Vallecrosia è un comune che si affaccia sulla costa ligure, il cui territorio è attraversato dal Torrente Verbone. Nel Maggio 2010, il Comune avviò la progettazione definitiva ed esecutiva dei “Lavori di costruzione ponte sul Torrente Verbone”. L’opera è andata in appalto a fine 2011 con progetto originale redatto dallo studio dell’Ing. Sismondini e il termine dei lavori è previsto per fine 2012.
La concezione strutturale
La progettazione ha dovuto tener conto della presenza di strutture di spalla già realizzate, cercando la soluzione di minimo costo e della necessità di migliorare gli aspetti funzionali, viabilistici, idraulici della struttura e di compatibilità con l’intorno cittadino.
Il confronto con la situazione esistente
Prima del 2009 erano già state impostate le spalle per un ponte di luce 25,475 m, costituite da una platea di fondazione dello spessore di 1,00 m, impostata su una doppia schiera di 2×10 micropali. Nell’economia dei lavori tali strutture di spalla dovevano essere necessariamente mantenute.
Lo studio di soluzioni intermedie
La proposta originale presentava criticità per le pendenze elevate di accesso e di uscita dal ponte e per il franco idraulico nei riguardi del torrente sottostante.
Occorreva pertanto realizzare un impalcato di spessore ridotto ed addolcire gli ingressi al ponte, sfruttando lo sviluppo in lunghezza dell’impalcato.
Le soluzioni proposte sono state:
- un ponte in c.a. ad asse arcuato e la sezione variabile che insiste sulle spalle esistenti in semplice appoggio, scartata poiché si sarebbero dovuti eseguire importanti lavori di demolizione del preesistente;
- un ponte strallato che però avrebbe comportato importanti lavori di fondazione per la costruzione dell’antenna e quindi è stata scartata;
- un ponte ad arco con un impalcato costituito da un graticcio a struttura mista con soletta superiore in c.a., e sostenuto da due archi laterali, che rappresentava una buona soluzione in termini di peso e di ingombro.
Il nuovo ponte di Vallecrosia
Le caratteristiche generali
L’Amministrazione di Vallecrosia si orientò sulla soluzione dell’arco a spinta eliminata, con luce di 25,60 m e impalcato a graticcio di travi in profili metallici, completati da una soletta c.a., resa collaborante mediante pioli Nelson.
Per aumentare il franco idraulico l’impalcato è a sua volta leggermente arcuato, con una freccia di 1,00 m, rispetto alla corda teorica all’intradosso. Le travi d’impalcato più esterne, collegate in continuità alle imposte degli archi, hanno la funzione di catena e riprendono la spinta trasmessa dagli archi stessi, eliminando ogni spinta a terra.
Le strutture
Gli archi portanti sono realizzati con due tubi metallici del diametro di 600 mm e spessore variabile da 18 mm, nelle zone di imposta, a 15 mm nelle sezioni centrali. La curva d’asse dell’arco ha sviluppo circolare, con una freccia in mezzeria di 5,92 m rispetto al corrente inferiore.
La soletta, da gettare in opera, ha uno spessore di 25 cm (6 cm di predalle + 19 cm di getto) ed è resa collaborante con i traversi e i correnti metallici mediante pioli tipo Nelson. In fase di esercizio, le predalles sono considerate collaboranti con il resto della soletta.
Il sistema di appensione dell’impalcato agli archi metallici è realizzato con pendini in tondo pieno, di diametro di 60 mm, collegati mediante ancoraggi articolati, con possibilità di regolazione sia in fase costruttiva sia di esercizio.
Gli appoggi
Al fine di ridurre le azioni in fondazione soprattutto per carichi orizzontali di natura sismica, sono stati adottati quattro appoggi in gomma armata che consentono un buon livello di isolamento delle sovrastrutture.
Le sottostrutture
Le sottostrutture sono state interessate da interventi di adeguamento e protezione delle spalle preesistenti, rinforzo e adeguamento dei paraghiaia e dei rilevati necessari al raggiungimento del livello della soletta.
Dati tecnici
- Committente
- Comune di Vallecrosia (IM)
- Sindaco
- Dott. Silvano Crose (fino al Maggio 2011), Geom. Armando Biasi
- Assessore ai LL.PP.
- Geom. Teodoro Turone
- Responsabile Unico del Procedimento
- Arch. Gianni Ughetto
- Progetto Opere Strutturali
- Prof. Ing. Pier Giorgio Malerba e Ing. Giacomo Comaita dello Studio Malerba
- Progetto Idraulico
- Prof. Ing. Marco Mancini e Dott. Ing. Stefania Meucci dello Studio MMI
- Progetto Stradale e Direzione Lavori
- Ing. Paolo Coati dello Studio Tecnico Sismondini
- Impresa costruttrice
- Edilturci Srl
- Importo totale dell’intervento
- 600.000 Euro
- Quantità di acciaio (carpenteria impalcato e archi)
- circa uguale 60.000 kg
- Quantità di calcestruzzo (getto soletta e adeguamento spalle esistenti)
- circa uguale 170 m3