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Il terzo nuovo viadotto a Longarone

L’apertura al traffico di una nuova opera per i lavori di miglioramento prestazionale e funzionale della S.S. 51, dallo svincolo di Castellavazzo all’imbocco della galleria Termine

Il terzo nuovo viadotto a Longarone

Lo scorso 2 Maggio, ANAS (Gruppo FS) ha aperto al traffico – in modalità di cantiere – il terzo nuovo viadotto posto al km 52+450 della S.S. 51 “di Alemagna” nel tratto urbano di Longarone, in provincia di Belluno.

Il viadotto, realizzato con un investimento di 3 milioni di Euro, ha una lunghezza di circa 100 m e si inserisce nel complesso degli interventi stradali individuato dal piano straordinario di potenziamento della viabilità di accesso a Cortina, varato in relazione ai Mondiali di Sci 2021, la cui conclusione è affidata dal 2022 al Presidente di ANAS Edoardo Valente in qualità di Commissario Straordinario ex art. 61 del D.L. 50/2017, comma 13.

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Il nuovo tracciato stradale, che si inserisce nell’ambito di un miglioramento funzionale della S.S. 51 nel tratto compreso tra Castellavazzo e la galleria Termine per un totale di 22 milioni, ha l’obiettivo di rendere più fluido il traffico riducendo i tempi di percorrenza e aumentando i livelli di comfort di guida e di sicurezza stradale per i viaggiatori che da Cortina d’Ampezzo sono diretti verso Belluno e viceversa.

Nel dettaglio, i lavori realizzati hanno consentito il miglioramento plano-altimetrico del tracciato mediante l’introduzione di tratti in rettilineo a pendenza ridotta rispetto all’esistente, by-passando nel contempo una serie di curve a raggio ristretto che inducevano significativi rallentamenti sul traffico veicolare.

È stata anche adeguata la sezione trasversale alla tipologia di tipo C2 con larghezza complessiva di 9,50 m caratterizzata da due corsie da 3,50 e da banchine laterali asfaltate di 1,25 m in luogo della sezione esistente di larghezza media di 6,50 priva peraltro di banchine laterali.

Inoltre nel tratto in attraversamento del centro abitato, in prossimità dello svincolo di Castellavazzo Sud è prevista la realizzazione di percorsi pedonali protetti e di due sottopassi per consentire l’attraversamento pedonale della statale in condizioni di sicurezza.

L’investimento complessivo per l’esecuzione dei lavori ammonta a circa 24,9 milioni di Euro.

La struttura dell’impalcato
1. La struttura dell’impalcato in acciaio Cor-Ten

I criteri adottati per la progettazione

A causa della molteplicità degli interventi da realizzare e per ottimizzare il tempo di esecuzione dei lavori, l’intero intervento è stato suddiviso in sei lotti, alcuni dei quali affidati a Ditte appaltatrici aggiudicatarie di Accordi Quadro in essere, adottando i seguenti criteri:

  • definizione delle tratte continue e funzionali in cui potesse lavorare un’Impresa;
  • realizzazione indipendente dei singoli lotti;
  • esecuzione di alcune soluzioni adattandole alle lavorazioni presenti nelle voci degli Accordi Quadro;
  • soglia massima di ogni singolo lotto non superiore ai 5 milioni di Euro;
  • minimizzazione dei tempi di esecuzione.

Per garantire il miglioramento del livello di servizio e la sicurezza per l’utenza debole, sono stati previsti lungo tutto il tratto d’intervento che si sviluppa per circa 2 km i seguenti interventi:

  • rettifica del tracciato e adeguamento della sede stradale alla sezione di tipo C2 con realizzazione di nuove opere;
  • realizzazione di due sottopassi pedonali, con relativi marciapiedi;
  • adeguamento sismico ed allargamento del sovrappasso ferroviario sito al km 51+640;
  • adeguamento sismico e allargamento di due viadotti esistenti posti rispettivamente al km 51+900 e al km 52+080;
  • realizzazione di tre nuovi viadotti in struttura mista in acciaio Cor-Ten e calcestruzzo armato;
  • allargamenti di carreggiata con interventi di demolizione roccia o con strutture aggettanti in calcestruzzo armato fondate su micropali;
  • installazione di barriere laterali classe H2 in acciaio Cor-Ten e rivestimento in legno sia nei tratti in attraversamento del centro abitato sia in quelli extraurbani;
  • predisposizioni impiantistiche per l’alloggiamento della rete “Smart Road”.

