I sistemi di ritenuta stradale sono uno dei componenti fondamentali della viabilità e giocano un ruolo fondamentale nell’ottenimento di un livello di sicurezza stradale adeguato. Il loro scopo è quello di contenere i veicoli in caso di fuoriuscita e limitare le conseguenze sugli occupanti in caso d’urto. L’utilizzo sulla strada è tutt’altro che banale in quanto rappresentano anch’essi un ostacolo ed è quindi necessario installarli con perizia e solo dove necessario.
Lo studio dei sistemi di ritenuta stradali nasce negli anni Trenta in America con le prime attività di progettazione di barriere di sicurezza a cavi; utilizza i concetti della sicurezza passiva che, in generale, sviluppa soluzioni ingegneristiche con lo scopo di ridurre le lesioni degli occupanti di un veicolo in caso di urto. La sicurezza passiva è basata su analisi statistiche che servono a identificare le condizioni d’urto ritenute sopravvivibili e su cui bisogna operare.
È infatti fondamentale comprendere che è impossibile garantire, per qualunque sistema di riduzione delle lesioni si consideri, la mancanza assoluta di rischi. Si genera sempre una riduzione del rischio, mai un’eliminazione.
I sistemi di ritenuta stradale
I sistemi di ritenuta stradale vengono normalmente suddivisi in diverse tipologie di seguito elencate.
Le barriere di sicurezza
Sono sistemi di contenimento longitudinali installati per separare carreggiate opposte o a bordo strada e limitare le conseguenze in caso di fuoriuscita del veicolo. Devono contenere e ridirigere tutti i veicoli statisticamente significativi circolanti su quel tratto di strada, inclusi veicoli pesanti. Assorbono la parte di energia cinetica associata alla componente di velocità perpendicolare alla barriera non arrestando il veicolo ma reindirizzandolo in carreggiata nella maniera più controllata possibile. Non devono essere aggressive nei confronti dei veicoli leggeri.