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Apre il tratto Montebelluna-Spresiano

La Superstrada Pedemontana Veneta prosegue la sua corsa con l’apertura al traffico della quinta “tratta funzionale”

Il tratto Montebelluna-Spresiano

L’inaugurazione del quinto stralcio della Pedemontana tra Spresiano-Villorba e Montebelluna ha rappresentato un ulteriore tassello verso la conclusione dell’opera, che oggi è compiuta per l’85%.

Ora resta da ultimare l’allaccio con la A27 (dalla p.k. 88+328 alla p.k. 89+800) e la tratta Malo-Montecchio Maggiore Sud (dalla p.k. 18+914 alla p.k. – 3+402). L’intero tracciato sarà percorribile entro Dicembre 2022.

“Si tratta di un’infrastruttura che vedrà non solo significativi risvolti sulla viabilità e sui volumi di traffico, ma che avrà anche un rilevante impatto economico.

Secondo uno studio ufficiale, la Pedemontana Veneta farà aumentare il Pil del Veneto, già cresciuto durante i cantieri di 1,7 punti su un valore di 180 miliardi: a regime, la crescita sarà di altri 1,5 punti, con un aumento di 2,7 miliardi annui di flussi economici a vantaggio del territorio” – ha confermato, per l’occasione, la Vicepresidente Elisa De Berti (si veda “Strade & Autostrade” n° 145 Gennaio/Febbraio 2021 a pag. 186 con https://www.stradeeautostrade.it/incontri-e-interviste/elisa-de-berti-la-donna-che-integra-la-viabilita-veneta/).

La tratta funzionale della Superstrada Pedemontana Veneta (SPV), aperta al traffico lo scorso 8 Luglio, si snoda per 14 km tra il casello di Montebelluna (p.k. 74+150/75+500) e il casello di Spresiano-Villorba (km 88+325), attraversando i comuni di Montebelluna, Volpago del Montello, Povegliano, Giavera del Montello e Spresiano. 

L’inaugurazione della Montebelluna-Spresiano
1. Un momento dell’inaugurazione con, al centro, i rappresentanti di Regione del Veneto: il Presidente Luca Zaia e, alla sua destra, Elisa De Berti, Vicepresidente e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti

L’inquadramento generale

La Pedemontana Veneta, che collega tra loro le Autostrade A4, A31 e A27, è la porta di accesso ad una delle maggiori zone produttive d’Italia, che si trova nelle province di Treviso e Vicenza e intercetta importanti assi viari nonché mercati di approvvigionamento sia di materie prime sia di prodotti finiti.

Contemporaneamente, è un’opera strategica per la potenziale capacità di sgravare la viabilità locale dal traffico pesante generando, in previsione, una minore quantità di emissioni inquinanti.

È un’opera realizzata in concessione il cui costo complessivo ammonta a 2,258 miliardi di Euro.

La Pedemontana Veneta si sviluppa per 94 km a cui si sommano 68 km di viabilità complementare, per un totale di 162 km. Lungo il tracciato si trovano 14 caselli, in media uno ogni 6,75 km di percorso. Il tempo medio di percorrenza è di 50 minuti.

Il contratto sottoscritto tra Concedente e Concessionario prevede la possibilità di aprire al traffico, prima della completata realizzazione dell’intera infrastruttura, alcune tratte chiamate “tratte funzionali”.

Le tratte funzionali in esercizio sono cinque:

  • Malo-A31 della lunghezza di 8 km;
  • A31-Breganze della lunghezza di 7 km;
  • Breganze-Bassano Ovest della lunghezza di 16 km;
  • Bassano Ovest Montebelluna della lunghezza di 35 km;
  • Montebelluna-Spresiano-Villorba della lunghezza di 14 km.

Ad oggi Pedemontana si può percorrere da Malo (VI) a Spresiano (TV) cioè per 80 km su 94, pari all’85% del tracciato. I caselli in esercizio sono 12 su 14. 

La barriera di Spresiano
2. La barriera di Spresiano

La tratta Montebelluna-Spresiano-Villorba 

Lo sviluppo del tracciato

La tratta Montebelluna-Spresiano-Villorba si sviluppa, come detto, per 14 km, il 78% dei quali in trincea. I caselli di pertinenza alla tratta sono Montebelluna, Povegliano e Spresiano Villorba.

Il tracciato parte dallo svincolo di Montebelluna; è uno svincolo a “doppio cappio”: il tracciato principale si trova in trincea mentre la rotatoria di svincolo si trova in posizione baricentrica, superficiale a raso. Sulla rotatoria, oltre alle quattro rampe di ingresso/uscita della Pedemontana, nel tratto compreso tra l’abitato di Signoressa e Montebelluna, converge la S.R. 348.

