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Cosa imparare dalle cifre sulla sicurezza stradale

La Commissione Europea ha pubblicato le statistiche 2015 sulla sicurezza stradale

Cosa imparare dalle cifre sulla sicurezza stradale

Le azioni della Commissione Europea

I trattati europei indicano negli Stati membri i principali attori della sicurezza stradale, in quanto questo argomento ricade sotto il principio di sussidiarietà (le decisioni vanno prese al livello più vicino al cittadino). Gli Stati membri devono quindi attivarsi per migliorare la sicurezza delle infrastrutture e dei veicoli, il rispetto del codice della strada e l’educazione stradale dei cittadini. La Commissione, dal canto suo, grazie a Direttive e Raccomandazioni, ha favorito la creazione di un quadro generale per permettere il miglioramento della sicurezza stradale, ad esempio adottando Norme minime comuni per la sicurezza della rete transeuropea dei trasporti o per il trasporto di merci pericolose. Fra le iniziative più recenti adottate dalla Commissione si possono citare la Direttiva relativa all’applicazione transfrontaliera della Legislazione, per contrastare contro le infrazioni commesse in un Paese estero, l’adozione del sistema “eCall”, che chiama automaticamente i soccorsi in caso d’incidente (in applicazione dal 2018 e che potrebbe salvare un 5% di vite in più) e le nuove disposizioni legislative per il controllo tecnico dei veicoli.Alcune iniziative sono in corso di discussione o in progetto.

La Legislazione in vigore è oggetto di continue revisioni, grazie a Comitati di Esperti in collaborazione con le varie Autorità (Locali, Nazionali) e gli attori della società civile (Associazioni d’Imprenditori, Sindacati, Organizzazioni non governative, Istituti di Ricerca, Università, ecc.); attualmente sono in corso di riesame le Normative sulla sicurezza delle infrastrutture stradali (maggior protezione degli utenti deboli e sviluppo delle tecnologie di trasporto intelligente) e sulla formazione professionale degli autisti professionisti (eliminazione delle incoerenze fra norme europee e nazionali, eventuali standard comuni per gli esami di guida). La Commissione ha inoltre l’ambizione di mettere la sicurezza come “paletto” nelle discussioni su tutte le tecnologie innovative nel settore trasporti. Prevede quindi di elaborare, entro fine 2016, un piano operativo per il dispiegamento dei sistemi di trasporto intelligenti che permetteranno una comunicazione veicolo/infrastruttura e veicolo/veicolo. Un’altra importante iniziativa della Commissione, denominata GEAR 2030, si occuperà della sicurezza dei veicoli senza conducente.

Il progetto di ricerca SafetyCube, finanziato grazie al programma europeo Horizon 2020, si prefigge di selezionare e mettere in opera misure destinate a ridurre il numero di vittime della strada. Il progetto prevede un’analisi completa dei rischi d’incidente e fornirà le linee direttive comuni per la registrazione degli incidenti, delle vittime e dei feriti. Infine, la Commissione sostiene attivamente gli Stati membri e gli altri attori del settore in tutte le loro azioni atte a migliorare la sicurezza stradale e raggiungere così l’obiettivo prefissato. Si tratta di attività di scambio di dati e buone prassi, organizzazione di gruppi di studio ad alto livello e iniziative in favore della sicurezza stradale. Ad esempio, la Commissione ha creato e gestisce la “Carta europea della sicurezza stradale”, già firmata da più di 2.800 membri, che incoraggia Organismi pubblici e privati a impegnarsi volontariamente in materia di sicurezza stradale.

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