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Nuova vita per il ponte della Priula

In Veneto, lungo la S.S. 13 “Pontebbana”, sono stati realizzati i lavori di restauro conservativo, di consolidamento fondazionale e di adeguamento dimensionale dello storico ponte sul Piave

In occasione dell’inaugurazione, avvenuta lo scorso 21 Giugno, il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia e l’AD di ANAS Massimo Simonini hanno espresso la loro soddisfazione.

“A seguito di un iter progettuale attento, complesso e soprattutto rispettoso dei valori che questo manufatto rappresenta in termini culturali e architettonici per la gente trevigiana e veneta – ha evidenziato il Governatore Zaia – e dopo l’impegnativo lavoro di restauro conservativo e di consolidamento, il ponte della Priula ci viene restituito più robusto ed efficiente di prima.

Regione, ANAS, Sovrintendenze, Progettisti e Tecnici di vari Enti sono stati chiamati a portare a termine un intervento nel quale era indispensabile conciliare le moderne tecnologie e la necessità di elevare gli standard di sicurezza viabilistica e strutturale dell’opera con le caratteristiche storiche del ponte: possiamo dire di aver raggiunto l’obiettivo”.

“A due mesi dall’ultimo sopralluogo – ha spiegato poi l’AD di ANAS, Massimo Simonini,- torniamo sull’imponente ponte della Priula per la cerimonia di riapertura di questa infrastruttura storica tanto maestosa quanto necessaria a garantire i collegamenti sul territorio.

L’intervento di restauro svolto dai nostri Tecnici e dalle Maestranze rappresenta pienamente l’impegno di ANAS nello sviluppo della connettività del Paese, con grande attenzione alla manutenzione e al potenziamento della rete stradale.

Il nostro obiettivo è di sviluppare la mobilità del Paese, perché questo significa aumentarne la competitività, migliorando l’accessibilità ai territori e la sicurezza del viaggio”.

L’importante intervento preparatorio di bonifica bellica dell’area di cantiere ha inoltre portato alla luce ben 81 ordigni bellici di varie tipologie richiedendo, con la fase di definizione dei materiali di restauro concordata con la Soprintendenza della Provincia di Treviso, un tempo di lavoro di circa 410 giorni.

Ulteriori 630 sono stati necessari per i primi interventi di consolidamento delle fondazioni e per realizzare la viabilità provvisoria, interessata a fine Ottobre 2018 e a inizio Aprile 2019 dalla piena del fiume Piave e per il cui ripristino ANAS ha messo in campo tempestivamente risorse e Personale al fine di riaprire il tracciato in alveo nei tempi tecnici più brevi possibili.