Lo svincolo di Povegliano è di tipo a “diamante”; si sviluppa su una rotatoria situata in una galleria artificiale lunga 105 m, alla quale confluiscono le piste della SPV e il collegamento con la S.P. 90 di Bolè. Lo svincolo di Povegliano rappresenta un nodo viabilistico importante in cui confluisce la viabilità ordinaria di collegamento agli abitati di Giavera del Montello e Arcade.

La tratta chiude il percorso allo svincolo Spresiano-Villorba. La conformazione geometrica è “a diamante” in direzione A31/Spresiano-Spresiano/A31 e a “cappio” per le altre direzioni.

Anche in questo caso, le rampe dello svincolo in entrata e uscita oltre alla viabilità ordinaria di collegamento a Spresiano e Villorba confluiscono su una rotatoria.

Il tracciato si sviluppa parte in trincea e parte in rilevato. Nei tratti in rilevato la continuità della viabilità ordinaria è garantita con la costruzione di sottopassi mentre nei tratti in trincea è garantita a mezzo di cavalcavia. 

La sezione tipo
3. La sezione tipo (soluzione base a 2+2 corsie di marcia)

Descrizione dell’opera

Il tracciato è caratterizzato da una piattaforma stradale (Figura 3 sopra) così composta:

  • 2 + 2 corsie di marcia della larghezza di 3,75 m;
  • spartitraffico centrale della larghezza di 3,00 m;
  • banchina sinistra della larghezza di 0,75 m;
  • banchina destra (corsia di sicurezza) della larghezza di 3,00 m.

Lungo il percorso sono state installati 5.700 m di barriere antirumore. Nello specifico, considerando i risultati delle analisi condotte a livello progettuale – oltre alla necessità di garantire performance in termini di fonoisolamento e fonoassorbimento -, la maggior parte delle barriere (3.400 m), sono state realizzate in calcestruzzo cellulare (Figura 4 sotto).

Invece, in prossimità delle zone di rilevante interesse paesaggistico, allo scopo di favorire l’integrazione dell’opera con il territorio, sono state installate barriere in vetro e acciaio Cor-Ten (2.300 m).

Per quanto riguarda le opere paesaggistiche e le mitigazioni vegetali in particolare, lungo il tracciato sono stati messi a dimora 20.000 elementi vegetali facendo ricorso per lo più a specie autoctone o comunque ormai facenti parte del patrimonio florovivaistico dell’alta pianura veneta come Acer campestre, Carpinus betulus, Fraxinus spp., Quercus robur, Cornus spp., Crataegus monigyna.

Le barriere acustiche
4. Le barriere acustiche in calcestruzzo cellulare

Le principali opere d’arte caratterizzanti la tratta sono:

  • galleria Colombere della lunghezza di 295 m;
  • galleria Spresiano della lunghezza di 290 m (Figura 5 sotto);
  • galleria Villa Fanna della lunghezza di 250 m;
  • galleria Lavaio della lunghezza di 185 m.

Si tratta di gallerie artificiali, la cui presenza è uno degli elementi caratterizzanti il tracciato e l’intera Pedemontana Veneta.

Questa scelta progettuale mira a ridurre l’impatto della infrastruttura considerando che il tracciato si snoda lungo un territorio fortemente antropizzato ed in taluni punti ad alto valore paesaggistico con la presenza di beni sottoposti a vincolo come “Villa Agostini” e “Villa Fanna”.

Le gallerie, costruite a doppia canna, hanno una piattaforma stradale di larghezza pari a 11,25 m. La sezione è così costituita:

  • corsia di marcia della larghezza di 3,75 m;
  • corsia di sorpasso della larghezza di 3,75 m;
  • corsia di emergenza della larghezza di 3,00 m;
  • banchina sinistra della larghezza di 0,75 m.
La galleria Spresiano
5. La galleria Spresiano

Per la costruzione delle gallerie Colombere, Villa Fanna e Lavaio – realizzate in tratti in cui la falda non è superficiale -, si è scelto di eseguire lo scavo a cielo aperto realizzando una sezione a telaio (Figura 6 sotto).

I tre piedritti della galleria, costruiti con doppia lastra prefabbricata, sono fondati su una platea di fondazione che si sviluppa per tutta la larghezza della galleria. Gli orizzontamenti sono eseguiti con travi prefabbricate precompresse e poste in opera completamente accostate, realizzando una superficie di intradosso piana e continua.

Per la costruzione della galleria Spresiano, realizzata in un tratto dove non è stato possibile realizzare uno scavo libero, i piedritti laterali sono stati eseguiti con diaframmi.

