Quest’ultimo intervento vede il CAS in prima fila sul panorama nazionale per tempestività nel recupero di un’opera che versava in condizioni di degrado avanzato e rappresentava un grande rischio per l’intera collettività, stante la particolare posizione dello stesso sulla struttura urbanistica della città di Messina e quale arteria strategica di collegamento dell’isola con l’intera Nazione.
Panoramica dell’intervento e stato di fatto
Il viadotto Ritiro è un’opera che fa parte dell’Autostrada A20 Messina-Palermo: è situato nel comune di Messina, tra lo svincolo di Messina-Boccetta e la barriera nei pressi di Villafranca Tirrenia.
L’opera si sviluppa interamente in ambito urbano e scavalca viabilità notevolmente trafficate, quali le rampe dello svincolo di Giostra e Via Palermo, oltre a numerosi edifici residenziali, alcuni dei quali si trovano sotto la sua proiezione verticale.
L’opera è stata realizzata nei primi anni Settanta ed è costituita da due distinte carreggiate, strutturalmente indipendenti, della lunghezza rispettivamente di 924,10 m (carreggiata destra, in direzione Palermo) e di circa 866,77 m per quella in direzione Messina (carreggiata sinistra).
Gli attuali viadotti sono costituiti rispettivamente da 22 campate (carreggiata destra) e 20 (carreggiata sinistra) di luce variabile da 35 a 45 m.
Gli impalcati esistenti hanno uno schema statico a travata semplicemente appoggiata e sono realizzati con quattro travi in c.a.p. collegate tra loro da traversi in testata (gettati in opera) e due o tre traversi di campata (prefabbricati), a seconda della luce.
La carreggiata è larga circa 11 m, dei quali 10 m centrali impegnati dalla piattaforma stradale e i restanti 0,50 m su ciascun ciglio da cordoli a sostegno delle barriere di sicurezza. Le sottostrutture (spalle e pile) sono realizzate in cemento armato.
Le pile hanno un’altezza variabile tra 14,00 m e 63,00 m circa e presentano una sezione trasversale rettangolare cava rastremata con un gradiente di circa l’1,2% sul lato corto della stessa, visibile nel profilo longitudinale. Sulla parte sommitale di ciascuna pila è presente un pulvino a pianta rettangolare.