Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Posted in:

Nuova vita per il ponte della Priula

In Veneto, lungo la S.S. 13 “Pontebbana”, sono stati realizzati i lavori di restauro conservativo, di consolidamento fondazionale e di adeguamento dimensionale dello storico ponte sul Piave

La struttura tecnica del ponte della Priula

Il ponte è lungo complessivamente 432 m, ed è composto da archi multipli per un totale di 20 arcate, sostenute rispettivamente da 16 pile, due spalle e tre pile-spalle. Le strutture verticali di supporto dividono le 20 campate in quattro gruppi di campate ciascuno.

Le arcate sono in calcestruzzo armato mentre le pile sono formate da blocchi di conglomerato cementizio non armato. Le fondazioni furono realizzate con cassoni in calcestruzzo armato autoaffondanti, che si spingono sino a 8 m sotto l’alveo del fiume.

L’impalcato stradale originario era in calcestruzzo armato con una larghezza della carreggiata di 8 m. Due marciapiedi larghi 0,80 m portavano la larghezza totale a 9,60 m. Il ponte, inoltre, era sprovvisto di un’adeguata pista ciclopedonale.

ANAS ed Enti Locali: il ponte di Vidor

In sinergia con gli Enti locali e in particolare con la Provincia di Treviso, ANAS ha anche avviato la campagna di indagine sulla struttura del ponte di Vidor, nel comune di Pederobba, lungo la S.P. 2 “Erizzo”.

L’impegno di ANAS a supportare la Provincia di Treviso nell’analisi della struttura e nei successivi interventi necessari al risanamento del ponte storico sono stati avviati ad Ottobre 2018 con una prima ispezione visiva condotta sulle pile e sull’impalcato del ponte, della lunghezza di 380 m e la cui costruzione risale ai primi anni del Novecento.

Tale indagine ha consentito ai Tecnici una prima analisi delle criticità strutturali segnalate a più riprese dagli stessi Enti locali. La nuova fase di studio programmata da ANAS ha previsto la posa in opera di circa 40 borchie metalliche, che a fine Maggio 2019 sono state installate sui cordoli laterali dell’impalcato del ponte, in corrispondenza delle pile, e sulle spalle laterali.

Ultimata la posa degli elementi metallici, i Tecnici hanno raccolto, tramite una prima misurazione, i dati utili a definire lo stato di fatto della struttura del ponte. La raccolta dei dati è stata effettuata con una strumentazione digitale in grado di misurare le variazioni di quota dei punti di controllo con precisione submillimetrica.

Nei prossimi mesi la misurazione sarà ripetuta a più riprese, sempre in orario notturno e con la sospensione temporanea del traffico, per arrivare a definire, tramite l’analisi di tutti i dati raccolti, il comportamento delle singole parti che compongono l’infrastruttura (spalle, pile, impalcato) e quindi lo stato generale del ponte. Tale indagine sarà utile anche a determinare gli interventi necessari per il risanamento dell’infrastruttura storica.

Ringraziamenti

La Redazione ringrazia l’Ing. Umberto Vassallo per il contributo tecnico fornito.