Jean-François Klein, il Progettista del terzo ponte sul Bosforo (Yavuz Sultan Selim Bridge), ci ha lasciati il 25 Aprile scorso dopo aver combattuto per 18 mesi contro una malattia, attraversando momenti di enorme sofferenza ma anche di speranza.
Questo articolo è un estratto di un documento da lui redatto, a fine 2017, insieme al suo collega Thierry Delémont sul progetto del terzo ponte sul Bosforo, opera che ha progettato per la Astaldi in joint venture con Icta, denominata Yavuz Sultan Selim Bridge (si veda “S&A” n° 117 Maggio/Giugno 2016 e https://www.stradeeautostrade.it/ponti-e-viadotti/ad-istanbul-il-terzo-ponte-sul-bosforo/).
Si tratta di un capolavoro scultoreo di ingegneria per le sue caratteristiche uniche al mondo nell’ambito dei ponti di grande luce; infatti, su un unico impalcato di 1.408 m di luce ospita due carreggiate autostradali di quattro corsie ciascuna, con in mezzo un doppio binario ferroviario di Alta Velocità.
Il presente documento mette in luce non tanto i numerosi e unici aspetti tecnici di un’opera eccezionale, ma soprattutto la capacità di aver saputo coniugare le forme architettoniche con quelle funzionali di un’opera ingegneristica incomparabile.
L’opera, oltre a collegare l’Europa con l’Asia, è stata subito riconosciuta come un’icona a livello mondiale oltre a diventare un punto di riferimento della regione di Istanbul. Prima di analizzare i dati progettuali e i requisiti dell’opera vogliamo sottolineare il percorso che è stato seguito a partire dai primi schemi di gara del 2012 sino all’inaugurazione del 2016.