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In prima linea nella messa in sicurezza di ponti e viadotti

Valori S.c.a r.l. Consorzio Stabile vanta una consolidata esperienza acquisita grazie agli interventi su alcune tra le principali opere infrastrutturali del Paese e all’impiego delle tecnologie più avanzate

Viadotto Akragas ad Agrigento

Valori S.c.a r.l. – Consorzio Stabile si pone tra le Società leader a livello nazionale nel campo della manutenzione e messa in sicurezza di ponti e viadotti, forte di una struttura tecnica qualificata e di una consolidata esperienza acquisita grazie agli interventi eseguiti su alcune tra le principali opere infrastrutturali del Paese.

Difatti, una delle maggiori sfide che riguarda già da diversi anni, e che riguarderà ancor più nel prossimo futuro, le nostre infrastrutture, anche in risposta agli obiettivi del PNRR, è la messa in sicurezza dell’immenso patrimonio di opere strutturali: ponti, viadotti, opere d’arte in calcestruzzo armato e precompresso realizzate a partire dal Dopoguerra lungo l’intera rete stradale nazionale, mostrano oggi, inevitabilmente, i segni del degrado legato al passare del tempo.

La progressione di tali fenomeni di degrado può condurre, nei casi più estremi, a ingenti problematiche che impongono una consapevole gestione del rischio, della valutazione della sicurezza e del monitoraggio dinamico delle opere, questo risulta estremamente evidente quando si parla di ponti e infrastrutture critiche.

Al fine di preservare la funzionalità e la sicurezza di ponti e viadotti, si rendono necessari intervertenti manutentivi connotati da notevole complessità, dall’impiego di materiali e tecniche esecutive innovative, dall’uso di attrezzature e software specifici; interventi che richiedono, quindi, la presenza di operatori economici altamente specializzati in grado di agire sugli elementi più vulnerabili per contrastare i segni legati alla vita dell’opera.

In questo contesto, Valori ha maturato uno specifico know-how nel campo della manutenzione straordinaria delle opere d’arte; ad oggi, di fatto, ha eseguito lavori di messa in sicurezza su oltre 50 ponti e viadotti (www.valoriscarl.it).

Ponteggi del ponte sul Po
1. Dettaglio dei ponteggi sospesi del ponte sul fiume Po, in provincia di Parma

Questo anche grazie alla competenza dei propri Direttori Tecnici, con provata esperienza, e alla presenza, all’interno della propria compagine societaria, di Aziende specializzate nei diversi settori di intervento e dotate di attrezzature e mezzi d’opera di ultima generazione, indispensabili per intervenire su ponti e infrastrutture di grande rilevanza.

Nato nel 2004 dall’accordo tra Imprese di consolidata tradizione operanti nel settore degli appalti pubblici e privati, con l’obiettivo di soddisfare richieste ed esigenze di un mercato sempre più dinamico e complesso, Valori S.c.a r.l. rappresenta oggi uno tra i maggiori Consorzi Stabili italiani. Questi, in sintesi, i suoi numeri: 11 categorie SOA nella classifica illimitata (VIII), 130 Consorziate, 150 Ingegneri e una forza lavoro di oltre 2.000 maestranze.

Il Consorzio, oltre alla sede legale di Roma, ha sviluppato una struttura diffusa capillarmente su tutto il territorio nazionale con cinque sedi operative presso le quali operano nove Area Manager aventi il ruolo di coordinare le attività svolte dalle Consorziate e seguire la gestione tecnico/contrattuale delle commesse.

Nel presente articolo vengono analizzati alcuni tra gli interventi manutentivi più significativi svolti da Valori S.c.a r.l., volti alla individuazione dei fenomeni di degrado – mediante ispezioni approfondite – e alla correzione della riduzione di capacità resistente e/o deformativa delle strutture o di alcune loro parti. In particolare verranno approfondite alcune operazioni con oggetto ponti e viadotti.

Il viadotto Akragas ad Agrigento

Il viadotto Akragas ubicato lungo la S.S. 115/Quater Sud Occidentale Sicula, nel comune di Agrigento, tra il km 1+300 e il km 2+900, fu progettato dal Prof. Morandi negli anni Settanta.