Tutte le gallerie sono dotate di illuminazione permanente a tecnologia LED, disposta in ambedue le corsie con armature in corpo di alluminio estruso, suddivise in due circuiti alternati, alimentati da una sezione normale e una di emergenza.

L’emissione luminosa è gestita da un regolatore con centralina ad onde convogliate. Questa scelta deriva dalla necessità di razionalizzare i consumi energetici e di efficientare i processi di manutenzione e gestione.

Da un punto di vista della sicurezza, inoltre, l’uso della tecnologia a LED garantisce l’indirizzo del fascio luminoso con precisione, definendo nel dettaglio le zone da illuminare e riducendo la dispersione luminosa. Di conseguenza, l’autista del mezzo può distinguere con maggiore definizione le sagome degli altri veicoli o l’eventuale presenza di ostacoli.

Il territorio attraversato dal tracciato è ricco di canali e corsi d’acqua. Per questo motivo, per garantire una corretta gestione delle acque superficiali in corrispondenza degli attraversamenti con la Pedemontana Veneta, nei tratti in trincea, sono stati realizzati dei ponti canali (Figura 7 sotto).

I canali sono costruiti in calcestruzzo armato con sezione variabile (5×2 m – 2×1 m). La sezione dei ponti canale è costituita da una struttura bitrave metallica a via inferiore. Per assicurare le operazioni di ispezione e le opere di manutenzione è stata realizzata una passarella pedonale. Ai lati è stata messa in opera una rete di protezione alta 2 m. 

La sezione della galleria artificiale
6. La sezione della galleria artificiale

La sicurezza

Le misure di sicurezza adottate prevedono:

  • piazzole di sosta di emergenza ogni 600 m circa, con un’interdistanza inferiore a 1.000 m;
  • illuminazione svincoli;
  • colonnine SOS;
  • pannelli a messaggio variabile;
  • servizio di assistenza alla viabilità;
  • pavimentazione drenante;
  • impianti automatici antincendio e di ventilazione in galleria;
  • by-pass e vie di fuga in galleria.

Inoltre, è stato installato un moderno sistema di videosorveglianza: si tratta di un sistema integrato tra telecamere e nodi di trasmissioni che permette un controllo centralizzato (presso il C.O.C. – Centro Operativo di Controllo) in tempo reale.

La gestione in tempo reale degli “alert” e delle immagini è garantita dall’adozione di un’architettura di sicurezza che, in base al principio di “ridondanza” tipico dei network digitali, trasmette i dati anche se una telecamera si guasta. In tale modo, si assicura che giunga alla sala controllo un flusso continuo di immagini che, a garanzia della privacy, sono criptate.

Le telecamere ad alta risoluzione e a colori sono di tipo:

  • fisse;
  • A.I.D. (Automatic Incident Detection), in grado di rilevare automaticamente veicoli fermi, veicoli contromano, pedoni sulla carreggiata;
  • BRD brandeggiabili, dotate di sistemi di orientamento lungo l’asse verticale ed orizzontale.

Inoltre, per proteggerle dagli agenti atmosferici, sono montate in alloggiamenti in lega di acciaio ad alta resistenza e possono essere impostate/regolate da remoto in base alle condizioni ambientali (per esempio, presenza di nebbia).

Sono inoltre posizionate in modo da avere ampia copertura della sede stradale e in particolare:

  • su tutti i portali dei PMV (Pannelli a Messaggio Variabile), con una telecamera per ogni direzione di marcia montata su pali alti 15-18 m;
  • sugli svincoli, montate su pali ad altezza variabile in funzione dell’area da controllare;
  • sui piazzali di ingresso dei caselli;
  • nelle gallerie.
Un ponte canale
7. Un ponte canale

L’esecuzione dei lavori

I lavori sono stati eseguiti, nell’ambito della concessione in essere, dal Consorzio Stabile SIS Scpa. Il costo della tratta ammonta a 145.000.000 di Euro ad esclusione degli oneri per indennità di esproprio e lavori di gestione interferenze. 

Dati tecnici

  • Concedente: Regione del Veneto
  • Concessionario: Superstrada Pedemontana Veneta SpA
  • Contraente generale: Consorzio Stabile SIS Scpa
  • Commissario Autorità Vigilante SPV: Avv. Marco Corsini
  • RUP: Ing. Elisabetta Pellegrini
  • Struttura monitoraggio e controllo: Area Infrastrutture, Trasporti, Lavori Pubblici e Demanio di Regione del Veneto
  • Direttore dei Lavori: Ing. Elena Maria Repetto
  • Coordinatore della Sicurezza per esecuzione dei lavori: Ing. Massimiliano Buzzi
  • Direttore tecnico: Geom. Saverio Vita

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