A seguire, le principali opere che caratterizzano i sei lotti:

  • Lotto 1 – dalla p.k. 51+241 alla p.k. 51+851: realizzazione di percorsi pedonali, di due sottopassi pedonali ed adeguamento sismico con allargamento del sovrappasso ferroviario posto al km 51+640;
  • Lotto 2 – da p.k. 51+851 alla p.k. 52+371: adeguamento sismico ed allargamento dei viadotti al km 51+900 e al km 52+080, messa in sicurezza mediante interventi di rafforzamento corticali su un tratto di parete rocciosa a ridosso della statale, realizzazione di strutture aggettanti finalizzate all’allargamento della sezione stradale;
  • Lotto 3 – dalla p.k. 52+371 alla p.k. 52+571: realizzazione del viadotto 1, posizionato completamente fuori dall’attuale sede stradale, costituito da un impalcato di tre campate con luci rispettivamente di 30 m, 38 m e 30 m, sorrette da due pile e due spalle in calcestruzzo armato fondate su micropali;
  • Lotto 4 – dalla p.k. 52+571 alla p.k. 52+831: realizzazione del viadotto 2, costituito da un impalcato di tre campate con luci rispettivamente di 20 m, 30 m e 20 m, con caratteristiche costruttive simili al viadotto 1;
  • Lotto 5 – dalla p.k. 52+831 alla p.k. 53+071: realizzazione del viadotto 3, costituito da un impalcato di 2 campate con luci rispettivamente di 19 m, con caratteristiche costruttive simili al viadotto 1. I Lotti 4 e 5 sono stati aperti contemporaneamente al traffico in data 29 Settembre 2021;
  • Lotto 6 – dalla p.k. 53+071 alla p.k. 53+351: i lavori realizzati sono relativi alla protezione della strada dalla caduta massi, alla messa in sicurezza dei versanti rocciosi e alla sistemazione della pista ciclabile esistente.
  • Di seguito si riportano maggiori dettagli relativi al viadotto 1 – Lotto 3, di recente apertura.

Il viadotto 1 – Lotto 3

Il viadotto è stato inserito tra gli interventi previsti sulla S.S. 51 “di Alemagna”, tra il bivio di Castellavazzo e la galleria Termine, necessari a potenziare e rettificare il suddetto tratto di Statale che ad oggi presenta una serie di curve di raggio limitato che causano rallentamenti del flusso di traffico veicolare.

L’impalcato

L’opera è costituita da una struttura mista in acciaio-calcestruzzo, lunga complessivamente 98,00 m, nella quale la soletta collaborante poggia direttamente su tre travi saldate a “T” in acciaio Cor-Ten, di altezza costante pari a 150 cm. Lo schema statico assunto per il calcolo strutturale è quello di trave continua su quattro appoggi, realizzati dalle due spalle e dalle due pile.

Questa soluzione prevede la realizzazione di soli due giunti strutturali, ottimizzando le azioni sulle pile e sulle spalle e sviluppando un ridotto peso a metro lineare, garantendo comunque l’isolamento sismico.

L’unione bullonata delle travi
2. L’unione bullonata delle travi principali
Le strutture in elevazione e fondazioni superficiali

Le dimensioni degli appoggi, in larghezza e profondità, risultati dal calcolo strutturale, sono:

  • 9,50 x 6,20 m per la spalla Nord e la spalla Sud;
  • 9,50 x 4,00 m per la pila Nord e la pila Sud.

Le altezze dei plinti di fondazione sono di 1,50 m.

Per quanto riguarda lo sviluppo in elevazione, si sono ottenute le seguenti dimensioni:

  • 4,50 m per la spalla Sud;
  • 5,50 m per la spalla Nord;
  • 6,00 m per la pila Sud;
  • 7,50 m per la pila Nord.
Fondazioni profonde, opere provvisionali e terrapieno stradale

In funzione della conformazione geomorfologica del piano di posa e delle relative difficoltà operative nell’utilizzo dei mezzi per la realizzazione di pali di grande diametro, si è scelto di adottare come tipologia di fondazione quella dei micropali verticali, aventi le seguenti caratteristiche:

  • per la spalla C1 e la spalla C2: n° 77 micropali (diametro di perforazione 250 mm armati con profilo tubolare Φ 168,3/10 mm di lunghezza 12,00 m);
  • per la pila P1 e P2: n° 55 micropali (diametro 250 mm armati con profilo tubolare Φ 168,3/10 mm di lunghezza 16,00 m)

La particolare acclività del pendio a valle della sede stradale esistente, unitamente all’estrema vicinanza della statale in esercizio e la presenza di un metanodotto al di sotto della sede stessa hanno comportato la necessità di adottare per la realizzazione delle spalle e delle pile la seguente soluzione.

