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Barriera conforme o barriera davvero sicura?

Quando si parla di sicurezza stradale passiva implicitamente ci si riferisce alle barriere stradali progettate per contenere i veicoli erranti all’interno della carreggiata (barriere laterali), ovvero per assorbire l’energia cinetica del mezzo impattante così da preservare l’incolumità degli occupanti all’interno del veicolo (barriere frontali)

Contrariamente a quella europea, la Normativa americana NCHRP 350 (e la più recente MASH), che valuta le prestazioni degli attenuatori d’urto e dei terminali di barriera, impone per i crash test l’utilizzo di veicoli pick-up con massa di 2.000 kg e oltre.

In questo modo, il dispositivo di ritenuta deve essere in grado di offrire le dovute prestazioni, tenendo conto di un’energia cinetica notevolmente superiore a quella dei veicoli europei e considerando un bilanciamento del carico che potrebbe comportare il ribaltamento a seguito di impatto.

La disparità fra i veicoli richiesti nei crash test e la tipologia di veicoli effettivamente in circolazione sulle strade ha determinato in molti Paesi l’esclusione degli attenuatori d’urto e dei terminali testati secondo la Norma europea.

Pertanto gli attenuatori e terminali certificati secondo la EN 1317 presentano un problema di sicurezza e di competitività sul mercato.

I crash test effettuati sugli attenuatori d’urto, inoltre, consentono la certificazione e l’omologazione del dispositivo secondo quattro possibili classi di velocità: 50, 80, 100 e 110 km/ora, standard ben distanti dal limite di velocità previsto nella maggior parte delle autostrade europee, fissato a 130 km/ora.

È quindi il caso di riflettere se le barriere conformi alla Normativa EN 1317 siano effettivamente sicure, posto che la funzione dei dispositivi di ritenuta è innanzitutto quella di salvare la vita dei fruitori della strada.

È importante altresì precisare che la EN1317 disciplina la certificazione delle barriere stradali ma non il loro utilizzo su strada che viene demandato alle Normative nazionali. Pertanto, queste ultime potrebbero svolgere una funzione suppletiva per garantire una maggior sicurezza e affidabilità delle barriere.

La garanzia di sicurezza per i passeggeri si realizza attraverso dispositivi che rispettano la regola P.R.R., ovvero sono in grado di assicurare alte Prestazioni e di presentare caratteristiche di robustezza e ripetitività di prestazioni.

La garanzia di prestazioni è data dalla effettuazione di prove d’urto più severe di quelle richieste dalla Normativa EN 1317 (ad esempio a velocità più elevate o con veicoli più pesanti). Strettamente connesso con il criterio prestazionale è quello della robustezza.