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Ponte Morandi: ponteggi d’eccezione per l’elicoidale

Strutture sospese e ponteggio elettrico su muri laterali con pendenza vicina al 40%

Ponte Morandi: ponteggi d’eccezione per l’elicoidale

Si chiama “elicoidale Morandi” la rampa che, compiendo un intero arco di 360°, supera un dislivello di una cinquantina di metri consentendo, ora che il viadotto sul torrente Polcevera è stato ricostruito, la connessione fra le Autostrade A7 e A10.

Per rimettere in sicurezza e praticare un restyling radicale dello svincolo, dallo scorso Dicembre operano a Genova una dozzina di addetti di Euroedile (www.euroedile.it), Società dei ponteggi speciali di Postioma di Paese, nel Trevigiano, scelta dal General Contractor per una sua capacità che altri operatori del settore non avrebbero potuto offrire.

Ponte
1. Il ponteggio sospeso su elicoidale e ponteggio fisso sulle pile della rampa di accesso al ponte

L’Azienda trevigiana leader di settore a livello europeo sotto le direttive del Geom. Daniele Crosato è intervenuta realizzando, per il cantiere ligure, diverse tipologie di ponteggi alcune delle quali studiate ad hoc dall’Ufficio Tecnico capitanato dall’Ing. Alessandro Zanatta.

“Tra questi – fa sapere Nereo Parisotto, Titolare e Fondatore di Euroedile – un ponteggio elettrico per la ristrutturazione dei muri laterali, mai montato prima su una pendenza vicina al 40%.

Ma anche il montaggio di strutture sospese al servizio di altre Imprese impegnate sulle opere di ripristino del viadotto senza interferire con le attività che si svolgono al livello superiore e senza dover montare il castello di impalcature da quota zero”.

Euroedile
2. Il ponteggio elettrico a servizio del muro laterale inclinato di 40°

Le tecniche brevettate e usate in esclusiva dall’Impresa veneta, in altri termini, consentono di “appendere” ai manufatti stessi i piani di lavoro dei cantieri che riguardano infrastrutture sopraelevate, risparmiando circa l’80% dei materiali altrimenti richiesti dai sistemi tradizionali e accorciando così i tempi della fase preparatoria.

E tutto questo con l’ulteriore vantaggio di lasciare completamente sgombra la sommità delle strutture oggetto degli interventi, evitando perciò di rallentare altre attività mentre i ponteggi vengono installati.

Nel caso della rampa elicoidale di Genova, gli impianti di Euroedile hanno permesso alle diverse Ditte incaricate della ristrutturazione dello svincolo di eseguire in modo fluido e sicuro le rispettive operazioni, comprese quelle di realizzazione di muri di contenimento della parete rocciosa, in alcuni casi con una pendenza vicina al 40%, alla quale per un lungo tratto la corsia si appoggia.

Polcevera
3. Il ponteggio elettrico a servizio dell’elicoidale della rampa di accesso al ponte

La tecnologia dei ponteggi sospesi messa a punto da Euroedile sfrutta le caratteristiche di catene particolari agganciate a tasselli altrettanto specifici che vengono applicati all’intradosso, ossia alla superficie inferiore della struttura interessata dall’intervento.

In questo modo, diventa possibile posizionare piani sospesi distanziati di circa due metri dal “soffitto”, che consentono al Personale di lavorare agevolmente in piedi e con margini di sicurezza identici a quelli ottenibili con i ponteggi posati al suolo.

Soluzioni di questo tipo sono risultate particolarmente apprezzate in più occasioni, ad esempio in progetti di installazione di impianti di illuminazione di impianti sportivi o di restauri interni di edifici di culto i quali, nel corso dei lavori, hanno così potuto rimanere normalmente fruibili ottimizzando anche i tempi di lavoro.

“Qui a Genova siamo addirittura in anticipo rispetto ai tempi previsti – spiega con orgoglio Nereo Parisotto – e i fattori determinanti sono stati molteplici. L’emergenza Covid-19 ci aveva fatto temere il rallentamento del cantiere.

Elicoidale
4. Vista esterna dell’elicoidale di accesso al ponte

A nostro favore la deroga governativa allo stop delle attività nel cantiere Morandi; le condizioni meteorologiche favorevoli e sicuramente l’alta specializzazione del nostro Personale e la buona progettazione preventiva ci hanno consentito di proseguire speditamente i lavori e portarli a termine prima di quanto preventivato”.

E’ possibile approfondire con altri articoli sul Polcevera su “S&A” n° 141 Maggio/Giugno 2020 a pag. 38 con https://www.stradeeautostrade.it/ponti-e-viadotti/la-modellazione-della-sequenza-di-costruzione-del-polcevera-prima-parte/ e a pag. 46 con https://www.stradeeautostrade.it/ponti-e-viadotti/la-rinascita-di-genova/; su “S&A” n° 133 Gennaio/Febbraio 2019 a pag. 203 con https://www.stradeeautostrade.it/incontri-e-interviste/luomo-che-riunisce-una-citta-al-mondo/, sul n° 136 Luglio/Agosto 2019 a pag. 68 con https://www.stradeeautostrade.it/ponti-e-viadotti/il-nuovo-ponte-di-genova/) e sul n° 141 Maggio/Giugno 2020 a pag. 190 con https://www.stradeeautostrade.it/incontri-e-interviste/quando-lo-straordinario-diventa-emozionante/).

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