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Il viadotto Pietrastretta

Sul Raccordo Autostradale RA5 Sicignano-Potenza (E847), i lavori di risanamento di ammaloramenti strutturali avvenuti nel corso degli anni

Come in occasione del primo intervento, il nuovo impalcato è stato previsto in soluzione composta acciaio-calcestruzzo, variando lo schema statico dell’impalcato in una struttura continua; difatti, il nuovo impalcato è stato realizzato in tre tratte continue e collegate alle parti esistenti mediante delle catene cinematiche (http://www.giuglianocostruzionimetalliche.com). La sezione trasversale dell’impalcato riprende la soluzione progettuale originaria con l’adozione di tre travi principali in acciaio sormontate da una soletta in calcestruzzo armato, con interposizione di lastra prefabbricata. Le travi sono caratterizzate da un’altezza costante di 2,15 m, per tutto lo sviluppo della campata tranne per la zona appoggio, nella quale si riduce a 1,45 m, in modo da non alterare la livelletta stradale originaria, collegate con traversi disposti a passo di circa 5,5 m (pieni in appoggio e reticolare in campata).

Per motivi di realizzabilità e di trasporto la travata viene prefabbricata e suddivisa in quattro conci di lunghezza massima di circa 13,0 m. Successivamente, in cantiere la struttura del ponte è assemblata mediante giunzioni saldate e bullonate fra i vari elementi strutturali. In fase di trattativa tecnico-economica con la Società aggiudicatrice dell’appalto (Collini Lavori SpA), dopo avere preso visione della struttura da realizzare e considerate le sue peculiarità, sono stati svolti sopralluoghi in cantiere per capire le modalità di montaggio e varo dell’impalcato metallico. Da ogni visita in cantiere sono emerse le particolari condizioni al contorno del lavoro dovute all’orografia del territorio, alle particolarità del tracciato stradale e all’impossibilità di sfruttare la carreggiata Nord per le attività di varo, stante la fatiscenza del suddetto impalcato e in virtù delle direttive dell’Ente gestore.

Come in buona parte dei casi, il montaggio di impalcati da ponte si tenta per semplicità con sollevamenti dal basso mediante automezzi di idonee capacità di carico e manovra. Tale ipotesi è stata immediatamente scartata in quanto risultava palese l’impossibilità di operazioni di sollevamento, specialmente per parti di viadotto con pile alte e per l’impraticabilità delle aree immediatamente in ombra alla struttura. Ravvisato ciò come soluzione alternativa, come spesso accade al varo con automezzi, si pone quella del varo di punta.