Il viadotto si sviluppa per una lunghezza complessiva di circa 1.400 m con campate di 44 m ciascuna.

Viadotto Akragas
2. Le pile del viadotto Akragas risanate

Nel 2018 il Consorzio Valori ha dato avvio ai lavori di manutenzione straordinaria del viadotto: particolarmente severo era lo stato di degrado lungo il fusto delle pile ed in corrispondenza dell’estradosso degli impalcati.

Gli interventi sui fusti delle pile hanno riguardato sia la completa rimozione del calcestruzzo carbonatato dei gusci (che fungevano da cassero durante la costruzione) sia l’asportazione del calcestruzzo corticale del nucleo ammalorato.

La ricostruzione della sezione è avvenuta per tutto lo sviluppo verticale della pila a partire dall’estradosso della fondazione fino all’intradosso del pulvino, previa passivazione e integrazione di armatura e verticale e orizzontale.

Ultimati gli interventi sulle pile, è attualmente in corso il risanamento degli impalcati consistente nella ricostruzione della soletta e dei cordoli laterali. 

Il viadotto Bisantis a Catanzaro

Il viadotto Bisantis sul vallone della Fiumarella a Catanzaro, anch’esso progettato dall’Ing. Morandi, è uno dei ponti ad arco più grandi al mondo, con una luce dell’arcata di 236 m e un’altezza sul fondovalle di circa 130 m.

L’intervento di risanamento condotto da Valori, focalizzato sui puntoni a cavalletto del viadotto, si è svolto secondo i seguenti step:

  • asportazione dello strato di calcestruzzo degradato mediante demolizione meccanica;
  • sabbiatura e successiva passivazione delle armature;
Viadotto Bisantis a Catanzaro
3. Interventi manutentivi sui puntoni del viadotto Bisantis a Catanzaro
  • integrazione di armatura fino a compensare la riduzione di diametro dei ferri corrosi con ferri di diametro opportuno;
  • risanamento dei vespai con resine epossidiche bicomponenti iperfluide o con malte rinforzate con fibre inorganiche;
  • risanamento delle strutture con malte cementizie fibrorinforzate a ritiro controllato, con spessori variabili da 2 a più centimetri. Le micro-fibre, di cui le malte utilizzate sono costituite, contrastano l’apertura delle fessure, sia quelle da ritiro plastico che quelle da ritiro igrometrico, e migliorano il comportamento a trazione del conglomerato. L’aumento della resistenza a fessurazione è uno dei fattori determinanti per conferire durabilità al ripristino;
  • rasatura superficiale con malta cementizia tixotropica bicomponente per spessori da 3 fino a 10 mm.

Il viadotto Cernicchiara a Salerno

Il viadotto Cernicchiara a Salerno, ubicato alla p.k. 0+250 dell’Autostrada A2 del Mediterraneo, è stato interessato da lavori per il rinforzo strutturale degli impalcati e dei pulvini.

Si tratta di un viadotto, realizzato in calcestruzzo armato gettato in opera, a sei campate e un arco centrale; ogni campata è riconducibile allo schema di trave appoggiata agli estremi, rappresentati dalle pile, mentre quella centrale è riconducibile ad un arco incastrato alla base.

3D del viadotto Cernicchiara
4. Il modello 3D in ambiente BIM del viadotto Cernicchiara

Si è resa necessaria una verifica iniziale dell’adeguatezza del viadotto rispetto alle ultime Normative in materia di adeguamento sismico.

Il progetto di consolidamento ha previsto l’elaborazione di un modello BIM dell’opera: ciò ha consentito di registrare dettagliatamente le lavorazioni effettuate e i materiali impiegati, oltre che programmare gli interventi manutentivi futuri, consegnando al Gestore un progetto As-Built aggiornato e attendibile dell’infrastruttura.

Il miglioramento strutturale del viadotto è stato realizzato utilizzando tecniche in CFRP – Carbon Fiber Reinforced Polymers; il ricorso a queste tecnologie di derivazione aeronautica nell’ambito infrastrutturale è abbastanza recente e costituisce un aspetto innovativo negli interventi di riabilitazione strutturale.

I rinforzi in CFRP consentono di migliorare le performance meccaniche degli elementi strutturali incrementando la loro duttilità e garantendo una più longeva durabilità dell’opera.

