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Problematiche e verifica dei ponti negli itinerari dei trasporti eccezionali

I recenti crolli avvenuti sul territorio nazionale (il ponte di Annone, Lecco, Ottobre 2016 e il ponte di Fossano, Cuneo, Aprile 2017) hanno portato alla luce la problematica della sicurezza di queste opere

Problematiche e verifica dei ponti negli itinerari dei trasporti eccezionali

Dovendo gli Enti proprietari dei ponti autorizzare il passaggio dei carichi eccezionali e non potendo disporre delle verifiche ingegneristiche, nelle more dei tempi tecnici necessari per le verifiche, l’Università di Brescia ha proposto un approccio semplice che consente di esprimere un parere sulla capacità portante dei ponti in buono stato di conservazione e senza segni di degrado nelle parti vitali della struttura, come spiegato nel paragrafo successivo.

L’approccio si basa sull’assunzione che il ponte esistente sia stato progettato e realizzato in accordo con le prescrizioni delle Norme vigenti al tempo della realizzazione. In base alla portata e al tipo di carichi previsti dalle Norme vigenti all’atto della costruzione (usualmente su due assi), viene valutata la massima capacità portante relativa al numero di assi proposto per il trasporto eccezionale in relazione alle luci delle campate del ponte.

Per queste valutazioni diventa importante la tipologia dei ponti (per esempio a travata in c.a. o c.a.p. o ad arco, prefabbricato o gettato in opera, isostatico o iperstatico…) e le loro dimensioni: la stesa del carico eccezionale ha effetti diversi in relazione alla ripartizione trasversale del carico e al rapporto tra peso proprio permanente e carico eccezionale.

Per esempio, nel caso di ponti di piccola luce e di modesta massa, come i cavalcavia a nervature prefabbricate, il rapporto tra gli effetti del peso proprio e del carico eccezionale sulle azioni interne rappresenta un parametro importante.

La ripartizione trasversale del carico risulta decisiva per queste opere, mentre è meno importante per ponti di grande luce, ponti ad arco e ponti a cassone.