Il viadotto sulla S.S. 35 “dei Giovi” alla periferia Nord di Milano, previsto nell’ambito della riqualificazione con caratteristiche autostradali della S.P. 46 “Rho-Monza”, supera un plesso viario identificato dalla Statale stessa, attualmente a doppia carreggiata ma prevista in allargamento, e alcuni rami di svincolo con la viabilità locale sovrapposta su più livelli.
Il progetto a base di gara prevedeva un ponte ad arco con luce di oltre 220 m di complessa realizzabilità in tempi brevi senza interferenze con il transito sottostante; in sede di costruzione, questa ipotesi è stata superata da una soluzione a travata con luce massima di 110 m, varata senza nessuna interruzione del traffico. L’articolo descrive la modifica strutturale e le modalità di montaggio che hanno permesso di realizzare l’opera lunga 307 m, con asse curvilineo di raggio medio pari a 7.500 m, posta in opera tra Marzo e Maggio 2017.
La concezione della struttura
Un ponte ad arco di grande luce rappresenta un intervento di grande caratterizzazione del territorio. Tuttavia, l’opera rimane, spesso, inattesa all’utenza poiché rischia di apparire fuori scala, ovvero, in termini più semplici e immediati, non necessaria. Nell’intersezione di Paderno Dugnano tra la S.S. 35, il nuovo asse autostradale di scorrimento veloce “Rho-Monza” e le viabilità locali sottopassanti, che si sviluppa su tre livelli, la necessità della grande luce è facilmente spiegabile con la sovrapposizione complessa delle strade ma le popolazioni interferite hanno mostrato più volte e spesso la propria perplessità.
Pur essendo il viadotto approvato il ponte ad arco, l’inserimento architettonico richiesto dalla popolazione non è stato trascurato nella elaborazione del progetto esecutivo. Il progetto esecutivo da appalto integrato è stato sviluppato da Progin, Società di progetto vincitrice, con il consorzio di Imprese GLF-Collini-ICG; il progetto esecutivo di dettaglio dell’impalcato e il sistema di vincolo sono stati sviluppati da Matildi+Partners.