Carichi al viadotto Cernicchiara
5. Il diagramma deformate dei carichi permanenti del viadotto Cernicchiara

Grande attenzione è stata rivolta anche all’impatto delle lavorazioni sulla viabilità: si è riusciti a mantenere costante l’operatività del viadotto (che costituisce uno snodo strategico nella rete di connessione stradale della città di Salerno) realizzando gli interventi manutentivi più impattanti in orario notturno.

Gli interventi di miglioramento sismico sulla A2 “del Mediterraneo”

Sempre lungo l’Autostrada A2 del Mediterraneo, il Consorzio Valori è impegnato nell’esecuzione di interventi di miglioramento sismico su diverse opere infrastrutturali fra le quali: il viadotto Costiera di Pizzo, il viadotto Viscegliette, il viadotto Albo Nord, il viadotto Bagno e il risanamento conservativo dei viadotti Livorno, San Gregorio, Ponte ad Archi e Ponte Monacena a Scilla (RC).

Gli interventi riguardano principalmente: ripristini strutturali, corticali e profondi, impermeabilizzazione degli impalcati e regimentazione delle acque di piattaforma, ripristino dei giunti di dilatazione, sostituzione degli appoggi, adeguamento delle barriere di protezione laterale e riqualificazione della sovrastruttura stradale. 

  • Rinforzo in lamine CFRP
    6 Rinforzo in lamine CFRP
    6. Elementi di rinforzo in lamine CFRP
  • Viadotto Costiera di Pizzo
    7 Viadotto Costiera di Pizzo
    7. Lavorazioni sugli impalcati del viadotto Costiera di Pizzo

Il ponte Giuseppe Verdi sul fiume Po a Parma

I ponti che attraversano il fiume più lungo d’Italia sono infrastrutture particolarmente importanti per garantire collegamenti sicuri nelle regioni attraversate da esso, partendo da questo assunto si può ben determinare l’importanza della manutenzione di queste opere.

Il ponte sul fiume Po “Giuseppe Verdi” tra Polesine Zibello (PR) e San Daniele Po (CR) si sviluppa per una lunghezza complessiva di 2.513 m e comprende 65 campate, delle quali 56 in golena e 5 in alveo del fiume.

L’opera presentava uno stato di degrado diffuso che interessava, in particolare, numerose travi e le testate dei pulvini; vi era, inoltre, la presenza di danneggiamenti localizzati nelle pile. I lavori, conclusi da Valori S.c.a r.l. nel Marzo del 2021, hanno permesso di mettere in sicurezza la struttura attraverso:

  • rinforzo mediante placcaggio con lamiere d’acciaio del bulbo inferiore delle travi delle campate;
  • rinforzo dei pulvini mediante ripristino delle parti degradate di cls e l’inserimento di armatura integrativa al fine di ripristinare quella ossidata;
  • rinforzo delle pile mediante ripristino delle parti degradate di cls e l’inserimento di armatura integrativa al fine di ripristinare quella ossidata;
  • predisposizione ritegni trasversali.

Il ponte sul fiume Po di Pieve Porto Morone a Pavia

Il ponte sul fiume Po, lungo la S.P. – ex S.S. n° 412 “della Val Tidone”, collega la provincia di Pavia, a Nord, con quella di Piacenza, a Sud. Il manufatto si sviluppa su 16 campate per una lunghezza di circa 1.265 m e risulta tra i ponti più rilevanti per la viabilità del territorio.

Ponte di Pieve Porto Morone
8. Il ponte sul fiume Po di Pieve Porto Morone

I lavori di ristrutturazione del ponte, ultimati nel 2021, hanno riguardato:

  • manutenzione straordinaria impalcato relativo al ponte, consolidamento soletta in estradosso, interventi localizzati in intradosso soletta e sull’anima ed in intradosso travi;
  • precompressione esterna travi con cavi spezzati o comunque con perdita di precompressione;
  • ricostruzione cordoli di bordo carreggiata e di esterno ponte;
  • sostituzione apparecchi di appoggio e giunti di dilatazione;
  • rifacimento impermeabilizzazione;
  • rifacimento pavimentazione bituminosa del ponte;
  • eliminazione plotte di marciapiede e relativa sistemazione dei marciapiedi;
  • riverniciatura parapetti e posa nuova segnaletica verticale e orizzontale;
  • rifacimento scarichi acque meteoriche.

