Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Posted in:

Ponti articolati e continui: 150 anni di esperienze – prima parte

Una approfondita analisi dell’evoluzione delle principali tipologie dei ponti Gerber e Cantilever

Ponti articolati e continui: 150 anni di esperienze – prima parte
Gli impalcati Gerber tipo Niagara e tipo Kentucky [1]

Nello schema Niagara, due travi a sbalzo laterali portano un impalcato di chiusura, detto anche trave tampone. Nello schema Kentucky, la campata centrale dotata di sbalzi porta le campate laterali di accesso. Nei Paesi europei l’accoppiamento di giunto è spesso chiamato “sella Gerber”, costituita da una coppia di mensole tozze coniugate. In corrispondenza dei giunti, entrambi gli appoggi devono consentire rotazioni relative tra le facce delle travi concorrenti; uno dei due deve essere libero di scorrere longitudinalmente.

Tale configurazione è associata a un semplice e chiaro schema statico (la trave continua è isostatica) ed evita gli effetti di azioni parassite causate da potenziali cedimenti delle fondazioni.

Gli impalcati Cantilever parzialmente articolati

In questo schema, dopo la fase di costruzione a sbalzo, le estremità delle mensole vengono collegate in chiave mediante una cerniera scorrevole. I dispositivi di giunto realizzati a questo scopo consentono rotazioni relative e accorciamenti/allungamenti relativi tra le estremità in chiave delle due mensole.

L’analisi strutturale parte da un semplice schema iniziale di struttura isostatica. Dopo l’attivazione della cerniera centrale, l’impalcato diviene una volta iperstatico. Il momento flettente in mezzeria è nullo. L’azione ipestratica è rappresentata dal taglio che i due tratti di impalcato si scambiano in chiave.

Gli impalcati continui

Sono in genere realizzati con la tecnica di avanzamento a sbalzo, con conci gettati in modo simmetrico rispetto agli assi delle pile. Dopo la fase di avanzamento, i tratti a mensola sono collegati tra di loro e precompressi longitudinalmente, rendendoli pienamente collaboranti. Dei tre schemi (articolato, parzialmente articolato, continuo) quello continuo è la soluzione migliore. Infatti, quando è stato possibile, molti ponti degli altri due tipi sono stati modificati rendendoli continui.