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Controllo e verifica in realtà virtuale di progetti per la sicurezza stradale – prima parte

Il caso di Via Pistoiese a Firenze: nonostante il calo delle vittime sulla strada dal 2004 ad oggi, l’incidenza dei sinistri mortali nelle aree urbane in Europa è leggermente aumentata

Controllo e verifica in realtà virtuale di progetti per la sicurezza stradale – prima parte

Il progetto di adeguamento di Via Pistoiese a Firenze

La situazione attuale e i fattori di rischio

Via Pistoiese è un’arteria urbana di quartiere con funzioni di penetrazione verso la città di Firenze. Si sviluppa dall’intersezione con Via Baracca fino alla rotatoria in prossimità del sovrappasso dell’Autostrada A1; collocata all’interno del centro abitato di Firenze in un tessuto urbano consolidato e urbanizzato ormai da tempo, svolge anche un’importante funzione secondaria di accesso alle aree urbanizzate, residenziali e commerciali, che si sviluppano in adiacenza a destra e a sinistra del tracciato. Le ispezioni di sicurezza svolte in Via Pistoiese hanno evidenziato come molte criticità siano dovute proprio dal duplice ruolo svolto dalla strada: la funzione di penetrazione soprattutto nelle ore di punta della giornata lavorativa quando la grandissima percentuale dei flussi di traffico percorre Via Pistoiese per accedere e uscire dalla città, e la funzione di accesso al numero elevato di attività commerciali, abitazioni e servizi sociali (scuole, chiesa, ecc.) presenti nell’area circostante. Le interazioni più critiche, che si verificano tra il traffico motorizzato e gli utenti vulnerabili della strada, aumentano a causa dei sorpassi, delle svolte a sinistra, degli accessi dai quartieri circostanti che si affacciano su Via Pistoiese e degli attraversamenti pedonali.

Il parcheggio non regolamentato, attuato in maniera spontanea su entrambi i lati della strada, in virtù della generosa larghezza delle corsie di marcia, riduce la visibilità degli attraversamenti pedonali e dei veicoli che si immettono su Via Pistoiese dai numerosi passi carrabili presenti. L’andamento rettilineo della strada e la larghezza delle corsie di marcia favoriscono, soprattutto nelle ore notturne, il raggiungimento di velocità superiori al limite di 50 km/ora imposto. Spesso si verificano situazioni di congestione del traffico per le frequenti svolte a sinistra che si verificano lungo il tracciato e a causa dell’incrocio finale con Via Baracca che ha una capacità di traffico ridotta. L’analisi degli incidenti occorsi lungo Via Pistoiese nel periodo 2009-2012 ha messo in evidenza che la tipologia di incidente più frequente è lo scontro fronto-laterale (50,3%) con un coinvolgimento delle utenze deboli nel 63% degli incidenti verificatisi; tra quest’ultimi, i mezzi a due ruote risultano i più esposti (69,1%). Un’analisi disaggregata degli incidenti ha mostrato, inoltre, che molto spesso sono state registrate nei rapporti della polizia velocità superiori rispetto ai limiti imposti al di fuori delle ore di punta e nel tratto più occidentale di Via Pistoiese la cui caratterizzazione “urbana” si affievolisce gradualmente.

Il progetto di adeguamento

L’intervento di progetto, nel suo complesso, si configura come un insieme di provvedimenti di moderazione del traffico, finalizzati a conferire maggior ordine alla circolazione stradale lungo Via Pistoiese e a gestire la coesistenza tra le diverse funzioni svolte dalla strada stessa, a tutela principalmente dei mezzi a due ruote e delle utenze deboli. Ciò è stato perseguito introducendo elementi in grado di far accrescere il livello di attenzione degli utenti alla guida, di indurre tutti i tipi di utenze a un maggior rispetto delle regole di circolazione imposte dal Codice della Strada e di ridurre l’aggressività di guida, riducendo le velocità di percorrenza sia nelle ore notturne che diurne. Gli interventi di moderazione del traffico introdotti dal progetto di adeguamento mirano ad influenzare il comportamento dell’utente alla guida e ad influenzarne il comportamento mediante elementi che, in alcuni casi, agiscono direttamente sulle velocità di percorrenza adottate dagli automobilisti e, in altri, interferiscono sulla percezione dell’ambiente stradale percorso, suggerendo all’utente lo stile di guida da adottare in relazione al tipo di area attraversata.

Le soluzioni progettuali adottate sono sinteticamente elencate di seguito:

  • installazione di un cordolo spartitraffico continuo lungo tutto il tracciato stradale preso in esame, con lo scopo di impedire le manovre di svolta in sinistra al di fuori delle intersezioni regolate da impianti semaforici coordinati;
  • introduzione di deviazioni planimetriche dell’asse stradale e riduzione dell’ampiezza delle corsie di marcia mediante l’inserimento di una terza corsia al centro della carreggiata a disposizione alternativamente in una direzione o nell’altra a seconda delle specifiche esigenze locali;
  • introduzione di variazioni del profilo altimetrico dell’asse stradale per ridurre le velocità di percorrenza dei veicoli, proteggere le utenze deboli e segnalare da lontano la posizione delle intersezioni e degli attraversamenti pedonali;
  • installazione di un portale di ingresso che segnala visivamente e in anticipo l’inizio della porzione di Via Pistoiese riqualificata;
  • regolamentazione della funzione di parcheggio per minimizzare il disturbo che le manovre di immissione/uscita producono sul traffico in transito, così da non penalizzare la funzione di penetrazione svolta dalla strada;
  • abbattimento delle barriere architettoniche;
  • semaforizzazione coordinata di tutte le intersezioni e di tutti i principali attraversamenti pedonali.

La dichiarazione di sperimentalità del MIT

Solo alcuni dei dispositivi comunemente utilizzati nelle tecniche della moderazione del traffico sono previsti dalle attuali Normative italiane vigenti in materia; molti altri tipi di interventi, tra i quali alcuni introdotti nel progetto di adeguamento di Via Pistoiese, si basano su Normative o linee guida straniere, e possono essere adottati soltanto in via sperimentale previa autorizzazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Pertanto, per il tratto di Via Pistoiese oggetto di riqualifica è stato richiesta e ottenuta la dichiarazione di sperimentalità. Ciò imporrà, tra l’altro, di monitorare nel tempo le trasformazioni che l’intervento imporrà alla circolazione e di quantificare l’atteso potenziale miglioramento della sicurezza. Il progetto sperimentale di riqualifica di Via Pistoiese è stato oggetto di una verifica in realtà virtuale con il simulatore di guida dell’Unità di Ricerca LaSIS dell’Università di Firenze. La descrizione dell’impostazione e dei criteri adottati nella sperimentazione verrà trattata nella seconda parte pubblicata sul prossimo fascicolo (qui la seconda parte: https://www.stradeeautostrade.it/viabilita/segnaletica-e-sicurezza/2016-09-15/controllo-e-verifica-in-realta-virtuale-di-progetti-per-la-sicurezza-stradale-seconda-parte-54829/).