò che si digita. Anche negli Stati Uniti già due anni fa si era stimato che più del 10% degli incidenti era collegato all’uso improprio del cellulare in auto.

Tra i vari schemi suggeriti c’è anche quello di coniugare automaticamente personal device all’infotainment dell’autovettura consentendo una decodifica, magari più scomoda ma più sicura, degli eventuali messaggi. Da noi c’è tanto da fare.

I personal device all’infotainment
6. Tra i vari schemi suggeriti c’è anche quello di coniugare automaticamente personal device all’infotainment dell’autovettura consentendo una decodifica, magari più scomoda ma più sicura, degli eventuali messaggi (photo credit: Free-Photos da Pixabay)

Molti conducenti non pensano nemmeno al potenziale di rischio che comporta prendere in mano un cellulare e spedire un messaggio di WhatsApp o addirittura allegare e inviare una foto: istanti e secondi preziosi che ad una certa velocità occupano lo spazio di centinaia e centinaia di metri di strada, sui quali può capitare di tutto, dalla brusca frenata alla sbandata.

In conclusione, la tecnologia non è né amica né ostile. È il modo in cui viene utilizzata che è importante e che determina il suo grado di pericolosità. Di nuovo, rimarchiamo che è l’essere umano la chiave di tutti gli approcci alla sicurezza stradale. 

Ulteriori informazioni sulle attività dell’Associazione possono essere richieste a l.annese63@piarc-italia.it.

Note

1 https://www.ilgiornale.it/news/economia/adas-i-sistemi-sicurezzaguida-obbligatori-2022-1906807.html.

2 https://www.autoaziendalimagazine.it/archivio_news/la-distrazionee-digitale-ma-il-rischio-e-reale/.

3 https://www.hdmotori.it/tesla/articoli/n524669/tesla-model-3-incidente-germania-schermo-touch/.

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