Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Posted in:

Il viadotto Ritiro sulla A20 Messina-Palermo

L’appalto integrato per la progettazione esecutiva e l’affidamento dei lavori per l’intervento di adeguamento statico e il miglioramento sismico, con previsione di rinforzo delle pile, fondazione e sostituzione degli impalcati con tipologia e schemi strutturali di nuova concezione, misti acciaio/calcestruzzo a travata continua

Il viadotto Ritiro sulla A20 Messina-Palermo

Lo stato delle opere esistenti

Sugli impalcati esistenti, in corrispondenza degli sbalzi e dei giunti tra le campate, sono evidenti i segni di degrado prodotti dal dilavamento ad opera delle acque meteoriche, l’ossidazione dei ferri di armatura in corrispondenza di copriferri di spessore ridotto in ampie zone, per la scarsa cura costruttiva riservata all’epoca della costruzione.

Ne derivano ammaloramenti vistosi, con il verificarsi di frequenti e pericolosi distacchi del calcestruzzo che pongono gravi problemi di sicurezza per le aree sottostanti (strade ed edifici) e per la conservazione nel tempo delle caratteristiche di resistenza meccanica.

Difatti, al momento dell’espletamento della gara d’appalto, risultava in funzione una sola corsia per ciascuna delle carreggiate, posta centralmente, con i conseguenti gravi problemi alla circolazione (aumentando considerevolmente i tempi di percorrenza) e condizioni di scarsa sicurezza per l’utenza che usufruisce della strada.

L’offerta migliorativa e il progetto esecutivo

Al fine di perseguire l’obiettivo di recuperare l’opera di strategica importanza per la circolazione stradale metropolitana e regionale, il Consorzio per le Autostrade Siciliane ha pubblicato apposito Bando per appalto integrato l’8 Agosto 2014, aggiudicato alla Toto SpA Costruzioni Generali con il metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Nel merito tecnico, la proposta migliorativa in fase di offerta tecnico-economica dell’aggiudicatario Toto SpA Costruzioni Generali – elaborata con il supporto dell’ATI composta da Infra Engineering Srl, PRO.GE. 77 Srl e Seteco Ingegneria Srl e trasferita successivamente nel progetto esecutivo – ha consentito di raggiungere il completo adeguamento sismico dell’opera, e non sono il miglioramento come previsto dal PBG, innalzando la Vita di Riferimento (VR) dell’infrastruttura da 50 anni a 200 anni.

Il progetto migliorativo proposto dall’Impresa appaltatrice si sostanzia principalmente:

  • nella demolizione di circa 26.000 t di impalcato in c.a.p. da sostituire con impalcato a sezione mista acciaio-calcestruzzo a travata continua, di peso all’incirca dimezzato;
  • nel rinforzo delle fondazioni superficiali e profonde mediante micropali, aventi anche la funzione di sostegno degli scavi per accedere ai plinti – bisognosi di incremento delle sezioni resistenti a causa delle più gravose sollecitazioni in fase sismica – in piena sicurezza;
  • nella demolizione integrale e della ricostruzione di tutti i pulvini;
  • nel rinforzo della parte inferiore dei fusti delle pile (con ringrosso di betoncino e integrazione di armature sia all’esterno sia, ove necessario, all’interno con malta tixotropica);
  • nell’isolamento sismico dell’impalcato, ottenuto collegando il nuovo impalcato con le sottostrutture attraverso isolatori in gomma-piombo, capaci di garantire lo smorzamento della struttura fino al 24%.

Completano l’intervento le opere necessarie (secondo le NTC 2008) a rendere strutturalmente compatibili in fase sismica il viadotto Ritiro e le rampe adiacenti, assicurando nel contempo la sicurezza del traffico veicolare.