Nell’esecuzione degli interventi, le opere provvisionali hanno svolto un ruolo determinante: l’utilizzo di un by-bridge e di un innovativo ponteggio sospeso al di sotto dell’impalcato hanno permesso agli operatori di poter svolgere le attività manutentive in totale sicurezza, assicurando al tempo stesso rapidità di esecuzione. 

Elementi di rinforzo in CFRP
9. L’applicazione di elementi di rinforzo in CFRP

Sovrappassi sull’A22 del Brennero

Valori S.c.a r.l. è attualmente impegnato nella messa in sicurezza di sovrappassi e opere d’arte lungo l’Autostrada A22 del Brennero, in particolare nell’adeguamento strutturale dei sovrappassi a cassone n° 80 “S.R. 11 Padana Superiore” (km 222+924), n° 106 “S.S. 10 Padana Inferiore” (km 255+838), n° 111 “S.S. 482 Alto Polesana” (km 260+600), e n° 112 “S.S. 412 Romana” (km 264+706).

Gli interventi sono funzionali all’adeguamento dell’efficienza strutturale dei sovrappassi agli standard attuali in termini di resistenza (rinforzo dell’impalcato, sostituzione degli appoggi), durabilità (impermeabilizzazione della soletta e dei cordoli, sostituzione dei giunti) e sicurezza (sostituzione dei sicurvia e delle reti di protezione).

Si potranno, così, riclassificare i sovrappassi in prima categoria secondo la Normativa vigente, assumendo una vita nominale delle strutture VN di 100 anni.

L’intervento di rinforzo prevede l’idrodemolizione, sulla superficie superiore della soletta degli impalcati, del calcestruzzo corticale “laminato” o comunque degradato per uno spessore minimo di 3 cm, fino a determinare l’affioramento di almeno un ordine di armature metalliche, al fine di assicurare una conveniente connessione tra la struttura residua e il nuovo getto di rinforzo in calcestruzzo “reoplastico” a ritiro compensato, dello spessore minimo di 9 cm.

Sovrappassi sull’A22
10. Sovrappassi sull’A22: le operazioni di sollevamento degli impalcati per sostituzione degli appoggi

La verifica sismica prevista dal D.M. 14/01/2008 ha comportato la necessità di sostituire gli esistenti appoggi sulle pile e sulle spalle con dei nuovi appoggi in grado di resistere all’azione sismica senza trasmettere sollecitazioni eccessive alle sottostrutture.

I nuovi apparecchi di appoggio in corrispondenza delle pile sono costituiti da isolatori elastomerici (dispositivi antisismici in elastomero armato) costituiti da strati alterni di acciaio e di elastomero collegati mediante vulcanizzazione. Questi sono caratterizzati da ridotta rigidezza orizzontale, elevata rigidezza verticale e opportuna capacità dissipativa.

Tali caratteristiche consentiranno, rispettivamente, di aumentare il periodo proprio della struttura, di sostenere i carichi verticali senza apprezzabili cedimenti e di contenere lo spostamento orizzontale della struttura isolata. Le operazioni di sostituzione degli apparecchi d’appoggio implicano la necessità di sollevare temporaneamente gli impalcati.

Per il sollevamento viene impiegato un innovativo sistema dotato di centralina elettronica oleodinamica con sistema sincronizzato a otto vie per il controllo martinetti idraulici con testina oscillante e ghiera di sicurezza.

Il viadotto Fissero-Tartaro
11. Il viadotto Fissero-Tartaro sull’A22 al termine dei lavori di risanamento

Tale sistema minimizza il rischio di danni strutturali da flessione, torsione o ribaltamento dovuti a una distribuzione non equilibrata dei pesi o a spostamenti del carico tra i punti di sollevamento e assicura, quindi, maggiore produttività.

Sempre lungo l’A22 sono stati eseguiti lavori di rinforzo strutturale dei pulvini di appoggio delle travi dei ponti sul canale diversivo Fissero-Tartaro (km 261+965) e sul fiume Mincio (km 262+462) e di risanamento dell’intradosso degli impalcati, delle pile e delle spalle.

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