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Problematiche e verifica dei ponti negli itinerari dei trasporti eccezionali

I recenti crolli avvenuti sul territorio nazionale (il ponte di Annone, Lecco, Ottobre 2016 e il ponte di Fossano, Cuneo, Aprile 2017) hanno portato alla luce la problematica della sicurezza di queste opere

Problematiche e verifica dei ponti negli itinerari dei trasporti eccezionali

Ad esempio, la Provincia di Brescia – che ha in carico circa 450 ponti e sovrappassi – ha incaricato l’Università di Brescia di fornire indicazioni sulla sicurezza di alcuni ponti che mostrano evidenti segni di degrado, oltre che sui ponti che si trovano sui percorsi principali per il transito dei carichi eccezionali.

Il processo di verifica non risulta semplice, in quanto per molte opere non sono disponibili gli elaborati tecnici e pertanto occorre avviare le ricerche di archivio che richiedono tempi lunghi e capacità di selezionare e raccogliere le informazioni necessarie.

Le difficoltà maggiori si presentano quando le ricerche di archivio non portano a risultati positivi. In questi casi, in via di principio, risulterebbero necessarie le indagini conoscitive per definire la geometria della struttura e, nel caso di ponti in c.a. e c.a.p., la quantità e la qualità dell’acciaio. Queste informazioni sono necessarie all’Ingegnere per eseguire le verifiche di sicurezza.

Inoltre, le indagini conoscitive richiedono saggi e misure e conseguentemente l’impiego di Maestranze e attrezzature quali by-bridge che comportano costi non trascurabili.

La disponibilità del progetto o le informazioni fornite dalle indagini conoscitive consentono all’Ingegnere di esprimere e quantificare il margine di sicurezza dell’opera e la massima capacità portante degli eventuali trasporti eccezionali.