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I Paesi Bassi: una Nazione “logica”

Nuove strategie per aumentare la competitività e l'efficienza di un settore ad alto valore aggiunto. Uno sguardo verso il 2020, all'insegna di una logistica sostenibile e meno burocratica

Secondo il rapporto 2013-2014 del World Economic Forum sulla competitività delle economie del mondo, i Paesi Bassi si attestano al primo posto in classifica relativamente alle infrastrutture per il trasporto marittimo, al quarto per quelle aeree e all’11° per quelle ferroviarie e stradali.

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  • Il trasporto fluviale
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    Il trasporto fluviale
  • L’aeroporto di Amsterdam Schiphol
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    L’aeroporto di Amsterdam Schiphol
  • Lo snodo autostradale nei pressi di Rotterdam
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    Lo snodo autostradale nei pressi di Rotterdam
  • Sistemi di automazione per lo stoccaggio
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    Sistemi di automazione per lo stoccaggio
  • Un treno merci al porto di Rotterdam
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    Un treno merci al porto di Rotterdam

Un posizionamento che se da un lato può sembrare scontato agli occhi del Lettore italiano attento a certi argomenti, dall’altro certamente conferma la costanza dell’impegno olandese nello sviluppo di strategie a lungo termine, basate su continui e sostanziosi investimenti in tecnologia e innovazione.

Un approccio strutturato e pragmatico, con cui i Paesi Bassi puntano a diventare nel 2020 leader europeo di mercato nella gestione e nel coordinamento dei flussi commerciali transnazionali.

Le premesse ci sono tutte: una grande esperienza settoriale, una posizione geografica strategica che ne ha fatto il “Gateway to Europe” (si veda “S&A” n° 90), ottime infrastrutture portuali ben collegate all’entroterra, dogane snelle ed efficienti. Non a caso il Logistics Performance Index pone i Paesi Bassi al quinto posto nel mondo per efficienza logistica.

Una voce che contribuisce alla crescita di diversi settori di punta dell’economia olandese quali l’high-tech, l’agricoltura, la produzione alimentare, la chimica e l’energia.

In questo scenario, ancora una volta i porti olandesi si confermano fondamentali: il porto di Rotterdam è primo in Europa sia per dimensioni sia per movimentazione merci e numero di container mentre quello di Amsterdam è il primo al mondo in quanto a movimentazione del cacao. L’aeroporto di Amsterdam Schiphol è terzo in Europa per volume di merci trasportate. Su suolo olandese si registra inoltre una presenza più fitta che altrove in Europa di centri logistici, strategicamente posizionati, per garantire efficienti collegamenti con l’entroterra.

Il trasporto olandese su gomma si fa carico di circa il 24% del totale europeo e, insieme alle ulteriori modalità quali il trasporto fluviale e ferroviario, rafforza l’immagine dei Paesi Bassi di hub logistico d’Europa. Il settore logistico infatti contribuisce annualmente con circa 55 miliardi di Euro (10%) al PIL e conta 813.000 addetti. Rappresenta dunque una voce importante nel bilancio commerciale dei Paesi Bassi e un grande valore aggiunto per la loro competitività sullo scenario internazionale.

L’agenda olandese per l’innovazione logistica

Il sistema olandese funziona perché l’interscambio tra mondo aziendale ed Enti di ricerca è intenso: i Paesi Bassi sono al sesto posto nel mondo per pubblicazioni e citazioni in ambito logistico e sistemi informatici connessi.

Il Paese è infatti consapevole che oggi, in seguito alla globalizzazione, alla digitalizzazione, alla crescita dei flussi di merci, alla nascita di nuove tecniche produttive e allo sviluppo  dell’ecommerce, l’innovazione sia cruciale per mantenere la propria posizione di leader logistico europeo e per migliorare ulteriormente le prestazioni su scala mondiale. Il tempismo ottimale nel flusso merci e una combinazione di modalità di trasporto diverse, tecnicamente definiti Supply Chain Management e smart logistics, sono in grado di ridurre i tempi di smaltimento delle pratiche, i chilometri di percorrenza e le attese, oltre che rendere più efficiente la logistica in fase di ritorno.

L’innovazione scende in campo tanto per gli spostamenti fisici delle merci quanto per i flussi informativi e finanziari grazie alla Piattaforma Strategica per la Logistica (Strategisch Platform Logistiek) nella quale convergono imprenditoria, mondo accademico e Pubblica Amministrazione. L’obiettivo? Rendere nel 2020 i Paesi Bassi leader internazionali nel trasporto merci e nella regia dell’intera filiera logistica oltre che offrire un clima di investimento vantaggioso per gli operatori (esteri) del settore. Tradotto in cifre, si parla di un valore aggiunto che passerà dai 3 miliardi di Euro del 2007 ai 10 nel 2020: un contributo significativo alla crescita economica del Paese.

Questa visione ambiziosa ha trovato attuazione nelle sei roadmaps previste dall’Agenda Nazionale per la Logistica (Uitvoeringsagenda Topsector Logistiek):

  • NLPI: piattaforma informativa neutrale per la logistica (Neutraal Logistiek Informatie Platform), che vede nella condivisione delle informazioni un mezzo efficiente per abbattere le incombenze amministrative, i tempi di attesa, per ottimizzare la pianificazione, i controlli e aumentare il possibile grado di carico;
  • sincromodalità: l’evoluzione dell’intermodalità e della multimodalità, intesa quale combinazione strutturata, ottimale, puntuale e sincronica di due o più modalità di trasporto. Alla Committenza vengono forniti servizi logistici basati su criteri di prestazioni amodali, in grado di ottimizzare l’uso delle infrastrutture esistenti e sul momento disponibili. Ne deriva un abbattimento dei costi, un aumento della flessibilità e della sostenibilità. A questa strategia partecipano attivamente da tempo i porti di Rotterdam e Amsterdam, l’aeroporto di Schiphol, operatori del settore quali ECT, APM, Combi Terminal Twente e Brabant Intermodal;
  • dogane: snellimento e semplificazione delle procedure di sdoganamento facilitano ulteriormente la scelta dei Paesi Bassi come gateway to Europe per merci provenienti da Paesi terzi;
  • Cross Chain Control Centers: centri di controllo incrociato della filiera logistica presso i quali è possibile, grazie alle tecnologie di ultima generazione convogliare, direzionare e gestire contemporaneamente diverse catene di fornitura logistica;
  • logistica dei servizi: gestione dei servizi after sales, dalla fornitura allo smaltimento di un prodotto. Strategia in linea con le attuali scelte delle Aziende Committenti, che sempre più spesso non si limitano a fornire la merce, ma la accompagnano a un pacchetto di servizi aggiuntivi;
  • Supply Chain Finance: ottimizzazione dei finanziamenti tra Aziende e integrazione dei processi finanziari tra Committenti, Fornitori, operatori logistici e Istituti di credito.

L’agenda è l’espressione del più tipico pragmatismo olandese applicato a un’economia globalizzata in rapida evoluzione, alla costante ricerca di soluzioni innovative in grado di rafforzare e rilanciare dove necessario, i propri settori di punta. Nella corsa verso il 2020, i Paesi Bassi dimostrano che fare sistema è la scelta più logica.

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