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Il sistema di archi per la viabilità di Expo 2015

A dieci mesi dall'inaugurazione della manifestazione, presentiamo lo stato dell'arte delle opere maggiori necessarie alla viabilità della manifestazione, in particolare con un focus sulla struttura e il varo per la realizzazione del ponte ad arco di scavalco della autostrada A4

L’impalcato risulta, come evidenziato, rivestito all’intradosso da pannelli di alucobond sostenuti dall’impalcato stesso attraverso opportuna baraccatura metallica.

Le pile sono in conglomerato cementizio armato gettato in opera e di forma a V con elementi prismatici inclinati rispetto alla verticale con sezione ellittica variabile e con una parte piana verso l’esterno.

Gli archi Expo

L’opera consiste nella realizzazione di due archi in acciaio di luce 200 e 197 m e frecce rispettivamente di 30 e 25 m sfalsati tra di loro di circa 21 m. La funzione dei due archi è quella di rendere l’intero progetto (ponte ad arco sulla A4, viadotto Expo, ponte ad arco sulla A8) organico e ben inserito nel contesto urbano in funzione dell’Expo 2015, creando la cosiddetta “Porta di Milano” in modo da rendere l’entrata o l’uscita dalla città un elemento distintivo per chi percorre la strada.

I due archi sono posizionati ai lati del viadotto Expo, descritto nel precedente paragrafo, ad una distanza minima di 20 cm e sostengono baraccature in acciaio corten sagomate secondo una linea continua che raccorda tutte le opere.

La cantierizzazione e il varo

Il montaggio degli archi Expo è previsto con un semplice varo dal basso, previo montaggio a terra dei conci e utilizzando pile provvisorie in acciaio.

Tutte le operazioni di montaggio e di varo dei vari conci che compongono gli archi sono previste all’interno delle aree di cantiere, pertanto non sono previsti impatti sulla viabilità circostante. La sequenza delle lavorazioni previste per la realizzazione di un arco Expo è di seguito riassunta:

  • montaggio a piè d’opera dei conci dell’arco;
  • montaggio delle pile provvisorie in acciaio;
  • varo dei conci 1 e 2 (reni dell’arco);
  • varo dei conci 3 e 4 (conci intermedi);
  • varo del concio 5 (concio di chiave);
  • solidarizzazione dei conci ;
  • smontaggio delle pile provvisorie;
  • opere di completamento e finiture.
I viadotti a singola carreggiata (svincolo A8 – asse “ES” e approccio ponte su A8 – asse “EN”)

Si descrivono le opere necessarie al collegamento tra il “Viadotto Expo” e le due rampe di svincolo per la A8 relative alle carreggiate Nord e Sud.

Entrambe le opere servono allo scavalco della viabilità interna dell’Expo. Entrambe le carreggiate sono a senso unico di marcia e a doppia corsia.

Il viadotto Asse ES

Il viadotto Asse ES è un impalcato di prima categoria composto da una singola carreggiata a senso unico di marcia e realizzato in sistema misto acciaio-cls con schema statico di trave in continua su due campate di circa 53 m.

L’andamento planimetrico è curvilineo con raggio di curvatura costante pari a 138 m circa. Tale struttura viene realizzata con travi in acciaio sormontate da una soletta in c.a. ed è sostenuta da un lato da una pila-giunto, in cui si innestano l’altro viadotto di svincolo (rettilineo) ed il ponte ad archi Expo, dall’altro lato da una spalla a tutta altezza su pali di grande diametro, mentre a circa metà della luce è stata prevista una pila circolare con plinto di fondazione anch’esso su pali.

L’impalcato viene rivestito con un carter composto da pannelli in alucobond di larghezza e lunghezza variabili sostenuti in modo continuo lungo i lati maggiori (in modo analogo all’adiacente viadotto Expo).

La soletta, di spessore totale 28 cm, viene gettata in opera in c.a. con l’ausilio di coppelle prefabbricate e garantisce la ripartizione dei carichi al sottostante impalcato metallico.

La piattaforma stradale soprastante presenta una larghezza complessiva variabile tra 13,0 e 14,2 m e risulta formata da una carreggiata di larghezza variabile (9,00 m÷10,20 m) e da due cordoli laterali per la posa dei sicurvia e gli agganci del carter metallico esterno.

Il viadotto Asse EN

Il viadotto è composto da una campata unica avente luce 56,05 m in asse tracciato che, in corrispondenza dell’opera, presenta un andamento leggermente curvilineo con pendenza trasversale costante pari al 2,5%.

La larghezza trasversale totale dell’impalcato è variabile da 12,73 in corrispondenza di pila 6, a 13,70 m, con carreggiata costante pari a 9,00 m e due cordoli aventi larghezza pari a 2,35 m costante sull’interno curva, e variabile 1,50÷2,35 m sull’esterno curva.

Dal punto di vista statico e costruttivo, l’impalcato è costituito da tre travi in semplice appoggio su una luce di 56 m; la struttura metallica è segmentata in cinque diverse tipologie di conci e la sezione trasversale è irrigidita trasversalmente, nel piano verticale da diaframmi reticolari e nel piano orizzontale dalla soletta.

All’estradosso delle travi è solidarizzata la soletta in calcestruzzo per mezzo dei connettori a taglio opportunamente saldati sull’ala superiore della trave.

Il ponte ad arco sulla Autostrada A8

L’opera prevista, necessaria allo scavalco della A8 della rampa di svincolo relativa alla carreggiata ES, consiste in un ponte ad arco in acciaio di luce 97 m e freccia 35 m.

Le caratteristiche geometriche della carreggiata relativa al tratto di svincolo “EN” (ramo in curva caratterizzato sia da pendenza longitudinale che trasversale) e la necessità di sovrappassare la A8 con un impalcato di luce considerevole hanno indotto il raggruppamento a proporre un’opera “singolare”.