A protezione degli scavi necessari per raggiungere il piano di imposta delle fondazioni , è stata prevista la realizzazione in corrispondenza delle spalle e delle pile, di una paratia longitudinale (berlinese) di lunghezza pari a 111,60 m costituita da micropali verticali di diametro 250 mm, interasse 0,40 m, armati con profilo tubolare Φ 168,3/8 mm S355 di lunghezza variabile da 8,00 a 18,00 m) e da sei paratie trasversali in corrispondenza delle pile e delle spalle di lunghezza variabile (costituite da micropali verticali di diametro 250 mm, interasse 0,40 m, armati con profilo tubolare Φ 168,3/8 mm S355 di lunghezza variabile da 8,00 a 17,00 m).

Le paratie di micropali sono state tutte rinforzate predisponendo dei tiranti attivi in tre trefoli in acciaio armonico, del diametro di 1,5 cm, dotati di testate di ancoraggio, iniettati con malta, per tensioni di esercizio variabili da 30 a 45 t, anche su più ordini e con interasse variabile in funzione della quota di imposta dello scavo.

Le paratie a protezione degli scavi sopra menzionate e i relativi tiranti attivi sono stati eseguiti predisponendo opportune travi di ripartizione intermedie e di coronamento in calcestruzzo, con sezioni correnti variabili tra 0,21 e 0,24 m3/m.

Tutte le berlinesi progettate a protezione degli scavi sono state armate con rete elettrosaldata Φ 5 mm e rivestite con spritz beton di resistenza cubica caratteristica pari a Rck 35 N/mm2 e di spessore medio di 20 cm.

Il terrapieno stradale
3. Il terrapieno stradale

La struttura del terrapieno stradale è stata rivestita tramite rete metallica a doppia torsione tipo 8 cm x 10 cm, con rivestimento plasticato.

Le strutture previste al piede dei gabbioni sono state realizzate da un cordolo in conglomerato cementizio armato, delle dimensioni pari a 1,00×0,50 m, fissato su fondazione profonda di micropali di lunghezza L = 12,00 m, diametro 250 mm – Φ 139,7/8 mm, posti sia verticalmente che trasversalmente, con interasse variabile tra 0,50 m e 1,00 m.

Appalto ed esecuzione dei lavori

Il progetto dell’opera è stato redatto dallo studio ITS srl Engineering Company, di Pieve di Soligo (TV), per un importo complessivo di circa 3,3 milioni di Euro.

Nel 2020 ANAS, mediante gara d’appalto, ha affidato l’esecuzione dei lavori al Consorzio Stabile Rennova Società Consortile, per un totale di 305 giorni, con ultimazione prevista per Maggio 2021. A seguito delle proroghe concesse, i lavori sono stati ultimati il 31 Marzo 2022.

Dati tecnici

  • Stazione Appaltante: Struttura Territoriale Veneto e Friuli Venezia- Giulia nell’ambito delle attività del Commissario Straordinario e Presidente di ANAS, Edoardo Valente, per l’esecuzione delle opere relative al Piano Straordinario dei Mondiali di Sci di Cortina 2021 di ANAS SpA
  • Appaltatore: Consorzio Stabile Rennova Società Consortile A R.L.
  • Progetto esecutivo: Ing. Michele Titton
  • Esecutivi di dettaglio: Ing. Roberto Gelardini
  • Collaudautore: Ing. Domenico Josto Formisano
  • RUP: Ing. Pietro Leonardo Carlucci
  • Direzione dei Lavori: Ing. Alessandro Bono
  • Direttore Operativo: Ing. Codrut Viorel Diano
  • Ispettori di Cantiere: Geom. Guerino Fiumara
  • Responsabile Sicurezza: Ing. Alessandro Marcer
  • Direzione di Cantiere: Geom. Mariano Savini
  • Esecutori dei Lavori: Savini Appalti Srl
  • Subappaltatori: SI.MI. Srl e Geobau Srl
  • Importo dei lavori: 2.917.423,98 di Euro
  • Durata dei lavori: 676 giorni
  • Data di consegna: 20 Luglio 2020
  • Data di ultimazione: 31 Marzo 2022

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