Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Fascicolo n° 127 Gennaio/Febbraio 2018

Fascicolo n° 127 Gennaio/Febbraio 2018

Il nuovo anno sarà quello della svolta?

Il 2018 parte all’insegna dell’ottimismo: con il conferimento di ANAS a FS Italiane sarà possibile progettare, realizzare e gestire efficacemente il potenziamento e lo sviluppo integrato delle infrastrutture nazionali, ferroviarie e stradali con sinergie tecnologiche, economie di scala, più efficienza e rapidità di intervento.

Prima della fine della Legislatura, il Governo deve anche assegnare ai Ministeri i 36 miliardi previsti dalla Legge di Bilancio 2018 per il Fondo investimenti, accelerando le procedure di ripartizione dei fondi entro fine Febbraio.

Al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dovrebbero andare 24-25 miliardi per i settori di strade, ferrovie, porti, edilizia pubblica. È prevista anche la ripartizione immediata del nuovo fondo per la viabilità provinciale e finanziato per 1.620 milioni, dopo anni di abbandono.

Il Cresme prevede che dal 2018 questa spinta programmatoria e finanziaria produrrà effetti anche sui cantieri reali. I bandi nel 2017 hanno fatto segnare una ripresa del 20% in valore, con boom per FS, ANAS e Comuni. Questo dovrebbe produrre un aumento reale della spesa per lavori pubblici del 4,8% nel 2018, 4,2% nel 2019 e 3% nel 2020, facendo da locomotiva alla ripresa dei lavori pubblici. Tra fondi europei e di coesione (circa 54 miliardi) e nuovi stanziamenti messi in campo le risorse complessive per realizzare infrastrutture e lavori pubblici ammontano a 149 miliardi di Euro. I soldi ci sono, ma occorre più efficienza e più velocità nella attivazione dei cantieri.

Notizie quindi che fanno ben sperare dopo dieci anni di difficoltà del nostro comparto, che ha perso almeno il 30% delle Imprese di costruzioni.

Come dice però il Censis nell’ultimo Rapporto 2017, “La ripresa registrata in questi ultimi mesi sembra indicare, più che l’avvio di un nuovo ciclo di sviluppo, il completamento del precedente”. Gli ultimi anni, segnati da livelli minimi di crescita, di pochi o nessun punto decimale del PIL, hanno cambiato il Paese. In risposta alla recessione, la società italiana si è mossa quasi esclusivamente attraverso processi che hanno slegato le varie componenti sociali. E le riforme di livello costituzionale sono rimaste prigioniere nel confronto di breve termine. L’Italia quindi manca di capacità di guardare avanti.

Gli analisti del Censis avvertono anche che “siamo un Paese invecchiato che fatica a confrontarsi in un continente di giovani; impotente di fronte a cambiamenti climatici e a eventi catastrofici che chiedono grandi risorse e grande impegno collettivo; ferito dai crolli di scuole, ponti, abitazioni a causa di una scarsa cultura della manutenzione; incapace di vedere nel Mezzogiorno una riserva di ricchezza preziosa per tutti”.

Si sono indebolite le funzioni selettive esercitate dalla politica industriale e di investimento, con uno spostamento verso interventi a pioggia con i bonus o i crediti di imposta e programmi orientati alla rimodulazione lineare della spesa più che al sostegno delle Imprese. Le Amministrazioni Pubbliche nei principali processi di miglioramento tecnologico hanno accumulato un ritardo nella digitalizzazione della macchina burocratica che oramai è divenuto patologico.

“Il futuro si è incollato al presente. Ma proprio lo spazio che separa il presente dal futuro è il luogo della crescita” avverte ancora il Censis che rileva una politica che “invece ha mostrato il fiato corto” e di “decisori pubblici rimasti intrappolati nel brevissimo periodo”. Se chi ha responsabilità di governare l’Italia si limiterà a proseguire in un gioco mediatico senza proiettarsi nel futuro, resteremo nella trappola del procedere a tentoni, senza metodo e obiettivi.

E allora confidiamo nel nuovo Governo che nascerà dalle prossime elezioni del 4 Marzo, con una politica forte in grado di dare una vera svolta e che possa riuscire a ribaltare i giudizi e le analisi del Censis accompagnando l’Italia verso il “luogo della crescita”.

A voi tutti, i migliori auguri per un anno di lavoro proficuo!

Claudio Capocelli

Scarica il Sommario alla pagina http://www.edi-cem.it/home/strade-autostrade/